Della punta di una penna si può fare ponte con la mente

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Chi siamo o cosa siamo non è poi così rilevante dal momento in cui continuiamo a non ascoltarci, le domande necessitano di una forma quasi mistica di mistero, quella sensazione di non possedere una soluzione: quello è lo stimolo. Ed è da qui che inizia tutto.
Quando guardavo il mondo sentivo come una sensazione d'insofferenza, soltanto dopo mi resi conto come in realtà fosse un qualcosa di simile all'inadeguatezza, ero diversa. I miei stessi interessi erano diversi da quelle ragazze della mia stessa età, so cosa pensate- per favore questa storia è una pesante confessione circa un'adolescenza passata e vissuta male. Sì e no, devo darvi ragione in parte perchè qualcosa di personale esiste davvero, sono io. Non un personaggio con un nome inventato. Sono io ma le mie storie pur essendo personali sono sotto forma di pensiero, e quello non è mai peso, logico. Uguale. Cambia nonostante si cerchi di tenerlo fermo, perchè ammettiamolo, non importa come o perchè, chiunque di noi ha paura -in forma diversa- del cambiamento, sopratutto poi se lo riscontra nei propri pensieri. Ma veniamo a noi, a chi sta leggendo queste bizzarre righe cercando di capire la sostanza di questa opera- la possiamo definire opera? Lasciamola così, fa decisamente il suo effetto. 
Mi piace pensarvi davanti a questa pagina, indecisi ancora se continuare o meno, vi do un consiglio, non fatelo. Non continuate se credete di trovare risposte a ogni vostra domanda, se credete di leggere un lieto fine o una qualche conclusione. 
Per favore, state lontani da queste righe qualora il vostro scopo sia quello di passare il tempo, questo libro non ha una forma logica, non è basato su descrizioni. E' un concetto. Questo ammasso di melma nella quale per anni sono rimasta impantanata è un concetto, talmente astratto da averne subito gli effetti.  Andate via, leggete un bel romanzo, una storia d'amore. Impegnate il vostro tempo nell'amare qualcosa ma non quello che diventerà il libro della mia anima, dei miei pensieri.. perchè l'anima è pericolosa, giudica, sta lì e scruta nel profondo di noi aspettando che la nostra incoscienza ci conduca da lei. Quindi se non volete guardare nell'anima di nessuno, se credete sia molto meglio continuare a sognare a occhi aperti non percorrete questa strada insieme a me. Perchè mi odierete, sarete nauseati.. ma forse sto solo esagerando al solo scopo di non avere nessuno a guardare dentro di me.

Se siete rimasti io non posso saperlo, posso solo dirvi grazie, e magari sperare di leggere in un futuro che quanto scritto vi è servito. Almeno un pochino.
Sono nata in una città dove tutto si basa sulle apparenze, dove il motto "il paese è piccolo la gente mormora" manovra le scelte di ognuno di noi. Credo che sia tipico di ogni persona dotata di una personalità propria o quanto meno in quella delicata fase di scoperta del proprio Io. Oh no, non sono una psicologa, quindi non psicoanalizzerò proprio un bel niente! 
Ora, tutto inizia da un qualche punto, il mio è stato quello di provare una sorta di blando piacere nell'osservare, a poco a poco questa mia inclinazione è divenuta quasi vitale, osservavo tutto. Pensavo di poter osservare persino gli odori poiché la mente li poteva collegare a un determinato evento, volto. O semplicemente oggetto. E' di questo che voglio parlare, della capacità di osservare. Guardatevi intorno, ovunque stiate leggendo queste righe. Cosa vedete? Quando leggevo mi trovavo sempre nella mia camera, circondata dalle mie cose ma non le ho mai osservate davvero fino a quando non iniziai a chiedermi da che cosa fossi circondata. Nella mia mente vi sto immaginando chi sul treno, chi su di una panchina. Chi sotto le coperte perchè è troppo tardi ma il sonno non giunge, mi piace pensare di essere con voi nella vostra quotidianità insegnandovi come non sempre ciò che reputiamo insofferente è reale. La lettura è quella via di fuga da una realtà opprimente, almeno, per me era così. Ricordate? Io ero quella strana, a me piaceva stare in silenzio, vestirmi come volevo e non come diceva la moda, eppure non mi sentivo importante, non apprezzavo questa mia indipendenza intellettuale, al contrario. Subivo questa mia sfumatura divenendo sempre più arrabbiata, smettevo di guardarmi intorno e ascoltare per rifugiarmi tra le pagine di un qualunque libro. Poi nemmeno leggere bastò più.. avete mai sentito quella voglia bruciare le dita, il bisogno impellente di scrivere ma nel momento esatto in cui le mani stringono la penna ogni singolo pensiero sembra ridicolo? Purtroppo crescendo perdiamo la magia del caro e vecchio Diario Segreto, per lo più non abbiamo tempo, corriamo troppo per i miei gusti e non possiamo osservare. Così iniziai a scrivere, da prima solo sciocche frasi, gli sfoghi di una ragazzina, infine flussi estenuanti di confessioni- vi confesso di non aver mai riletto quei diari, vi confesso anche come in realtà mai io rilegga ciò che scrivo. Vi confesso anche come voglia dedicare tutto quel che verrà a voi, a ogni donna di ogni età. Di ogni credo. A ogni donna che per inseguire un proprio sogno si è sentita messa da parte, ridicolizzata. 
A voi, miei donne, io dedico tutto quello che sono stata e che sono oggi.

Voi siete bellissime, credo che inizierò così.
Voi siete bellissime nonostante non lo pensiate. Avete quei chili di troppo. Quel seno troppo piccolo. Avete quella sorta di propensione a piangere per niente o gridare di gioia quando trovate una notizia del vostro idolo. Voi siete bellissime proprio per tutto questo, esattamente come io credevo di non esserlo. Avevo troppi fianchi. Anzi, li ho ancora. Ho un po di cellulite, ho il seno piccolo. Non raggiungo nemmeno il metro e sessanta. Ma sono bellissima, l'ho capito quando guardandomi allo specchio sorridevo ma non è stato tutto così facile. Certe volte anche io perdo l'equilibrio, come adesso dove l'estate è già qua e ci troviamo circondate da stereotipi. Dobbiamo essere al top, per piacere, per essere accettate. Dobbiamo essere manichini e oggetti perchè non possiamo avere nient'altro; non abbiamo nient'altro se non si rientra nei canoni stereotipati della società. Ho detto addio a questo malessere non molti anni fa, dieci anni per superare questi conflitti non sono altro che pochi mesi eppure credo sia possibile riuscirci. Non mi credete vero? Pensate siano le solite frasi fatte, ma io ho vissuto i gravosi risultati del non amarsi. Un veleno in grado di corrodermi dentro arrivando ad accontentarmi delle briciole di un qualche affetto che poi affetto non era. 
Come primo passo DOVETE AMARVI, non smetterò mai di ripetervelo. DOVETE amarvi per poter essere amate come meritate e non come una sorta di onore. L'amore non è un onore, non è una grazia concessa da chissà quale uomo credente di essere un Dio. Un uomo che vi ama soltanto perchè voi non siete abbastanza forti da amarvi, di stare con voi stesse è un uomo che mai saprà amarvi davvero. 
Io lo so. Con queste righe so di poter lasciar intendere chissà cosa quindi voglio chiarire: non sono stata vittima di chissà quali violenze, non ho incontrato un amore malato come purtroppo sentiamo quasi ogni sera al telegiornale. Semplicemente ritenevo di non essere amabile, e di conseguenza non cercavo niente di più di quel che avevo. L'accontentarsi è la prima forma di annichilimento, distrugge le fondamenta della vostra persona ed è la cosa più mostruosa da fare.  
Cercate di guardare i vostri difetti con occhi diversi, partendo da quelli meno fastidiosi per i vostri occhi. Ad esempio, io inizia a vedere i miei capelli da troppo lisci a una sorta di piacevole sensazione setosa. Richiamavo alla mente le figure giapponesi, le eleganti signore dell'Oriente le quali venivano descritte con i capelli simili alla seta. Davanti allo specchio, dopo ogni colpo di spazzola, quando sbuffavo per la piega non tenuta dalla mia troppo liscia chioma mi ricordavo del giorno prima, di ciò che avevo detto sui miei capelli; ripetendolo giorno dopo giorno sono arrivata non desiderare nessun tipo di chioma al di fuori della mia.

Sapete cosa ho deciso? 
Voglio che siate voi a decidere, continuerà a scrivere di quello che è stato il mio percorso di crescita senza seguire un filo logico ma qualora troverò nei miei commenti un vostro desiderio di sapere lo esaurirò. Vi ho detto di voler condividere con voi, il desiderio di essere quel vostro dettaglio non molto apprezzato.. ebbene, mi piacerebbe poter arrivare a farvi amare quel dettaglio.
Quindi non vi chiedo commenti di nessun genere, ne stelle ne tanto meno elogi. Potete commentare in ogni forma, ricordandovi anche di come possiate fare affidamento alla speranza. Quella di poter arrivare ad amare il vostro dettaglio indesiderato.
 

Sperando di avervi incuriosito con questa follia spero di trovarvi su questa strada, da qualunque punto vogliate iniziare.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 08, 2016 ⏰

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