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NON ODIATEMI! POSSO SPIEGARE LA MIA ASSENZA.
Sono stata di nuovo all'ospedale, per dei problemi di salute non trascurabili. Inoltre, ho anche subito un intervento al ginocchio, per cui sono stata una settimana a letto.
Wattpad era il mio ultimo pensiero, davvero.

[Il capiolo è corto, ma solo perché è di passaggio. Nel prossimo ci saranno sorprese...]

Ora, buona lettura, spero che il capitolo vi piaccia.

**************

Taylor's POV.

La campanella suonò, segno che era finita la ricreazione.

Mi alzai dal tavolo e andai al mio armadietto per prendere il cambio, visto che avevo ginnastica.

Entrai nello spogliatoio e trovai alcuni miei compagni, con cui cominciai a parlare.

Entrai in palestra e notai che ovviamente le ragazze non erano pronte. Dopo cinque buoni minuti, entrarono con le loro tutine striminzite.

Però ne mancava una, Madison.

C'erano le sue migliori amiche, ma non lei.

"Caniff vai a prendere i palloni nello sgabuzzino, giochiamo a basket"

Feci come richiesto e andai nello sgabuzzino.

Appena aprì la porta, non riuscì a credere ai miei occhi.

"Madison" sussurai.

Era stesa a terra, con le cuffie nelle orecchie. Si muoveva ancora e fortunatamente respirava, ma non per molto.

Mi affrettai a prenderla e chiamare aiuto, sapendo che non poteva resistere ancora di più.

Infatti, dopo poco svenne.

La presi in braccio e la portai in infermeria, mentre l'ambulanza arrivava.

"O mio Dio, che è successo?" chiese l'infermiera.

"È svenuta" risposi.

"Vieni ragazzo mettila qua. Avete chimato l'ambulanza?"

"Si, sta arrivando"

"Misericordia, cosa sono queste?"

"Delle pasticche?" risposi.

"Per cosa le prende la ragazza?"

"Non lo so, ma è claustrofobica. Probabilmente è svenuta per questo"

"È arrivata l'ambulanza" ci avvisò il bidello.

La presi in braccio e la portai nell'ambulanza.

"Caniff, ho avvisato i genitori, ma serve qualcuno per accompagnarla in ospedale" disse la preside.

"Vado io signora, non si preoccupi" disse Aaron.

"Aaron, lascia stare, ci penso io"

"Sta zitto, bastardo, l'hai solo fatta soffrire. Codardo" sapevo a cosa si riferiva.

L'avevo lasciata dopo sei mesi che stavamo insieme e me ne pento.

"Aaron"

"No, andiamo"

Salì sull'ambulanza insieme a lei e si allontanarono verso l'ospedale.

Aaron's POV.

Non potevo credere che quella sottospecie di persona, si sia preso gioco di lei così. Che faccia tosta!

"È l'amico di Madison Smith?" chiese un'infermiera.

"Si" risposi risvegliandomi dal mio stato di trance.

"Venga, il dottore le vuole parlare"

La seguì e entrammo in un ufficcio dalle pareti azzurre.

"La ragazza fortunatamente non ha riportato danni gravi, ma quelle pasticche le hanno dato noia visto che ne ha prese troppe."

"A cosa servono le pasticche?"
"Sono una sottospecie di calmanti. Probabilmente la ragazza soffre di attacchi di panico. Cercherò di parlare con il suo medico per saperne di più"

"D'accordo, grazie mille dottore" risposi.

"Si figuri"

Uscì dall'ufficio e trovai i suoi genitori.

"Oh Aaron, che ha detto il dottore?" mi chiese sua madre.

"Che non ha nulla di grave, ma deve parlare col suo medico per sapere cosa fare"

"Grazie mille Aaron"

"Si figuri signor Smith"

Undercover Love| Cameron Dallas [IN PAUSA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora