Mi zittì all'istante, i suoi occhi erano così vuoti. Privi di qualsiasi emozione, ed io provavo timore per il suo sguardo.
Era così vicino al mio viso, e il mio cuore minacciava di uscire fuori talmente che batteva forte..
Perché mi faceva questo strano effetto?
La sua mano si avvicinò con lentezza assoluta al mio viso, ma mi spostai immediatamente dal suo tocco.
Non volevo che mi toccasse, non volevo quelle mani sulla mia pelle, l'unica cosa che volevo in quel preciso momento era andare via.
<<Bene, allora tra poco parleremo di affari>>Disse lui allontanandosi da me.
<<Ma di che parli? Cosa vuoi da me? Perché io?>>
<<Senti ragazzina, fermati un secondo ok? Troppe domande, ti ho già detto perché sei qui.>>
<<Si,ma non capisco come farai, io non ho più contatti con quell'uomo.>>
<<Io si, e quando saprà che la sua piccola figlioletta e tra le mie mani lui mi darà ciò che mi spetta.>> non potetti più trattenere le risate, lui mi guardò confuso.
<<Allora non hai capito un cazzo, lui preferirebbe farmi morire anziché salvarmi la vita e quelle altre cazzate simili, ma cosa credi? Che siamo in un film? dove tutto finisce per il verso giusto? Sveglia! Qui siamo nel mondo reale.>> ma che credeva di fare? É completamente pazzo!
<<Io non credo a un fottuto cazzo, tuo padre ha dei debiti con me e me li deve assolutamente saldare. Perché sennò vedi questo tuo bellissimo visetto? Bene sarà l'ultima volta che lo vedrai, cosa pensi dolcezza che io non sia capace di fare ciò? Ti sbagli, ti sbagli di grosso, non sei la prima persona che ho presa con ostaggio, e ho ucciso.. Quindi non mi farò nessuno scrupolo... Adesso mangia qualcosa che sei troppo magra.>> questa fu la seconda volta che mi zittì per delle parole che mi disse.. Mi diede qualcosa da mangiare, ed io mangiai in silenzio.. Ogni tanto alzavo lo sguardo per vedere cosa lui stesse facendo e lo vedevo li vicino alla scrivania mentre scriveva qualcosa su un foglio.
C'era troppo silenzio in quella stanza, dovevo dire qualcosa, dovevo sapere qualcosa su di lui.<<Come ti chiami?>>chiesi di punto in bianco, lui si fermò, girò il capo e mi guardò confuso..
<<Come scusa?>>
<<Ti ho chiesto come ti chiami.>> dissi alzandomi dal letto e avvicinandomi alla finestra che ovviamente era chiusa con un lucchetto (?)
<<Che t'importa?>>rispose irritato.
<<Oh ma andiamo, dato che dovrò stare qui dentro per un bel po' di tempo devo pur sapere il tuo nome.>>
<<Michael..mi chiamo Michael.>>Ciaooooo ragazze\i sono qui, sono ritornataaaaaa, scusatemi davvero ma ho avuto tanti problemi.
A breve pubblicherò anche un nuovo capitolo dell'altra storia "impossible love" .
Vi adoro-Aury
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Damon.
Fanfiction"Va via, potrei farti del male.."mi disse "No, non è vero.. io lo so che non lo faresti mai" dissi io decisa. "Tu non sai un emerito cazzo, potrei ucciderti ora, potrei affilare i miei denti dentro a quel tuo cazzo di collo e non smettere mai di suc...