Capitolo Quattro.

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Sono appena ritornata a casa da lavoro, salgo velocemente le scale per poi chiudermi nella mia stanza.

Prendo il cellulare, controllando i messaggi.

Diamine!
Diamine diamine diamine!

Harles94 mi ha risposto! Oddio, che faccio? Visualizzo? E se mi rifiuta? E se mi ha scritto che è gay?

Apro il messaggio titubante.

Ciao Megan Miller, mi fa piacere sentirti dire che ascolti le mie cover ogni giorno.
Perché mi ringrazi? Non faccio niente di ché.
Grazie a te.
Però una domanda: tu mi hai scritto che ti aiuto in qualsiasi momento, ma in che modo?
Grazie ancora.
Harles94.

Oh mio Dio.

Mi ha appena fatto una domanda, quindi vuol dire che devo rispondere?

E se invece è una domanda trabocchetto e poi mi dice che è gay?

Basta, devo smetterla.

Caro Harles94, sai perché mi aiuti? Semplice. Mi aiuti a non sentirmi sola, mi fai compagnia, posso sempre contare su di te.
Perché mi aiuti con la tua voce, con le tue canzoni, dove mi dici che mi vuoi bene e che non sono sola.
Ovviamente le parole non sono dedicate a me, ma mi fanno bene lo stesso, soprattutto pronunciate dalla tua voce.
L'unica cosa che mi dispiace è non averti mai visto in viso.

Però per adesso mi bastano le tue maglie.
Scherzi a parte, ti adoro.
Sempre Megan Miller.

Adesso posso andarmi a nascondere veramente.

Ho scritto tante cose senza nemmeno pensarci su, sicuramente mi prende per stupida.

Esatto, che stupida.

Qualcuno entra nella mia stanza, ed è l'ultima persona che mi aspettavo di vedere.

Harles94.

No, scherzavo. È solo Harry.

"Che vuoi?" chiedo, educata come sempre.

"Volevo solo informarti che la cena è pronta e tua madre mi ha detto di dirti che ti vuole bene." sorride. Ha uno strano luccichio negli occhi.

"Sei serio? Alle sei di pomeriggio?" aggrotto la fronte. Mia madre non mi vuole bene.

"Va bene, scherzavo. Io e tua madre stiamo uscendo, se hai bisogno di qualcosa non chiamare, buttati dalla finestra oppure arrangiati. Parole testuali. Ci vediamo." chiude la porta e se ne va.

Che stronzo.

Sembra proprio un patrigno.

Aspetta, cosa?

Patrigno?

Oddio! E se si sposano? Dovrò chiamare Harry p-papà?

Affondo la testa nel cuscino urlando a più non posso.

Mi preparo velocemente e decido di andare al mare. Il mio posto.

Appena arrivo, scavalco quella roccia e mi ritrovo in una spiaggia vuota di persone dove ci sono solo rocce.

Faccio un po' di metri per poi sedermi in una roccia piatta.

Distante da qui, vedo un ragazzo.
Strano, nessuno è mai venuto qui, devi per forza superare quella roccia enorme per entrare.

E conoscendo la gente di questa città nessuno verrebbe qui.

Vedo un movimento da parte del ragazzo, che si sta avvicinando a me.

Quando lo ritrovo a pochi passi da me distolgo lo sguardo, finché non parla.

"Ciao." mi dice.

Lo scruto un po' prima di rispondere: capelli biondi, occhi azzurri, ha il petto nudo e indossa solo una tuta.

"Ciao." rispondo, guardando il mare.

"Che ci fai qui tutta sola?" si siede accanto a me.

"Avevo bisogno di stare qui da sola, nel mio posto."

"Questo è il mio posto in realtà."

Mi volto verso di lui, e mi sorride.

"L'ho trovato prima io." sorrido, facendo la linguaccia.

"Come ti chiami?" mi chiede lui.

"Megan, ma tu puoi chiamarmi Meg.- sorrido. -e tu?"

"Io sono Niall, ma tu puoi chiamarmi sta sera." sorride.

Ridacchio, colpendolo giocosamente sulla spalla.

Dopo qualche minuto di silenzio, parlo.

"Sai, Niall, mi sembra di conoscerti da una vita."

"Anche a me."

My Mother's Boyfriend. || hes [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora