La squadra inizia subito con gli allenamenti mentre io socializzo con la manager, guardando come sono i ragazzi mentre giocano, in particolar modo il ragazzo poco più alto di me, Yu Nishinoya credo si chiami.
Io: "Shimizu-senpai, posso farti una domanda?" Chiedo io, timidamente.
S: "Certo. Dimmi tutto." Dicendo questa frase, noto in lei un po' di entusiasmo.
Io: "Nishinoya, di che classe è?"
S: "È del 2° anno, terza sezione."
Io: "E quanto è alto?" Sono molto curiosa, lo so.
S: "Credo sia 159 centimetri. Perché?"
O. MIO. DIO. 159 centimetri. 159.
È alto 3 centimetri più di me!! Quindi il mondo è fatto anche per una nana alta 156 centimetri!Neanche il tempo di finire i miei viaggi mentali che sento il capitano urlare "OK. Facciamo una piccola pausa."
Perfetto. E ora cosa faccio? Cerco di seguire i movimenti di Shimizu-senpai, non fa niente, apparte andare vicino al sensei. Io la seguo, ma vengo bloccata dai giganti in persona.
Mi si avvicina il ragazzo pelato.
Ta: "Ciao. Io sono Ryunosuke Tanaka. Sono del 2° anno. Dimmi Haru-chan, quanto sei alta?"
Ma cos'è?! L'altezza è l'argomento del giorno?!Io: "Te lo dirò, basta che dopo non ti metta a ridere. -prima di rispondere mi sono guardata un po' intorno e ho notato che ci stavano osservando tutti, tranne Shimizu, il sensei e il coach, impegnati a discutere sulla squadra.- sono 1,56 centimetri." ODDIO. Scommetto di essere tutta rosa. Alla mia esclamazione, TUTTI i giocatori mi guardano molto sorpresi.
Ta: "Wow! Non ci credo! Sul serio?! Hai sentito Noya? Hai qualcuno alla tua altezza."
Che battuta. No sul serio.
Oh, finalmente coscienza, dov'eri?
Sai com'è, stavo dormendo e facendo film mentali su ognuno di questi fighi della madonna.
Non mi sorprende affatto. Ma ora torna a farti i film, che dobbiamo continuare.
Dopo la "meravigliosa" battuta del pelato, che sto guardando come quando guardi tuo zio alto 1,82, il "nano" inizia a rincorrerlo per tutta la palestra rosso in volto, come se l'allenamento precedente non fosse nulla per lui.
Dopo aver finito di correre la maratona, Nishinoya-senpai torna al posto dov'era prima bevendo dalla sua borraccia. Io continuo ad osservarlo divertita, ma, dopo un attimo, noto che anche lui mi sta osservando con la coda dell'occhio. Per la mia timidezza, distolgo lo sguardo, con una sfumatura rossa sulle guance.
Ooooh. Qui c'è un vago odore di amore. Lo senti? Che puzza.
Ma-? Cosa? L'amore è una cosa bellissima. E comunque non sono innamorata, scherzi?!
Si certo, e io sono batman. Vedremo se dirai così dopo qualche giorno qui al club.
Si si, va bene. Torna ai tuoi film con gli unicorni. Comunque, ricomincia l'allenamento, ma finisce prima che io me ne accorga.
Forse perché stavi sempre cercando Nishinoya con lo sguardo?
Zitta. Quindi mi preparo per tornare a casa. Mentre mi stavo cambiando le scarpe agli armadietti, sento una voce dietro di me che mi fa prendere uno spavento. Mi giro di scatto per dare un pugno al presunto "aggressore", ma vedo soltanto la faccia di colui del quale, secondo la mia coscienza, mi sto innamorando.
Ni: "Ehi, Haru-chan, vai a casa?"
Io: "Sì. Ho ancora i compiti da fare." Dico, con un accenno di allegria.
Ni: "Perfetto. Allora a domani."
Io: "A domani." Lo saluto con un gesto della mano.
Finisco di mettermi le scarpe ed esco da scuola, ma non mi accorgo che, appena uscita dal cancello, Nishinoya-senpai mi sta seguendo, così mi fermo e aspetto che mi raggiunga.
Io: "Ma per andare a casa vai da questa parte?"
Ni: "Sì. Credo che sia una buona scusa per passare un po' di tempo insieme."
Con quella frase, inizio ad arrossire.
Vedi che alla fine è amore?!
Forse hai ragione, ma poco poco.
E così, io e Nishinoya-senpai, iniziamo la nostra strada per casa.
#Spazio autrice
Shalve bella gente. Scusate se non aggiorno da molto ma avevo gli esami.
Si tutte scuse.
Zitta coscienza.
Comunque, spero vi sia piaciuto.
Byeeee *vola via salutando con la mano la plebe*
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Il Più Bel Tramonto Di Sempre
FanficUna normale ragazza, Yuki, non frequenta nessun club, però grazie alla sua amica di infanzia si iscrive al club di pallavolo maschile come manager. Lei accetta a suo malgrado, non sapendo cosa le aspetterà in futuro, e sopratutto con chi.