Wonderwall

Capitolo II.

Dovevo chiamarlo? Era meglio mandargli un'e-mail?
Ero lí che contemplavo la mia esistenza mentre osservavo il contatto di James Graham e sentire gli orgasmi di mio padre e la sua tipa di certo non mi aiutava.
Mi sforzai di trovare una soluzione a tutto ciò, ma per poco non mi scoppiava il cervello. Cosí scesi le scale per andare in cucina, dove il mio caro e amato frigo mi stava aspettando.
Lo aprii, mi presi una mela e tornai in camera mia.
Dopo altri dieci minuti di meditazione, feci la fatidica telefonata.
"Pronto? Segreteria di James Graham, come posso aiutarla?" Una voce rispose. Alleluia.
"Salve, mi chiamo Vivian Belfort e vorrei chiederle qualche informazione."
"Certo, certo. Mi dica."
"Allora, ho visto un post di James dove annunciava il suo ComeBack Concert a Londra il 10 giugno... Vorrei innanzitutto sapere quanto costa il conto per due, poi un'altra cosa."
"Se siete in due il biglietto costa 3000 £ totale, quindi 1500 £ singolo. C'è anche il pacchetto speciale 2x1 che costa appena di più ma ne paghereste due al prezzo di uno. Quello costa 3500 £." Mi disse l'interlocutore.
Io accettai senza pensarci un minuto, poi chiesi ciò che importava di più.
"Senta, ma se io volessi aggiungere una feature - un oggetto in più - al biglietto della mia amica?"
"Non è possibile, mi dispiace." Mi rispose seccato.
"Allora, intanto ti calmi, poi sono disposta a tutto pur di avere l'accesso libero a quel cazzo di backstage per la mia amica!!" Sembravo una psicopatica urlante, ma ciò non conta!
"Okay. Se proprio vuole ad una condizione. La sua amica deve lavorare per noi come stilista." Mi rispose.
TOMBOLA! (Heather stava proprio cercando un lavoro!)
"Perfetto! Grazie mille!" Dissi, chiudendo la chiamata.
Mi sentivo realizzata. Avrei finalmente potuto rendere felice Heather!
Ora, però, c'era da trovare un nome per l'agenzia di moda... Graham Haus? Nah, troppo antisgamo. Beh, avrei avuto tempo per trovare un nome.