Spiegami

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Pov's Jhonny
-Sam stai tranquilla adesso arriviamo a casa non ti preoccupare-dissi agitato tenendole la mano.
-Jhonny non sto morendo dissanguata! Sto bene-disse con il suo solito tono acido.
Ecco era ritornata. La lasciai perdere e finalmente parcheggiai. Spensi la macchina e scesi per aiutarla, le aprii la portiera e misi il suo braccio intorno alle mie spalle.
-Ci sei?-chiesi quando iniziai a camminare
-Si-disse facendo una smorfia di dolore
Sapevo che quella ferita era abbastanza profonda e se avessi ascoltato il mio istinto l'avrei portata in ospedale ma Sam...era Sam.
Quando arrivammo a casa la feci sedere sul divano e andai subito in bagno a cercare qualcosa per medicarla.
Ok salviette, pomata per non so cosa....profilattici.. Ehm no non penso che sarebbero serviti.
O magari si!
Fanculo!.
Quando trovai l'occorrente ritornai da lei che stava cercando di alzarsi
-Ehi ehi dove pensi di andare?-chiesi aiutandola a sedersi
-A prendere un bicchiere d'acqua-disse mettendosi comoda
-Te lo prendo io-dissi e andai in cucina.
Ritornai e mi sedetti davanti a lei
-Ok alza il jeans-dissi prendendo una garza
-Perché?!-chiese scettica
-Forse perché devo disinfettarti la ferita?!-dissi cercando di alzargli il jeans ma lei mi bloccò la mano.
-Non c'è bisogno faccio io-disse prendendo la garza dalla mia mano
Mio dio era impossibile
-Ok allora fai tu-dissi alzando le braccia in segno di resa
-Perché sei venuto a cercarmi?-chiese
Ma veramente?!
-Perché sapevo che quel cazzone di aveva fatto male-dissi
-Non c'era bisogno di...fanculo-disse facendo uno scatto sul posto
-Dai lascia che faccio io-dissi e iniziai a medicarla.
Dopo che aver finito di bendarla la vidi alzarsi e rimettersi il giubbotto.
Oh no..col cavolo che la lasciavo andare!
-Dove vai?-chiesi alzandomi
Si girò a guardarmi stranita
-Ehm a casa dove pensi che vada?!-chiese come se fosse un ovvietà
Ed ecco la seconda presa per il culo
Feci un profondo respiro e parlai
-Tu vuoi andare a casa?! Ma hai visto in che condizioni sei?! Non hai una macchina e anche se ce l'avessi non riusciresti a guidare con il ginocchio in quelle condizioni tanto meno camminare! Devi tenerlo a riposo. In più dobbiamo parlare-dissi con voce alta
Mi guardó per un po' per poi scuotere la testa e dirigersi verso l'uscita
-Non dobbiamo parlare di niente e comunque riesco a camminare-disse zoppicando verso la porta.
Stavolta non l'avrei lasciata andare manco morto. Corsi davanti alla porta di casa e le bloccai il passaggio incrociando le braccia al petto
-Scordatelo! Non ti faccio uscire,primo perché stai male e secondo perché, come ho detto prima,dobbiamo parlare.-dissi determinato
La vidi fare un respiro rassegnato
-E di cosa vorresti parlare?!-chiese esasperata
-Del perché mio padre non ti può vedere e di conseguenza del perché mi hai evitato in tutti questi giorni-dissi
Aggrottò la fronte e fece un passo verso di me e il mio cuore stava accelerando sempre di più.
-Tuo padre non mi può vedere perché sono una stronza. E ti ho evitato perché sono una stronza ok?! Felice?!-disse cercando di aprire la porta ma le bloccai il polso con la mano e mi avvicinai a lei tanto che i nostri nasi stavano per toccarsi.
-No non sono un cazzo felice.-dissi a denti stretti
-N..non è un pr..problema mio-disse balbettando
Oh bene stava cedendo finalmente!
-Si è anche un tuo problema. Finché non mi dirai quello che voglio sapere-dissi fissando quei pozzi d'oceano che nascondevano qualcosa che forse non avrei dovuto sapere.
-Jhonny io non parlo mai del mio passato, non lo voglio rivivere quindi ora levati dai piedi o giuro che ti do una ginocchiata dove tu sai-disse
-Non lo faresti-dissi sogghignando
Vidi un luccichio nei suoi occhi e sapevo che lo avrebbe fatto ma prima che potesse le presi il volto fra le mani e la baciai.
In quel l'esatto momento non capì come avevo fatto per tutto quel tempo a non baciarla.
All'inizio fu sorpresa quanto me ma poi iniziò a ricambiare, posai le mani sui suoi fianchi mentre lei mi circondava il collo con un braccio. La spinsi delicatamente contro il muro e le mordicchiai il labbro, la sentii gemere e quel suono mi mandò letteralmente fuori di testa, ma non potevo perdere il controllo non in quel momento.
Mi staccia dolcemente e la vidi fissarmi
-Perché l'hai fatto?-sussurrò
-Perché ti voglio-dissi
Ed era vero. La volevo con me oggi, domani, dopo domani... Non avevo mai desiderato niente così tanto.
-Non puoi volermi-disse abbassando la testa
-Perché no?-chiesi accarezzandolo una guancia
-Perché io sono rotta Jhonny. Non puoi capire-disse scuotendo la testa
-Permettimi di aggiustarti-
Scosse la testa chiudendo gli occhi. Sapevo che stava trattenendo le lacrime.
-Accidenti Sam spiegami che ti prende?!- chiesi allontanandomi da lei
-Non posso-disse con un filo di voce
Bene.
-Ok allora fino a quando non mi spiegherai non ti farò uscire da questa casa e...-non riuscì a concludere perché lei alzò di scatto la testa e iniziò a gridarmi contro
-Non ti permettere di farmi una cosa del genere è chiaro?!-
Ma che?!
-Sam era un modo di dire!-alzai la voce
-È un modo di dire tipico della tua famiglia!-urlò
-Ma si può sapere che ti prende?! Ce l'hai con me dal primo giorno che ci siamo conosciuti! Va bene che non sarò il più simpatico del mondo ma almeno potresti trattarmi un po' meglio!-dissi
-Jhonny piantala-disse a denti stretti
-Col cazzo che la pianto! Sam lo so che c'è l'hai con mio padre ok?! L'ho capito! Ma io che c'entro?!-chiesi
Fece un respiro profondo e la vidi asciugarsi una lacrima che stava scendendo sul suo viso
-Niente...-sussurrò
Mi stava facendo diventare matto. Mi avvicinai e le appoggiai una mano sulla guancia per far combaciare i suoi occhi con i miei
-Allora cos'ho fatto?-chiesi quasi sull'orlo di una crisi di pianto
-Niente tu non centri niente. È tutta colpa mia come sempre-disse riabbassando lo sguardo.
Aggrottai la fronte aspettando una sua risposta che però non sarebbe arrivata così facilmente. Le presi la mano e intrecciai le mie dita con le sue
-Va bene. Basta per stasera siamo entrambi distrutti è meglio andare a dormire-dissi
-Si...beh notte-disse allontanandosi per andare verso la porta
Le strinsi la mano e la feci avvicinare a me, mi guardò confusa e io la portai verso la mia camera
-Jhonny...-
-No Sam basta parlare. Dormiamoci su. Prendi questa maglia e vieni a dormire con me-dissi prima di entrare in camera
-Penso che invece sia meglio che vada a casa-disse
La spinsi piano dentro la stanza e chiusi la porta.
-Sei già a casa,con me. Fine basta. Cambiati e vieni a letto perché ho bisogno di abbracciarti e averti vicino-
Lo so che non aveva molto senso ma veramente ne avevo bisogno ora più che mai.
Stranamente non disse nulla, mi infilai nel letto e lei fece lo stesso. Si sdraiò dalla sua parte e io mi avvicinai circondandola e stringendola a me il più possibile.
-Non provare ad andartene perché ti inseguirò-dissi
-Sembra una minaccia-disse facendo una piccola risata che ricambiai
-Non ti minaccerei mai non sono come mio padre.-dissi e in quel momento la sentii irrigidirsi e capì che avevo fatto centro anche se ancora non sapevo il loro passato.
-Lo so che non sei come lui. Lo so Jhonny-
Detto questo caddi in un sonno profondo.

La Velocità dell'Amore #LoveCoupleSeries4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora