12:00 A.MEra mattina, avevo la testa che mi scoppiava e non ricordavo nulla della sera precedente.
Per qualche strano motivo ero a casa di Daisy infatti si trovava sul pavimento accanto a me con delle coperte sopra di esso.
Andai in bagno ed alla vista di ciò che c'era riflesso allo specchio mi venne un colpo: capelli arruffati, rossetto sbavato ed il mascara che arrivava alle guance, un vero zombie!
Approfittavo del fatto che la mia amica stesse ancora dormendo per darmi una sistemata evitando che mi vedesse in quello stato.
"Paul.." Sussurrò ancora dormiente quest'ultima che fece accendere la lampadina del mio cervelletto, cercai in tutti i cassetti della casa e dopo quasi mezz'ora trovai un mucchio di fogli uniti in un qudernino: la rubrica, così cercai il numero di Paul e non so con quale coraggio ma schiacciai il pulsante 'chiama'.
"Pronto?" Rispose una voce ancora impastata dal sonno.
"Paul sono Abigail"
"Oh ciao Abigail, tutto apposto?" Disse schiarendosi la voce.
"Si grazie, senti, sei a qui a Liverpool giusto?" Chiesi con la speranza in una risposta positiva.
"Sisi serve qualcosa?" Richiese sospettando una domanda da parte mia.
"In realtà si, volevo vendicarmi con Daisy per una cosa, farai il mio complice?" Dissi dopo poco abbassando il tono per non svegliare la 'vittima'.
"Oh certo, Paul McCartney è un complice nato" si vantò della sua carriera da 'complice'. (Scusate se l'ho ripetuto tante volte)
"Allora vieni in Atlas Street al numero 9 poi ti dico che fare" dissi dandogli le indicazioni.
"Perfetto a tra poco" concluse la chiamata ridendo.
Rimasi seduta accanto alla mia amica ad attendere l'arrivo di Paul che dopo 30 minuti si presentò sotto casa, non solo, con George,John e Pete.
"Shh non fate rumore" sussurrai facendo entrare i ragazzi.
"Voglio vedere la sua faccia" disse ridendo George.
"Ora la sveglio, voi due andate in cucina, Paul, vieni con me" dissi accompagnando George, John e Pete in cucina.
"Non fate cose sconce mi raccomando" disse John ridendo.
"Sta tranquillo Lennon" risposi con un'occhiata fredda che il ragazzo ricambiò con una risata.
Io e Paul entrammo nella stanza dove Daisy stava dormendo angelicamente, per modo di dire.
"Hei Daisy, hanno suonato al campanello" dissi scuotendole la spalla.
"Mm, e chi è?" Chiese strofinandosi gli occhi.
"Non lo so, che faccio?" Dissi trattenendo una risata, non si aspettava che quando i suoi dolci occhi saranno finalmente aperti, si troverà il ragazzo che chiamava nel sonno.
"Uff aspetta" rispose alla mia domanda alzandosi, senza rendersi conto di chi aveva di fronte.
"Ma che.. Che ci fa qui?" Chiese dopo aver incontrato i suoi occhi castani, a quel contatto diventò rossa come un pomodoro spalancando gli occhi imbarazzata probabilmente rendendosi conto di avere un aspetto simile al mio di qualche minuto fa.
"Sei bellissima Daisy" disse Paul stando al gioco sorridendo alla mia amiche che, le sue guance assumevano di più un colorito rosso.
"Ma cosa.. Eh?!" Balbettò confusa sempre più rossa mentre ridevo sotto i baffi.
"tu sei una stronza!!" Mi insultò mentre piangevo dal ridere per la breve scena.
"Buongiornooo" dissero George,Pete e John saltando fuori dalla cucina.
"Ci site anche voi?" Ridisse ancora più imbarazzata Daisy, ma dopo qualche secondo le si illuminò il volto.
"Allora facciamo un resoconto della serata.. Abigail" continuò quest'ultima guardandomi in modo soddisfatto (?)
"Che vuoi?" Replicai.
"Non ti ricordi nulla amica mia?" Disse continuando a guardarmi.
"...no" risposi con un po' di paura per quello che stava per dire.
"Tesoro, ballavi come una matta baciando il qui presente John" annunciò. Quasi mi venne un colpo al cuore, ero imbarazzata, chissà cosa starà pensando in questo momento, prima figura di merda fatta.
"Confermo" disse John dopo un po' di minuti ridendo.
"E tu perché non mi hai fermata?!" Sbottai guardando John.
"Eheh ti piaceva Johnny?" Lo prese in giro Pete dandogli una pacca al gomito.
La testa mi girava, in quel momento l'unica cosa che volevo era farmi una doccia calda per 'dimenticare' la mia pessima presentazione, guardai tutti negli occhi, uno per uno, poi di scatto uscii da quelle quattro mura diretta a casa mia, fuori pioveva e poco dopo ero completamente fradicia.
Entrai in casa tutta bagnata e mi ritrovai difronte a mia madre con le braccia incrociate ed uno sguardo furioso, aspettiamoci la solita predica.
"Dove sei stata signorina?" Disse fissandomi da capo a piedi.
"Ho dormito da Daisy" risposi seccata.
"Potevi avvisare" continuò quest'ultima.
"Mi dispiace.. Vado a farmi una doccia"
"Aspetta.. Domani sera dovrebbe venire un'amico di tuo padre a cena penso ci sarà anche il nipote, dovremo prendere un vestito d'accordo?" Mi fermò ed annuii alla sua proposta.
Mio padre si occupava del settore della musica, non so precisamente il suo ruolo ma è spesso a contatto con cantanti del momento, attori o stelle pronte a nascere, quindi molte volte mi ritrovavo a vestirmi elegante e comportarmi in modo sofisticato, cose che non mi stanno molto a cuore, molti miei compagni o conoscenti mi invidiavano perchè vorrebbero essere al mio posto, non sanno quanto sia brutto: stare in mezzo a dei viziati figli di papà, essere per forza quello che non si è, soffocare dentro uno stupido vestito e rompersi i piedi su dei tacchi, diciamo che ha anche dei vantaggi ma soprattutto per i miei genitori: il denaro, non eravamo messi male economicamente, di solito mi portava dei dischi appena usciti dei cantanti che mi piacevano, mi diceva quello che succedeva, nulla di più, non mi piaceva essere considerata una viziatella capricciosa perciò a molti dei miei amici lo tenevo nascosto, ma in qualche modo lo venivano a sapere per "il mio cognome sui giornali" o le foto.
L'acqua calda cadeva accarezzando il mio corpo e quasi portava via con se tutto l'imbarazzo, l'angoscia provati oggi.
Dopo essermi preparata io e mia madre andammo a fare shopping per la serata dell'indomani, entrammo in vari negozi, ma nulla, non mi piaceva nulla, provai di tutto ma nessun capo attirò la mia attenzione.
Dopo varie ore di ricerca trovai una tutina composta da pantaloncini a vita alta e uno scollo non esagerato a V, con del pizzo quasi trasparente sulla schiena di un tessuto blu scuro.
Ed eccoci di nuovo in macchina per tornare a casa con un sacco borse in più.Bonjourrr ragassuolii.. Eccomi con un nuovo capitolo finalmentee, sorratemi per l'assenza ma i'm back😏. Beh come sempre se vi è piaciuto il capitolo lasciate un commentino o una stellina😘 e con Jealous Guy alle orecchie vi mando un bacionee.
Aliss💕ma se mi vedo Help il film?😱 *corre a prendere l'ipad*
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Part Of Me// Beatles
FanfictionJohn: Era tutto, sorrisi, lacrime, baci, imbarazzo, rabbia, gelosia, tutto. Sono stato un coglione, troppe volte, ma c'è sempre stata, anche quando tutto sembrava perso noi eravamo insieme con un rapporto più forte di prima. Ora ho una moglie e due...