Il centro della piazza era pieno di gente. Io e i ragazzi eravamo appoggiati al muro accanto alla gelateria a guardare le ragazze fare avanti e indietro da un negozio all'altro. Ce ne erano di belle, brutte, grasse, magre, bionde, rosse...
«Guarda quelle due» disse Ashton guardando verso la caffetteria, interrompendo i miei pensieri.
Mi voltai verso il punto vedendo due ragazze uscire dal negozio. Ridevano e si divertivano tra loro.
«La rossa è uno schianto» ammise Calum sistemandosi all'indietro i capelli scuri, sperando che la ragazza lo notasse.
«Beh, io preferisco la mora» ammisi squadrandola per bene. Sì, la rossa non era niente male ma la mora era una figa pazzescha, sembrava una modella.
«Allora ti sfido a baciarla» disse Cal col sorriso sotto ai baffi.
«Adesso?» chiesi divertito. Annuí. «E cosa vinco?»
«Se la baci ti offro la cena!» propose Luke, credendo che mi sarei tirato indietro.
«Umh...ci sto. Ti informo che ho tanta fame» dissi sorridendo e gli porsi la mano che mi afferrò sigillando il patto. «Torno subito» risi e buttai la sigaretta per terra per avvicinarmi alla caffetteria.
«Sono già riuscita ad ottenere un lavoro quindi tra un po' riuscirò a raggiungere la somma che mi serve...» sentì parlare la mora intanto che mi avvicinavo a loro.
La rossa mi notò e fece segno all'amica di guardare nella mia direzione. Mi fissavano stupite vedendo che stavo andando proprio verso di loro.
«Cosa vorrá questo?» sussurrò la rossa pensando che non l'avessi sentita.
«Scusate» dissi una volta che le avevo raggiunte «Sapete per caso dirmi l'ora che ho la batteria del cellulare andata!» mentii.
«Certo...»mormorò la mora tirando dalla tasca dei skinny jeans il telefono. Guardò lo schermo «Sono le 16 e 23» lesse e intanto mi avvicinai a lei.
«Lasciami trovare il modo per ringraziarti» dissi e lei alzò lo sguardo spalancando gli occhi, quasi impaurita dalla troppa poca distanza tra noi due.
Prima che si allontanasse o dicesse qualcosa la afferrai per le braccia e mi precipitai sulle sue labbra. La sentii dimenarsi e non passarono due secondi che un ginocchio finì dritto a colpire i miei gioielli di famiglia. Spalancai gli occhi e mi chinai verso il basso dal dolore. «Ma che sei scema?» chiesi con un filo di voce per poi cadere per terra.
«Di grazie che sono stata delicata, imbecille. Che schifo.» disse disgustata pulendosi le labbra per poi rivolgersi alla rossa «Andiamo.» ordinò prima di sorpassarmi e iniziare ad allontanarsi mentre io mi stavo contorcendo dal dolore. Quella era pazza. L'avevo solo baciata, cazzo.
Vidi i miei amici avvicinarsi ridendo.
«Niente piú cena gratis, mi sa» ridacchiò Ashton porgendomi la mano per aiutarmi ad alzare.Il dolore era ancora forte cosí rimasi ancora leggermente piegato in avanti «Oh si invece» protestai «Anche se sono finito a terra l'ho baciata lo stesso» ricordai.
«D'accordo!» il riccio alzò le mani al cielo «Certo che te le ha suonate la ragazza» rise Calum.
«Ha. Ha. Ma che ridere» dissi secco, ancora dolorante.
«Vedrai quando lo sapranno gli altri...» rise Luke.
Gli puntai un dito contro «Non oserai farlo altrimenti dirò a tutti cos'è successo alla festa di Amy due anni fa» minacciai con tutto il fiato che avevo in corpo.
«Va bene!» annuí alzando gli occhi al cielo per poi aiutarmi a camminare.
Fanculo. Che dolore. E meno male che era stata delicata...
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Hello!
Allora incomicio col ringraziare ancora Stand_by che mi ha consentito di fare questa versione. Quella originale è su Luke e la trovate sul suo profilo.Comunque. So che Michael non ha nè fratelli, nè sorelle, ma vabbè. Chiudiamo un occhio e procediamo. :)
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Due settimane con Clifford
Teen FictionDove la diciassettenne Zoe Milton accetta un lavoro di due settimane come babysitter di una bambina di pochi mesi per accumulare i soldi per la gita di fine anno. Sembra facile, no? Le cose si complicheranno se dovrá badare anche al fratello della b...