Così mi nascosi nello sgabuzzino e cercai di fare silenzio, non doveva trovarmi. Feci silenzio il più possibile fino a quando Lucas, genialmente, non decise di chiamarmi ( perché a st' ora era normale, certo)

L: eii Verooo
V: ei Lucas
L: perché parli a bassa voce
V: storia lunga da spiegare
L: scommetto che ti stai nascondendo
V: già.... Comunque, perché mi hai chiamata?
L: mi chiedevo se stasera ti andasse di uscire....
V: *urlando* CERTO CHE MI VA! Cioè, si sarebbe bello
L: hahaha, vabene allora, ti passo a prendere alle quattro, ciao bellissima
V: ciao....

Okay, cercai di contenermi, ma come cazzo si faceva a non urlare di gioia dopo un invito del genere?! Mi uscì dalla bocca un: SÌ CAZZOOOO.... e papà mi scoprì nello sgabuzzino, ma io trovai la scusa che stavo cercando un profumatire per ambienti data la puzza nella mia camera e quindi mi lasciò stare. Aspetti con ansia le 4:00 per rivedere i suoi verdissimi occhi, erano troppo belli, come del resto il suo viso gentile e il suo sguardo stronzo ohhh.... Solo Christian era riuscito a farmi provare certe sensazioni:
Formicolii allo stomaco, brividi pelle d' oca... Solo lui me li aveva fatti provare.
Finalmente arrivò Lucas, ero più agitata che mai, suonò il campanello e appena aprii quasi mi cedettero le gambe.... "Oh cazzo" pensai, era favoloso, aveva un paio di jeans a cavallo basso e una semplice camicia bianca fuori ad essi. Andammo in gelateria a prendere un frappé, che naturalmente pagò lui, e poi ci dirigemmo in una spiaggia lì vicino per sdraiarci in riva al mare; mi sdaiai e lui si mise affianco a me, abbracciandolo i fianchi, come per dirmi che ero sua: era bellissimo. Mi girai verso di lui e lui fece lo stesso, ci guardammo intensamente negli occhi, ci avvicinammo sempre di più
L: ma come fai?
V: a fare cosa?
L: ad essere così perfetta anche quando sembra caderti tutto addosso
V: ma non lo sono
L: fidati lo sei
Parlammo tutta la notte, restammo in spiaggia fino alle 2 di notte accucciolati l' uno all' altra... Dopo un po' partì una suoneria, era mio padre che stava chiamando, era preoccupato e voleva che tornassi subito a casa. Lucas mi accompagnò e una volta arrivati mi salutò dolcemente con un abbraccio strettissimo e un caldo bacio sul collo, io ricambiai con uno sulla guancia, ci salutammo e entrai nell' appartamento dove papà mi stava aspettando a braccia conserte

Scusate se scrivo solo ora ma non sto trovando un minuto di pace

La mia nuova vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora