7 da capo

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arrivata sera mi chiamano per mangiare,ma non ho fame,penso solo a tutto quello che è successo,che sono a casa dei miei idoli che mi stanno vicino ma mi sento a disagio,specialmente con Stefano,prima di conoscerlo fantasticavo su di lui ma adesso che lo conosco davvero mi rendo conto che è più di quello che fa vedere nei video.Poi penso a Simone,Luca e Lorenzo,i bulli,a quando mi picchiavano ho sempre paura di ritrovarli in giro,a volte penso che sono davvero una bambina,ho 17 anno ma ho paura di tutto,paura di parlare,paura di essere giudicata,paura di far vedere chi sono io davvero,paura di aprirmi alle persone,paura di fidarmi e poi prendere un altra facciata,tutto questo mi a portato a perdere molte persone,ma non succederà di nuovo,stavolta non manderò tutto a puttane,voglio riniziare da capo.
Senza accorgermene stavo piangendo,come sempre,piango sempre io e odio questa cosa.
toc! toc!
mi asciugo in fretta le lacrime e faccio entrare.
io:" avanti"
Sal:"Laila vieni a man- Laila stai piangendo"
chiude la porta e si siede vicino a me
Sal:"ti va di parlarne?"
quella domanda mi mette sempre in crisi,ma ho dettto che acrei riniziato da capo e così sia.
io:" va bene"
Sal:"davvero? cioè dimmi"
io:"stavo pensando alla mia vita a Genova,a quello che ho lasciato la e al perché ho voluto cambiare vita.
Sal:"perché hai cambiato?"
io:".......*abbassa la testa*
Sal:"senti Laila capisco che per te parlsre del tuo passato è difficile,ma davvero fidati di me"
io:"vedi Sal per me non è facile fidarmi delle persone,ho sempre paura che queste poi usino quello che io gli dico contro di me,ho che se sapessero mi lascerebbero e io non voglio perdervi" mi scese una lacrima a quell'affermazione,io davvero non voglio perderli.
Sal:" no Laila,tu non ci perderai,noi ti vogliamo bene e noi davvero vogliamo che tu ti fidi di noi,noi vogliamo aiutarti,vogliamo che tu sia felice e non useremo mai le fose che ci dici contro di te,ma neanche a pensarci,fidati"
io:".....sono andata via da Genova perché.....nella scuola dove andavo ero vittima di bullismo,tanto,loro mi ridicolizzavano davanti alla scuola,mi attaccavano cose all'armadietto,mi picchiavano,mi dicevano cose orribili e io non ne potevo davvero più,non potevo uscire di casa senza rientrare con lividi e dolori,*alza le maniche* questi ho iniziato a farli proprio per questo,io sentivo che le cose che mi dicevano erano vere,io ci credevo davvero e ci credo,così un giorno non ce lo più fatta e ho detto basta"
Sal:"e la tua amica?"
io:"era triste ma mi a capita"
Sal:"perché avevi paura quando Stefano a urlato?"
io:"questo è più difficile da spegare....in quella scuola come ho detto mi picchiavano e spesso li portavano nel cortile mi buttavano per terra e mi urlavano contro,un motivo è questo e l'altro beh....riguarda mio padre,lui anche mi picchiava,picchiava mia madre,urlava sempre,io sentivo solo urla da bambina,per questo ora ho paura delle urla"
Sal:"non pensavo ci fosse tanto"
io:"ti prego non lasciarmi"
Sal:"non lo darei mai*mi abbraccia"
io:"Grazie"
Sal:"figurati,dovresti raccontarlo anche agli altri"
io:"non me la sento"
Sal:"va bene,vieni a mangiare?"
io:"non ho fame"
Sal:"Mmh ok"
Sal uscì dalla stanza e cominciai a pensare se avevo fatto bene a dirgli tanto di me,non mi sono mai aperta tanto in così poco tempo con qualcuno.
in quel momento sentì che un forte legame si stava formando,forse la mia occasione di felicità era arrivata.

Salvami // MatesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora