Capitolo 3

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Drinnn drinnn drinnn

Che palle! Quella dannatissima sveglia!
Oggi sarà il mio primo giorno di scuola ma prevedo non andrà affatto bene.

Assonnata, mi alzo dal letto, vado in bagno e dopo essermi lavata indosso dei jeans, una maglietta nera con la scritta bianca "Good" e le mie adoratissime Superstar bianche.
Mi trucco con matita e mascara.
Lego i miei lunghi capelli marroni in una coda alta.

Vado di sotto, faccio colazione, saluto i miei e esco di casa.

Mentre vado a scuola sento un rombo molto forte di un'auto, mi giro di scatto per lo spavento e noto una bellissima auto sportiva nera ma i vetri sono oscurati e non si riesce bene a intravvedere chi ci sia dentro.
Il finestrino si abbassa e vedo Cameron che mi fa un sorriso malizioso.

I: -E adesso cosa vuoi!?- sputo acida

C: -Vuoi un passaggio? Sai non vorrei che ti stancassi troppo-

I: -No grazie, non prendo passaggi dagli sconosciuti-

C: -Meglio per te, tanto non te lo avrei dato-

Non faccio in tempo ad aprire bocca che lui parte velocissimo urlandomi.

C: -A stasera, piccola mocciosa-

I: -Non mi chiamare più in quel modo- urlo, sbattendo un piede per terra.

Davanti al cancello della scuola noto Ary da sola, appena mi vede mi mostra uno dei suoi sorrisi, mi viene incontro e mi abbraccia calorosamente e io ricambio.

Ci eravamo accordate che lei mi avrebbe aspettata fuori per farmi visitare la scuola.

Appena varchiamo il cancello mi appare davanti questa bellissima struttura, attraverso il vialetto circondato da un giardino dove si trovano tantissimi studenti.

Ammettilo stai cercando Cameron.

Non è vero, non mi interessa dove sia è già abbastanza doverlo sopportare per un'intera serata.

Come dici tu.

A riportarmi alla realtà è la voce squillante di Arianna.

A: -Ci sei?- dice sventolandomi la mano davanti agli occhi.

I: -Si, si certo-

Entriamo nel momento in cui suona la campanella e ci dirigiamo subito in classe, peccato volevo che Ary mi facesse visitare la scuola, appena entro mi siedo nel banco accanto alla mia migliore amica.

Appena entra il professore mi presenta alla classe.

Prof: -Lei è la vostra nuova compagna, la signorina Isabella Stevenson-

Il signor Strozzi, insegnante di italiano, mi avvisa di dover andare in presidenza dato che è il mio primo giorno di scuola.

Esco dall'aula e mi dirigo in presidenza grazie a delle informazioni date da una bidella.

Appena entro vedo il preside e Cameron che parlano.

I: -Mi voleva vedere preside?-

Preside: -Si, ho chiesto al signorino Dallas, dato che sei nuova, di farti visitare tutta la scuola. Entrerai in classe dopo aver finito il giro-

C: -Non ho alcuna voglia di accompagnare quella nella mia scuola-

Preside: -Signorino Dallas meglio che la voglia se la faccia venire... vuole per caso farmi compagnia oggi pomeriggio?-

C: -No!- rispose rassegnato.

Senza dire niente esco dalla stanza insieme a Cameron, il quale mi guarda annoiato.

C: -Muoviti non ho molto tempo da perdere con te, piccola mocciosa!-

I: -Non chiamarmi cosí!- sento le mie guance diventare rosse per la rabbia.

Ma smettila lo sappiamo entrambe che un giretto per la scuola da sola con lui non ti dispiace affatto!

Pff... ci mancavi soltanto tu!

C: -Basta, io non ne ho più voglia me ne vado!-

Si avvia a passo veloce verso una meta a me ignota.

Lo inseguo, lo afferro per un braccio e lo costringo a girarsi verso di me.

I: -Dove credi di andare?-

C: -Non sono cazzi tuoi!-

I: -Invece si. Sei tu quello che dovrebbe farmi conoscere la scuola-

C: -E se non lo facessi, cosa succederebbe!?-

Lo guardo sbuffando rumorosamente e incrociando le braccia al petto.

C: -Che fai, lo dici al preside che così mi mette in punizione o alla mammina che stasera non mi da la cena!?-

Mi guarda con un sopracciglio innalzato verso l'alto.

Non faccio in tempo ad aprire bocca che rimango incastrata tra il muro e il suo corpo.

C: -Lasciami stare ragazzina-

Io divento bordeaux per la troppa vicinanza.

Appena riacquisco il controllo lo spingo urlandogli contro.

I: -Sei solo un coglione-

Mentre mi dirigo a passo svelto e con i pugni serrati sento la porta d'ingresso chiudersi segno che Cameron è appena uscito.

Perché lo hai lasciato andare?

Smettila di tormentarmi!

Ritorno in classe, mi siedo di nuovo al mio posto.

A: -Perché quella faccia incazzata?-

I: -Lo odio-

Incrocio le braccia sopra al banco e ci appoggio la testa.

Io ci speravo, ecco perché fa male || Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora