Nelle ore successive, Alessio si mise sempre accanto a me, parlavamo, ma il giusto, senza andare troppo a fondo nei dettagli. Andò avanti così per due/tre giorni, avevo scoperto che anche lui era nella mia solita situazione in Storia...un bel 3 in pagella, e che un anno è stato bocciato, ha un cane, Laran, e un fratello più grande, Giulio. Era un giovedì, e appena uscita, con Rach, iniziammo a correre come due matte per riuscire a prendere la navetta, la fermata non era lontana, ma ci passó davanti agli occhi "Basta! Non ce la faccio più a fare una vita così stressante! Da oggi in poi andrò a piedi alla stazione" sbottó Rach. Abitava in una città diversa dalla mia e quindi dovevamo prendere treni diversi, purtroppo per lei il suo passa ogni ora, mentre il mio ogni venti minuti. Mentre si avviò verso la stazione scoppiai a ridere, adoravo vederla arrabbiata, era un personaggio quella ragazza. Misi le cuffie e mi incamminai verso la stazione, con calma, per la prima volta in tre anni non avevo fretta, dovevo aspettare il treno per venti minuti, per oggi niente corse, non mi sembrava vero. Ad un certo punto, quando ero vicina alla stazione, sentii delle braccia avvolgermi da dietro, mi girai di scatto e vidi che era Alessio "ma non senti quando la gente ti chiama?" mi chiese divertito, lo sentivo a malapena, tolsi le cuffie e si mise a ridere "mi dicono tutti che sono sempre io con la testa fra le nuvole, ma tu mi superi di sicuro" continuó con un sorriso abbastanza ebete sul volto. Gli tirai un pugnetto sulla spalla e quando stavo per uscire dalle sue braccia, il telefono che teneva in mano squilló, senza pensarci due volte risposi io e iniziai a correre per non farmi prendere da Alessio, facevo sempre così, mi divertivo a sentire la reazione di chi stava dall'altra parte del telefono, avevo conosciuto suo fratello in quella maniera, ma non feci in tempo a parlare che sentii una voce maschile che mi sembrava familiare, strano. "Ehi fratello, è arrivata la roba, domani alle 10.00 al solito posto mi raccomando" e riattaccó. Sapevo bene di cosa si trattava, stando in un artistico per tre anni, queste cose le sai anche senza volerlo. Mi fermai di colpo, e mi girai verso Alessio, sorrideva mentre mi raggiungeva, ma quando vide la mia espressione, diventó immediatamente serio "Merda." L'unica parola che fu in grado di pronunciare. Lo guardai negli occhi, i miei erano lucidi, i suoi spaventati "Fai veramente schifo, da te non me lo aspettavo per niente, se domani mattina ci andrai, non voglio più vederti" Posai il suo telefono sul muretto della stazione, che avevo raggiunto correndo, il mio treno stava arrivando, così iniziai a correre e salii sul primo treno che mi trovai davanti senza sapere se era quello giusto per la mia città. Prima che le porte si chiusero, lo vidi, stava lì a guardarmi senza dire niente, aveva anche lui gli occhi lucidi adesso. Una volta chiuse le porte, posó una mano al vetro, per poco non gli scoppiai a piangere davanti, i sentimenti che provavo per Alessio erano davvero forti, ma non potevo cascarci di nuovo, era già la seconda volta che mi succedeva. Avevo già vissuto questa situazione con Francesco e ne avevo abbastanza.
Flashback
Lo amavo, lo amavo alla follia, ero così accecata dall'amore che provavo per Francesco, che non sentivo più nulla quando mi picchiava. Lo stavo aspettando, come tutti i venerdì, vicino alla stazione e di solito ci metteva un po' di tempo per arrivare, ma questa volta era davvero in ritardo, avevamo già perso il primo treno, quindi mi avviai verso la scuola e mi fermai quando lo vidi con un uomo, stavano facendo qualcosa, non vedevo bene e mi sono avvicinata. Si stavano scambiando bustine. Si drogava. Non potevo crederci, poi mi vide e iniziai a correre, correvo più che potevo:"Alex! Aspetta! Posso spiegare" urlava. Da quel giorno non lo vidi più, poi mi dissero che aveva anche cambiato città, Francesco aveva cambiato scuola senza dire niente lasciando me e il mio cuore a pezzi.
ALESSIO'S POV
Ho fatto una stronzata, stavo così bene con lei, mi faceva battere il cuore, mi faceva sorridere, lei era la mia droga più potente. Non dovevo ricominciare, mi ero giurato che non avrei più toccato quella merda, invece ci sono ricaduto. Adesso sono qui, in camera mia a piangere con Laran, che mi guarda come se avesse capito tutto, domani mattina andrò da Francesco. Intanto devo pensare ad un modo per farmi perdonare da lei.
NOTA AUTRICE✨
Rieccomi ragazze! Beh allora...ho preso una decisione. Per evitare di farvi aspettare troppo come è appena successo non metterò traguardi da raggiungere e pubblicherò regolarmente. Alla prossima.💕
~lisa✨
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L'arco e la freccia
ChickLitIl cervello agisce come se fosse drogato, o meglio, non agisce affatto. Brividi, farfalle nello stomaco e sospiri, al pensiero di vederlo viene un diffuso dolore allo stomaco. Il colorito scompare e il respiro si fa affannoso, il cuore batte all'im...