Capitolo 17

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Sono in una stanza vuota e sono sola. Sento uno strano suono e mi giro di scatto impaurita, poi però mi rilassò vedendo Matt suonare il pianoforte.
Questa volta la melodia è carica di dolore e rabbia. Non ne capisco il motivo e così mi avvicino a lui, ma appena faccio qualche passo nella sua direzione la bellissima figura di Matt si polverizza. Ad un tratto un forte vento mi fa cadere a terra. "Non ti avvicinare a Matt, tu non sai che cosa gli hai fatto!" è una voce profonda ,la stessa voce che mi incute terrore... Sembra quasi la morte. "Cosa?! Non ho fatto niente!" urlo per cercare di sovrastare quella rumorosa bufera. "Sta zitta!" ora il tono della voce si è alzato notevolmente e mi fa quasi paura. "No io non sto zitta! Non capisco quale sia il tuo problema..."mi ha fatto innervosire. "Ragazzina! Te lo ripeto solo più una volta: stai lontano da Matt! Lo farai solo soffrire, non si merita una come te" detto questo il vento cala e da lontano sento dei rumori metallici. All'improvviso verso di me arrivano strani uomini con indosso armature simili a quelle dei cavalieri. WTF? "Uccidiamola!" urlano tutti in coro. Io inizio a correre terrorizzata. Poi un dolore lancinante alla pancia, abbasso lo sguardo e vedo che la mia maglia è sporca di sangue e un coltello trapassa il mio corpo.
Mi sveglio di scatto tutta sudata e con le lacrime agli occhi. "Hey tranquilla va tutto bene" la voce confortante di Amy mi tranquillizza un po', così decido con le poche forze che ho nel corpo di alzarmi e andarmi a preparare. Quando sono pronta salutiamo i ragazzi che ormai sono diventati la mia famiglia nonostante il loro caratteraccio. Arriviamo dopo pochi minuti davanti a quell'imponente edificio. "Sarà una giornata mooolto lunga" faccio un sospiro e compio i primi passi verso il mio inferno. Appena entrata nel cortile tutti si girano a guardarmi con faccie stupite. Sta mattina mi sono messa un vestito per la prima volta. Uno di quelli che avevo comprato con Amy. Era corto fino a metà coscia, nero con un spallina. Indossavo le mie vans nere. Avevo raccolto i capelli blu in una coda lasciando scoperta la farfalla meravigliosa sulla mia clavicola. Sento borbottare qualcosa da tutte le ragazze, cose come "no non è lei, è troppo bella" oppure dai maschi "oddio quella me la scoperei subito". Sorrisi, allora sono veramente cambiata in meglio. Mimo un grazie ad Amy che mi risponde sorridendo. Ci mettiamo sul nostro muretto a fumare finché vedo Matt fare la sua entrata con una ragazza bionda a fianco. Un qualcosa dentro di me si accende, probabilmente la rabbia ma anche molta ma molta tristezza. Cerco di reprimere immediatamente le mie emozioni, ormai tutto è cambiato. Non si torna più indietro, è troppo tardi. Matt appena mi vede si immobilizza,subito sento un brivido dentro di me e una vocine che si fa sempre più potente che dice <<gli piace il tuo look!!! Gli piaci!!>> no basta. Non mi interessa cosa pensa. Poi prima di camminare verso la scuola mi rivolge un ultimo sguardo deluso con un pizzico di disgusto. Mi fa male vedere il suo bel viso con quegli occhi spenti quando mi guarda. Noi non eravamo mai stati una vera coppia ma il tempo passato insieme è bastato per far intravedere l'interesse che abbiamo l'uno per l'altra. Ma no,lui ha rovinato tutto mandandomi via quel giorno. Non voglio soffrire per lui,la mia vita è stata abbastanza dolorosa:ORA BASTA. In questi giorni lavorerò per far venire fuori una parte di me che nessuno conosce, quella stronza con le parole colme di veleno. Suona la campanella e la mia giornata ha inizio.
Sono le 11.00 e bussano alla porta della classe. "Avanti" dice il prof. "Ho bisogno della signorina Beth" a parlare è il signor Ron, il preside di questa scuola. Immediatamente mi alzo e seguo il preside molto curiosa e spaventata. Arriviamo al suo ufficio e quello che noto subito è mia mamma in lacrime. "Mamma cosa succede?" non piangeva mai e soprattutto non si è mai interessata nella mia vita a scuola. "Tesoro che hai fatto a..."
"Ne parliamo dopo" la zittì subito,mancava solo la romanzina da LEI. "Allora ti ho convocato qui perché il regolamento scolastico dice che una ragazza o ragazzo se viene denunciato o arrestato per aver commesso una determinata azione non può frequentare più la scuola pubblica ma bensì la scuola della prigione o se non è necessario vi è bisogno di un permesso del giudice."
"Cosa!?"urlo.

The Music is my dream❤ [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora