Undercover Love| Cameron Dallas [IN PAUSA]

nine

Oggi è lunedì. È stato un trauma stamattina alzarsi dal letto: ieri sera sono stata tutta la notte a parlare con Miriam e Jade su Skype, perché dovevo raccontare tutto quello che era successo con Cameron.

Penso di provare veramente qualcosa per lui, dopo quei baci. Penso che mi piaccia, ma non so cosa prova lui per me, in fondo è fidanzato.

"Ciao Mad" disse Aaron affiancandomi.

"Ciao Aaron" risposi abbracciandolo.

"Che lezioni hai oggi?" chiese.

"Inglese, storia dell'arte, scienze e matematica"

"Bene, allora passeremo insieme scienze e matematica" rispose.

"Almeno ho qualcuno con cui parlare"

Entrai nella scuola e raggiunsi il mio armadietto. Sentì prendermi per un braccio e subito dopo, chiudere a chiave una porta.

"Se pensi di portarmi via Cameron ti sbagli piccola Madison. Lui è mio, è tornato per me, non per te" disse qualcuno.

Emily.

"Emily mi stai facendo male" sussurai.

"Bene, è quello che ti serve. E se non starai lontana da Cameron, ti farò più male di quanto tu pensi"

Uscì dallo sgabuzzino e senza neanche lasciarmi il tempo di fare un passo, chiuse la porta, chiudendomi dentro.

Cominciai a bussare e ad urlare, ma fu inutile visto che la campanella era già suonata.

Presi il cellulare e ovviamente non prendeva, un classico.

Mi misi a sedere per terra, appoggita ad un armadietto. Mi guardai in giro e mi accorsi che non c'erano finestre. In quel momento sprofondai.

Presi le cuffie per distrarmi un po' con la musica, sentendo mancaemi l'aria.

Ero claustrofobica, già. Cercai disperatamente nella borsa quelle dannate pasticche e le trovai.

Ne presi una decina, più o meno. Mi calmai un po', ma dopo poco ricominciò a girarmi la testa.

Sentì per la terza volta la campanella, segno che era suonata la campanella della fine della ricreazione.

Sentì delle voci fuori. Probabilmente erano gli alunni.

Non capì più niente e con le note di Treat you better di Shawn in sottofondo, appoggiai la testa all'armadio dietro di me e chiusi gli occhi
Di lì a poco, cominciai a vedere tutto a macchie e successivamente tutto nero.

Aprì gli occhi, ma non cambiò niente. Mi spaventai subito perché non mi era mai successo.

Sentì chiamarmi, da una voce preoccupata, molto preoccupata.

Qualcuno era li con me, ma io ero già andata.

L'ultima cosa che udì furono le parole di un ragazzo.

"Chiamate un'ambulanza, subito!"

Dopo poco svenni.

Spazio autrice.
So che i capitoli sono corti, ma preferisco farli così e aggiornare più spesso.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ricordatevi di lasciare una stellina e un commento.

Secondo voi chi sarà stato a trovare Madison nello sgabuzzino?

Un bacio,

-saraxx