capitolo 1°

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Alaska pov.
Cammino raso al muro, non ho voglia di stare vicino a delle persone.
Inizia a piovere, mi siedo sotto un albero al "riparo" dalla pioggia e mi metto gli auricolari.
É sempre stato cosí, io metto la musica, mi isolo e la gente non mi capisce.
All'inizio ci provano, si arrabbiano, ti urlano contro, si impegnano a capirti, poi lasciano perdere, si convincono che sei strana e è meglio non darti corda e tu pensi che meglio cosí, che ci credano, che se ne convincano, che ti lascino sola.
Tu fai finta di niente, ma ci stai male, speravi che a qualcuno gliene fregasse.
Ma te ne fai una ragione e vai avanti, a denti stretti senza soffrire, o almeno credi di farcela.

Poi si siede accanto me un ragazzo, piange.
Mi avvicino a lui.
Non me ne frega molto di come si sente, ma magari se lo consolo se ne va.
Voglio solo stare da sola non sono senza cuore.
Faccio il sorriso piú rassicurante che so fare e con aria consolatoria e mi giro verso di lui.
Il suo corpo si scuote da un piccolo sussulto.
( - = io)
- hey! Tutto ok?
...
Che domande, certo che non é ok, piange!
- se ti serve qualcosa puoi pure chiedere, non sentirti a disagio anche se non mi conos...
Non finisco la frase perché sento la sua testa bagnata e sudata che si appoggia sulla spalla.
Cazzo, chissà che idee strane si sarà fatto.
Cerco di liberarmi, ma mi trattiene il braccio e poi nasconde la sua faccia nel mio petto.
E finalmente mi rilasso, forse sarò stupida ma in questo momento penso davvero che a qualcuno importi di me, non mi lascia andare in questo momento sono importante.
Lui pov.
Appoggio la testa sulla sua spalla, il suo golf pizzica ma non mi importa voglio solo una spalla su cui piangere che non mi giudichi come amico ma come persona, come le altre.
Cerca di staccarsi ma io non posso, non voglio lasciarla andare, ora mi serve.
Non può andarsene, la fermeró.
Le afferro il braccio e la fermo, poi nascondo la faccia sul suo petto, chi sa cosa pensa.
Penserà che sono pazzo?
Non importa, per una volta me ne frego di cosa gli altri penseranno di me.
E rinizio a singhiozzare, lei è rigida, ma poi si rilassa forse ha capito che sono solo disperato.

Lui Era Diverso, Mi Ha Fatto VivereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora