Capitolo12

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Corriamo a sederci ai nostri soliti posti,non riesco neanche a pensare Francesco amico del mio migliore amico leon..sono troppo diversi ma uguali,sono tutti e due bellissimi,ma nonostante ciò mi ritorna in mente lo sguardo fisso su di me di Ines,cosa vorrà da me questa?solamente io so quanto amo gli occhi di Francesco..nonostante lo odi troppo per quello che mi ha fatto e per come mi tratterà ancora,con tutti questi pensieri quasi non mi ero accorta della professoressa che aveva lo sguardo fisso su di me..ah la lamberti quanto la odio..riesce sempre a superare se stessa e a farsi odiare ancora di più,
-SIGNORINA VITALE VORREBBE VENIRE A FARE UN EQUAZIONE ALLA LAVAGNA?LA VEDO MOLTO ATTENTA ALLA MIA SPIEGAZIONE..
Beh cosa faccio ora?non sono mai stata brava in matematica,e non ho certo voglia di farmi deridere dall intera classe..allora inventò la prima scusa che mi viene in mente.
-professoressa,scusate se ero distratta ma è stesso il leggero cambiamento delle stagioni,ho un mal di testa che non cela faccio più a stare chiusa con questo caldo in classe,posso uscire?
Mentre la prof mi sta per rispondere leon l'anticipa ,facendomi l'occhiolino
-professoressa scusatemi,vorrei venire io a fare quest'equanzione la vedo abbastanza semplice..posso?
-CERTAMENTE SIGNORINO LEON,AH IN QUANTO A TE..
mentre lei sta per finire la frase,subito mi affretto a chiudere la porta..mi sento sollevata,leon mi ha salvata per l'ennesima volta..ma non mi sento in colpa,lui è sempre stato bravo in matematica,e sicuramente non riceverà altro da quello sgorbio che un suo elogio ed un più in pagella,mentre mi dirigo nel corridoio incontro lo sguardo di Francesco!
-oh mio dio il mio petto fa un rumore incredibile,il mio battito di accellera la mia testa mi dice di correre e nascondermi in bagno,ma il mio cuore mi fa rimanere,mentre sto per cambiare idea lui mi prende le mani..è un brivido mi fa tremante ancor di più di come tremava prima il mio petto,noto il suo sguardo che si aggira nel vedere se ci fosse qual cuno,lo vedo disperso,la mia paura è grande e la tensione sta riuscendo a farmi scoppiare la testa,fuori di se mi sbatte al muro..è a pochi centimetri dalle mie labbra e riesce a sentire il mio petto andare veloce,
-con voce forte e affanno caldo inizia a cercare di dire qual cosa
-non devi mai più toccare la mia ragazza,oh tene pentirai ti pentirai amara...
Mentre stava per finire di parlare le mie labbra si sfiorano alle sue,non resisto e lo bacio,un bacio intenso lungo,mi tiene fra le sue braccia..e sento il suo respiro caldo sul mio collo che rabbrividisce,poi lo spingo.
-IO TI ODIO BASTARDO.
Mi guarda sconvolto di quello che è appena successo,ma non esitò a stare troppo tempo lì e corro in bagno in cerca di un Po d'acqua per asciugarmi le lacrime,Mi abbatto al muro dietro una sedia nel caso venisse il collaboratore,mi asciugo le lacrime mi alzo e scorgo la testa all'infuori..lui non c'è più.
Corro in classe,con la testa fra le nuvole..ma non mi faccio accorgere dalla prof,non vorrei che mi mandasse alla lavagna agli ultimi cinque minuti di lezione,cinque ed interminabili minuti.

IL BRUCIORE DENTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora