Ero molto agitata, stasera ci sarebbe stata la mia prima sfilata della nuova creazione di abiti da sera di Giorgio Armani, avevo già sfilato per altre persone famose, ma prima di salire sulla passerella ho sempre quella poca ansia che persiste dentro di me..
forse è paura di fare una grande figura di merda davanti a tutta quella gente così elegante, sofisticata, che non fa altro che giudicare, giudicare il tuo aspetto fisico, il vistito, ovviamente, come l'indossi, come sfili su quella passerella.. tutta una serie di cose che mi portano ad una crisi nervosa.
Ecco è arrivato il mio momento.
Sentivo gli occhi di tutti puntati su di me, quasi da sentire la mia pelle bruciare..
Con quella musichetta in sottofondo che mi dava letteralmente sui nervi, indossavo quel vestito,se si può chiamare tale,che era tutto ricamato in pizzo, ''trasparente nei punti giusti'' diceva il mio capo... Certo come no, mi sentivo praticamente nuda, ma non potevo farci nulla, quello era il mio lavoro.. è dovevo rispettare tutto quello che mi dicevano, oppure avrebbero preso dei seri provvedimenti se non li ascoltavo.
Tutti credono che questa vita che noi modelle conduciamo sia perfetta, ma si sbagliano completamente, noi tutte, compresa me, subiamo torture, diete su diete, ci proebiscono di fare delle determinate cose, posso dire puro stress.
La sfilata finì e devo dire che tutta quella gente andò via molto contenta, e soddisfatta del lavoro del Sig.Armani. Ma ovviamente la serata non finì per me, ben presto ci saremo dovuti recare tutti in una sala dove il Sig. Armani aveva organizzato una piccola "festicciola", dove tutti i suoi modelli, e medelle, dovevano obbligatoriamente venire, perché i suoi clienti, e i suoi amici dovevano ammirarci.
Cazzate!
E anche la festa finì ed io non vedevo l'ora di tornarmene a casa e farmi un bellissimo bagno e restarci li per più di un'ora. Dato che non avevo ancora deciso di prendermi una maledetta Auto, ero a piedi.. però casa mia non era molto distante da dove si è svolta la festa, quindi non ci avrei messo nulla per arrivarci.
Camminavo a passo felpato, era notte fonda e so benissimo che a quell'ora quelle strade si facevano buie e gelide..
Quella mia maledetta casa stranamente stasera sembrava non arrivare mai, tante di quelle persone si fermarono quella notte per cercare di sedurmi, con scarsi risultati dato che erano estremamente ubriachi da capire quanto fossero fuori di testa.
Una mano sulle mie labbra.
Un braccio muscoloso e forte quasi sotto al seno.
fecero fermare il mio cammino verso casa..
<<Shh..Stellina dormi..>> Mi sentì sussurrare queste parole, quella voce così pesante, ma allo stesso tempo sottile, cercai di dimenarmi più volte..
Ma poi il Buio !
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Damon.
Fanfiction"Va via, potrei farti del male.."mi disse "No, non è vero.. io lo so che non lo faresti mai" dissi io decisa. "Tu non sai un emerito cazzo, potrei ucciderti ora, potrei affilare i miei denti dentro a quel tuo cazzo di collo e non smettere mai di suc...