Pity party

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Lo stregone non sapeva quel che stava succedendo nella testa di Alec,ma di una cosa era certo,lo aveva lasciato senza fiato con quella risposta. Alec se ne stava lì a sorridere come un babbeo,ma a Magnus sembrava soltanto molto tenero e ingenuo. In effetti Alexander non era per niente capace nel campo dell'amore. Per lui era tutto così difficile e faticoso,ogni cosa si doveva guadagnare con la fatica. Lui di fatica ne aveva fatta molta ma senza ottenere nulla,nemmeno la stima dei propri genitori. È ora davanti a lui si presentava una scelta ancora più dolorosa:Magnus. Lo stregone si era dichiarato e Laec aveva vera ne capito che cosa provava nei suoi confronti,amore. Era questo che sarebbe stato disposto a dare all'immortale.
"Forse è meglio che vada ..." Disse Alec guardandolo con una tale dolcezza a cui Magnus avrebbe fatto difficoltà a resistere. Le labbra di Alec si socchiusero,Magnus le fissò e decise che le voleva assaggiare per sempre.
"Di già?" Chiese lo stregone. Era triste,la presenza dello Shadowhunter gli aveva sempre fatto piacere.
Si erano incontrati sì o no ,tre volte soltanto,ma in tutte queste tre volte,Alec era sempre andato via troppo presto. Quando il discorso si faceva troppo inconveniente per lui,se ne andava, lasciando lo stregone tra i suoi pensieri. Alexander non sapeva bene che cosa provasse per Magnus,ma sapeva che i sintomi erano tre: l'arrossamento delle sue pallide guance per ogni cosa lo stregone dicesse,i sorrisi non forzati e la voglia di prenderlo, dalle strane magliette appariscenti che portava, sbattendolo contro al muro. Facendogli provare quella sensazione che lo stregone avrebbe di certo apprezzato.
Isabelle parlava sempre con Alec,anche della propria vita privata. Ma ogni tanto lanciava delle battutine sulla sessualità di Alec,provocandolo. Il ragazzo apprezzava che la sorella facesse questo genere di cose,perché si sentiva cosi libero di parlare di se con lei. Quando Magnus era entrato nella sua vita,ogni pensiero perverso di Isabelle,sulla vita del fratello era cambiata. Sapeva che tipo era Magnus,la sua sfacciatezza avrebbe fatto sì che il giovane Shadowhunter soffrisse in futuro,ma sapeva che Alec stava bene con lui. E che Magnus si comportava come non si era mai comportato con nessuno da quando c'era Alec. Sapeva che tra i due c'era più che una semplice intesa. Tra i due era nato,qualcosa di profondo,di irritrovabile.
"Magnus io non vorrei,m-ma devo farlo,non mi posso allontanare per più di tanto dall'istituto." Alec si alzò dal divano rosso e andò verso l'uscita. Mentre lo faceva ripeteva le parole allo stregone che lo guardava da seduto,spaesato. Non aveva mai ascoltato così una persona.
"Fatti almeno accompagnare a casa" disse Magnus sorridendo. Andò verso Alec epoche ora si trovava davanti alla porta di casa dello stregone,pronto ad uscire.
"Potrebbe andare" disse Alec. Sorrise. Gli piaceva quando Magnus trovava una via per stare insieme a lui,anche se era solo per poco tempo.
Era successo anche un'altra volta,quando Alec aveva litigato con Clary. Di solito quei due si vedevano quando Alec litigava con qualcuno,e questa cosa capitava abbastanza spesso in questo periodo. Comunque quella volta aveva litigato con Clary fino ad urlargli contro. Non ne poteva più di essere trattato come nessuno. Lui era Alexander Lightwood,il prossimo capo d'istituto,ogni Shadowhunter doveva portagli un minimo di rispetto. Ma da quando c'era Clary nessuno gli aveva portato rispetto. Magnus aveva pensato di andare all'istituto per aggiustare alcune bariste che in quel periodo si stavano indebolendo. Maryse e Robert Lightwood erano a Idris,perciò Hodge aveva il controllo dell'istituto. Ma quel uomo era sempre stato riservato,così Magnus era andato all'istituto solo per Alec. Avevano passato il pomeriggio nella camera dello Shadowhunter a parlare di qualsiasi cosa gli venissero in mente sul momento. E quando era sera e Magnus sarebbe dovuto andare via,lo stregone aveva inventato una scusa per rimanere con Alec anche solo per pochi secondi in più. Si erano fermati all'ingresso dell'istituto,in uno sgabuzzino che solo Alec conosceva. In quei secondi non avevano parlato di niente erano rimasti a guardarsi,come se sapessero già tutto l'uno dell'altro.
Magnus era poco distante dallo Shadowhunter quando esso aprì la porta di casa. Ad Alec provocò un brivido lungo la schiena,il respiro caldo di Magnus sul collo. Quando l'aria serale di ottobre attraversò il viso dello Shadowhunter,e questo chiuse gli occhi,godendosi i bei freschi momenti.  Magnus era al suo fianco,ora. Lo guardava e più lo faceva più capiva quanto era bello. Alec iniziò a camminare senza dire nulla,Magnus lo seguì. Le luci dei Browklyn quella sera erano molto più accese,e non era ancora del tutto buio. Mille mondani intorno a loro,giravano con le proprie automobili e a piedi. Le mano di Magnus sfiorò per un secondo la mano di Alec. Quest'ultimo sentì lo stesso brivido che aveva sentito poco prima. L'istituto non era lontano,ma sentire ad ogni passo la mano di Magnus sfiorare la sua era davvero troppo. Ad un tratto,quando erano poco distanti dall'istituto,Alec si fermò e guardò Magnus.
"Smettila con questa mano!" Disse ad un certo punto. Magnus si fermò all'istante. Aveva capito che il contatto della mano di Alec con la sua era più freddo del previsto.
"Pensavo che tu non volessi che te la prendessi " disse Magnus. Alec aveva continuato a camminare più velocemente. Era a circa dieci passi prima dello stregone,quando lasciò che Magnus lo raggiungesse e poi si mise al suo fianco. Sorrise distrattamente ad esso è continuarono la loro andata verso l'istituto. Alec sentì di nuovo la mano di Magnus sulla sua. Era straziante quel dolce contatto.
"Scusami" disse Magnus. Ma Alec reagì diversamente da quello che lo  stregone aveva pensato. Sentì le dita dello Shadowhunter intrecciarsi con le sue,e distrattamente sorrise. Guardò le loro mani per poi fissare Alec,era tutto rosso. Iniziò a camminare più lentamente,
gli stavano arrossendo anche le gambe probabilmente -pensò Magnus.
Arrivarono davanti alla porta dell'istituto. Sentì Alec stringergli la mano un po' di più. Quasi gli fece male,poi sorrise vedendolo arrossire. Era così tenero. Magnus fissò la porta,poi Alec si ricordò che era solo una Shadowhunter in grado di aprirla. Così lo fece con il suo stilo,lasciando per un secondo la mano di Magnus. Lo stregone ,quando il Nephillim aveva finito il suo lavoro,cercò di nuovo quel contatto,che però Alec non concese.
"Magnus,non qui" disse balbettando. Magnus sorrise vendendolo arrossire.
"Fa niente. Ci vediamo,Alec." Disse allo Shadowhunter che lo interruppe.
"No. Vieni un po' da me" disse con tono da leader. Si sentì avvampare dentro.
Entrarono dentro l'istituto. Jace e Clary stavano parlando dolcemente alla fine de corridoio d'ingresso. Alec li guardò e si sentì morire. Magnus guardò il Nephillim. Vide il suo sguardo verso il biondino,gli occhi iniettati di odio per la rossa e  poi  la sua espressione di disprezzo puro verso quello che stavano facendo.
"Come hai detto che si chiama il biondino? James?" Chiese Magnus quasi triste.
"Jace" rispose Alec con lo sguardo fisso su di lui. Magnus notò come Alec guardava Jace,e non era solo uno sguardo fraterno. Era molto di più,una scarica d'amore puro come l'acqua. Non fece a meno di parlare,quel Magnus,tirando fuori parole sconcertate e sconfortate. Ma sopratutto non fece altro con mascherare le sue emozioni,non del tutto.
"Quindi,quel Jace ... Ehm" si fermò. Alec volto il viso verso Magnus. Quando aveva sentito il nome Jace si era voltato,come se gli appartenesse. Lo stregone non si era mai impappinato,ma con Alec aveva fatto tante cose che prima non si sognava nemmeno.
"Cosa??" Chiese lo Shadowhunter perplesso di quello che aveva appena detto il figlio di Lilith. Non sapeva che cosa volesse dire,ma probabile lo aveva percepito.
" io mi faccio il culo per corteggiarti,ma no. Tu sei innamorato di Jace. Capisco che al cuor non si comanda,ma potevi almeno evitare di illudermi,Alexander." Ricordandosi dell'audacia nel prendere la sua mano,e la contatto delle loro pelli,allo stregone mancò un secondo il respiro. Si avviò verso la porta dell'istituto lasciando Alexander a guardarlo. Poco prima che lo stregone varcasse la porta dell'istituto per uscire,Alec parlò.
"Io non ti ho mai illuso." Disse.

Little flower;||MalecDove le storie prendono vita. Scoprilo ora