3.

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Camminai per non so quanto tempo, ero stanca.
I fiori dei ciliegi cominciarono uno a uno a cadere, il vento si alzò, cominciai a correre, non sapevo dove stavo andando , ma andava bene così.
-Kayla-
Qualcuno aveva pronunciato il mio nome, corsi più veloce, ma quella voce terrificante continuava a rimbombare nella foresta.
-Kayla - Kayla -
Le voci diventarono due, poi tre, poi quattro.
Piangevo e correvo volevo svegliarmi da quell'incubo.
Mi rannicchiai a terra, ero stremata, avevo freddo, chiusi gli occhi.

Dopo qualche minuto, o forse dopo qualche ora, li riaprii.
Ero finalmente tornata in camera mia, ma l'inferno non era finito:
Vidi entrare da sotto le pareti delle ombre, non capivo.
Queste si avvicinarono a me, mi sollevarono in aria, mi sbatterono contro le pareti, mi graffiarono.
Cominciai ad urlare, i miei genitori corsero in camera mia, tutto mi sembrava a rallentatore:
" Mamma, Papà, dove siete? Ho bisogno di voi"  pensavo.
Sentivo i loro passi, stavano correndo da me, la porta si spalancò e le ombre svanirono.

Ero svenuta, piena di lividi e graffi, ma nonostante ciò potevo vedere, non so come, ciò che mi stava accadendo, era come se la mia anima si fosse staccata dal corpo.
I miei genitori mi portarono al pronto soccorso.

Non ricordo esattamente cosa accadde dopo, il vuoto totale, l'ultima cosa che vidi, o meglio, l'ultima cosa che la mia anima vide, erano i miei genitori che parlavano con i medici, mia mamma stava piangendo.

Anima Bianca o Anima Nera?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora