Capitolo 2

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Now I'm peeling the skin off my face
Cause I really hate being safe
The normal they make me afraid
The crazy they make me feel sane
I'm nuts!
Baby, I'm mad
Craziest friend that you've ever had

Mentre esco penso che quei dottori sono stati delle persone orrende.
Mi hanno fatta sentire al sicuro.
A parte quando mi facevano quegli interrogatori.
Odio sentirmi al sicuro. Perché non si è mai al sicuro. E quindi è solo un'illusione.
Cammino verso casa di una mia amica. Spero che almeno lei mi capirà. E mi crederà.
Prima che io fossi messa in quel malefico posto parlavamo e usciamo tutti i giorni.
Spero che sia ancora disposta ad aiutarmi e a supportarmi.
Tutte le persone intorno a me che camminano per la strada sembrano troppo normali.
Cioè mi guardano in questo modo normale.
Per loro sono solo una ragazza che gira per la città.
Non sanno se devo incontrare un'amica al bar, se i miei genitori mi aspettano da qualche parte, se devo comprare qualcosa.
Possono solo immaginare.
Ma siccome tutti hanno fretta mi lanciano solo occhiate veloci.
In quell'ospedale mi guardavano come fossi un'aliena.
Mi fanno paura quegli sguardi incuranti.
I normali mi spaventano.
Poi vedo un tizio che parla da solo. Cammina barcollando.
E le persone lo guardano male.
Ecco lui mi fa sentire sana. Perché non importa se non lo conosco. Lo prendono per pazzo. E la pazzia è la mia normalità.
Visto che per l'ospedale sono ufficialmente "affetta da problemi mentali".
Tutti vanno verso una direzione, io seguo quella opposta.
Finalmente arrivo a casa di Jennifer.
Suono alla porta.
-Oh... ciao Lily... non ti aspettavo... entra pure...
Si comporta in modo strano.
Di solito era felice di vedermi.
Ogni tanto mi veniva a trovare anche all'ospedale. Ora è tanto strana.
-Lily ti va... qualcosa da bere?- chiede poco convinta.
-Hai l'Estathé?
-Sì. Tu vai in camera. Io arrivo subito.-dice dirigendosi in cucina.
Io la aspetto in salotto.
Poi lei esce dalla cucina con due Estathé alla pesca e due al limone (so che non importerà a nessuno ma come ho detto in un capitolo di un'altra storia sui gusti di Estathé si scatenano guerre mondiali).
Mi conduce subito in camera sua e una volta dentro chiude la porta a chiave.
-Perché chiudi la porta?
-Ehm... così non possono origliare...
-Sicura? Ma se in casa non c'è nessuno...-dico.
-Sì quando chiudo a chiave sanno che non devono ascoltare. E comunque sono... usciti un attimo, rientreranno a momenti.
Comunque... Lily... per cosa mi cercavi?
-Volevo raccontarti quelle cose per cui mi hanno portata al manicomio. Ma che non ho inventato.
Le racconto tutto. Sono fatti reali.
La sua faccia mi dice che lei non ci crede affatto.
Non vuole credere.
Ma non posso raccontare i fatti in un altro modo.
Perché è esattamente così che è andata.
-Non so se tu puoi essere qui... forse...-dice prendendo in mano il telefono e l'elenco telefonico- forse dovrei provare a chiamare il manicomio e...
Le prendo il telefono dalle mani.
-Io in quel posto non ci torno. È già abbastanza che io non sia fuggita subito. E tu che razza di amica sei che mi vuoi mandare in quell'orrendo ospedale?!?
-Ma Lily, tu sei pazza!
-Sì cara! Sono matta! L'amica più pazza che tu abbia mai avuto!

Fine secondo capitolo.
Mi dispiace che sia cortino ma avevo solo una breve parte di canzone.
Spero vi piaccia e se è così lasciate una stellina.
Al prossimo capitolo
Bebe_Butch
TeenWolfLove11

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