9. Chi è lei?

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Io e Mike decidemmo di andare a fare un giro al parco. Stavamo camminando per le strade quando una ragazza si fermó davanti a noi non facendoci più passare. Ad un tratto la ragazza si buttó su Mike ripetendo continuamente " mikeee" ma chi è lei?. Mike non capendo chi fosse quella ragazza   Se la tolse di dosso e  la guardó negli occhi prendendole la mano e abbracciandola "Chiara" sussurró lui facendosi scappare una lacrima. Lo lasciai lì e lui non ci fece nemmeno caso  che non c'  ero più . Sarà una sua ex. Sei gelosa eh. Intervenne quella vocina fastidiosa che si trovava nella mia testolina. Non mi rompere. ammettilo!. Okay, si lo ammetto , sono gelosa. Adesso che l'ho ammesso te ne puoi andare? . Si, adesso sono abbastanza soddisfatta , quindi posso anche andarmene. Cretina. Guarda che sono ancora quà è! Lo speravo! . Le dissi e si zittì. Scappai nel mio posto segreto, dove prima ci andavo sempre con Federico, e neanche a farlo apposta c'era anche lui, nell'angolo del mio albero preferito con la testa in mezzo alle gambe, e piangeva. Mi avvicinai a lui e lo anbracciai più forte che potevo e lui, sorpendentemente , ricambió l'abbraccio. Mi era mancato così tanto. "Hey, Fede perchè piangi?" Dissi asciugandogli le lacrime da buona amica. "Niente, mi sei mancata" non me la sono bevuta affatto. "Fede, ti conosco ormai, anche se da poco, ma devo dire che ti ho conosciuto fino infondo e mi sono affezionata a te e mi dispiace per quello che è successo l'atro giorno. E adesso vederti così mi fa ancora più male!" "D-devo p-partire" disse tra i singhiozzi. "Cosa?" "S-si, hai ca-capito bene, i miei de-devono par-partire per lavoro e i-io non posso rimanere quì, perchè non ho un posto dove stare, perchè i miei dicono che non mi lasciano a casa da s-solo" "quando devono partire?" " d-domani, staranno fuori p-per cinque mesi" " cavolo devo sbrigarmi" " a fare cosa?" " aspetta un attimo" tirai fuori il cellulare dalla tasca e composi il numero di mia madre.
Inizio chiamata
"Pronto"
"Ciao mamma, volevo chiederti un favore urgente"
"Certo tesoro, dimmi tutto"
"Senti, posso ospitare un mio amico a casa?"
"Ehm..dipende"
"Da cosa mamma?"
" da quanto tempo deve rimanere"
" per 4/5 mesi, ti prego mà , ti voglio bene!"
Federico continuava a dire di no con la testa, che non voleva causarmi disturbo, ma io non lo ascoltavo e continuavo a parlare a telefono con mia madre...
" e va bene"
"Grazie mille mamma. Ti voglio bene!"
"Anche io tesoro"
Fine chiamata
" ma sei pazza?!" " per un mio amico farei di tutto, specialmente se quell'amico sei tu!" " sei un angelo piccola, il mio angelo!" Disse dandomi un bacio sulla guancia e abbracciandomi. " allora, adesso andiamo a casa tua, che ti aiuto a preparare le valigie che già da stasera verrai a casa mia, peró stasera non dormiremo, ordineremo delle pizze, e guarderemo film horror! " " ma domani ce scuola ! " " ma quale scuola nè cretinoo, domani è domenicaaa!!" Ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere. Ci avviammo verso casa di Fede e entro mezz'ora , tra scherzi e risate , preparanmo tutti i bagagli che ne era solo uno.

Un amore un pó impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora