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L'aria umida coccolava i miei sensi, mentre me ne stavo spaparanzata sul letto a godermi le descrizioni delle campagne inglesi narrate da Jane Austen.
Piovigginò per gran parte del pomeriggio, quindi persi il mio tempo su Facebook, poi lessi un libro in bungalow, finché non mi raggiunse Alice.
Era stata tutto il giorno con Jack a fare dei giri nei paesini intorno al camping, e quando tornò mi raccontò tutto per filo e per segno.
Ascoltai paziente, finché mi venne di chiederle una cosa.

- Ma...stasera mangiamo insieme?-

Alice mi rivolse uno sguardo dispiaciuto, così capii subito.

- Sofi davvero ti sembrerò pazza..ma voglio sfruttare ogni momento con Jack! Stasera mi porta in un ristorantino dentro ad una grotta, sarà a lume di candela e sarà così romantico!-

Ma perché Alice trovava sempre ragazzi dolcissimi, mentre io mi imbarcamenavo tra Nash che non mi piaceva, Gianluca che moriva dietro alla sua fidanzata stronza e Gherbini che rompeva le palle?

"Le ingiustizie della vita!" mi dissi.

- Va beeene. Cenerò da sola.- sbottai tornando alla mia lettura.

- Puoi cenare con Nash!.- fece lei.

-Ceno da sola..!-

Alice scoppio' a ridere e dopo essersi truccata mi fissò incuriosita, mentre stavo nel mio lettino a castello.

- Perché hai sempre un libro diverso,Sofi?-

-Perché quando ne finisco uno, ne inizio uno nuovo. Non è ovvio?-
Domandai stranita dalla sua richiesta.

- No, volevo dire...ma quanti ne hai portati dietro??-

-Non tanti quanti i tuoi paia di scarpe, Ali!-

- Preferisci ancora i libri ad un bel ragazzo?-

- Dipende dal libro, ma sopratutto dipende dal ragazzo. - esclamai.

Lei si mise a ridere, ma la sua provocazione fu chiara.
Forse ero noiosa, o forse troppo selettiva, ma non mi interessava perdere tempo dietro ad uno come Nash se poi alla fine non provavo nulla per lui.

- Cioè voglio dire..non è che devi per forza essere innamorata per divertirti con un ragazzo.-

Sbuffai, non avevo voglia di tornare sul discorso "Sofia è noiosa e non sa come divertirsi", quindi lasciai cadere il discorso e salutai Alice che uscì di casa più radiosa che mai.

Per evitarmi l'imbarazzante cenetta al ristorante da sola con me stessa, quella sera passai al mini market a prendermi una pizza surgelata.
Quando tornai notai subito che c'era un po' di trambusto nel bungalow vicino al mio.
Alcuni ragazzi entravano, altri rimanevano fuori a fumare, creando un chiacchiericcio leggero che si disperdeva nell'aria notturna.

-Sera Ferrari.-

-Che sta succedendo?- domandai stizzita, osservando Gherbini emergere da un gruppetto seduto sul prato.

"Io, la mia pizza e il mio Orgoglio e Pregiudizio vogliamo stare per i fatti nostri stasera. Niente scocciatori."
pensai osservando le sue braccia abbronzate lasciate scoperte da una maglietta scura ed aderente.

#ODIetAMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora