capitolo 5*

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Lo vedo allontanarsi e inizia a correre.
Mi siedo.
Ho lo sguardo sull'asfalto.
Grigio.
Allora il grigio
Per molti può essere  soltanto un colore.
Per me, no.
Per me é tristezza, malinconia, abbandono.
Un colore che cerca aiuto ma in silenzio.
Il grigio per me é silenzio.
Il grigio é l'oscurità.
G=gridare.
R=respiro.
I=importanza.
G=guarire.
I=impotente.
O=orgoglio.
Sento afferrarmi per le mani e questo mi porta ad alzarmi.
"Seguimi forza" dice Marco sussurrando come se fosse un ordine.
Lui inizia a correre e io obbligata, lo seguo.
Lo seguo.
Ho già il fiatone.
Sono stanca.
Sospiro e lui mi prende a mo di sposa e mi butta nel piccolo lago.
Dopo pochi minuti si butta anche lui.
Lo guardo e gli sorrido.
"La tua anima deve essere bagnata" urla avvicinandosi, iniziando a schizzarmi quell'acqua sporca che mi faceva davvero schifo.

Inizio anch'io a schizzare l'acqua e dopo poco mi aggrappo  alle sue spalle, poggiando le gambe intorno alla vita di Marco.
Gli bacio un guancia.

**dopo poche ore...
Eravamo seduti in un parco in mezzo a fuori:gialli, rossi, viole,blu.
"Scegli che colore vuoi dare oggi alla tua anima" mi dice stendendosi sul mio corpo, tenendosi sui gomiti, iniziando a baciarmi il collo.
Scuoto la tesa.
"Rosso" dico e lui si alza, sorridendo.
Non sorrideva mai.
Ma quelle poche volte che lo fà é la fine del mondo.
Sorrido guardando la mano che mi aveva porso  pochi minuti prima e la stringo  con la mia.
Lui inizia a correre facendomi correre.
Cado molte volte.
Come sono caduta nella vita.
Mi ritrovo in macchina e guardo il ragazzo che é vicino a me e lo osservo attentamente.
"Perché fai questo?" chiedo essendo curiosa della risposta.
Lui scuote la testa.
Si morde il labbro con violenza e sorride.
"Non ti ho mai vista vivere e volevo sapere com'è il tuo volto felice."
Dice.
Sorrido imbarazzata e rispondo con un piccolo sussurro"grazie ".
" Aspettami qui vado a comprare una cosa e poi andiamo a casa tua, OK?" mi chiede baciandomi la fronte.
Sorrido annuendo.
Mi perdo nei miei pensieri guardando un punto fisso fuori al mio fenestrino.
C'è qualcosa di strano in me oggi.
Da tristezza sono passata a serenità.
Volto lo sguardo verso Marco che sta entrando e si siede mettendo dietro due grandi barattoli.
Al tragitto parco-casa nessuno dei due ha fiatato.
Nessuna parola.
Nessun sguardo.
Niente di niente.
Si sentivano solo i nostri respiri regolari.
Si era appena fermato con la macchina davanti casa mia .
ESCO e vengo seguita da lui.
Lui...
Sospiro e noto che ha portato con se i due secchi che saranno pieni di pittura.
Entriamo in casa e posa sul tavolo i due oggetti.
Si avvicina a me e sorrido mordendomi il labbro.
Mi sfila la maglia dolcemente.
"Non ho voglia di fare sesso" sussurro.
Scuote la testa sorridendo "non voglio far nulla di ciò che stai pensando. Aspetta e vedrai" sussurra baciandomi in un punto delicato del collo.

Dopo 5 minuti ci ritroviamo nudi.
Lui corre verso la cucina e ritorna con i due secchi senza coperchi.
Poggia i due secchi per terra e mi porge un bicchiere di plastica.
"Coloriamoci" prende il bicchiere e lo immerge nel secchio con la pittura blu e me lo lancia addosso.
Lo guardo sconvolta e cuoto  il viso.
"No non mi va" dico e mi ritrovo il suo bicchiere con la vernicae rossa che me la lancia addosso.
"Provaci e divertente" prende un altro po di vernice e sorride .
Io corr, dopo aver riempito il mio bicchiere e lo lancio nel petto di Marco.
Giro intorno al tavolo e sorrido.
Sorrido come non ho mai fatto.

Mi sorprende da dietro e mi prende in braccio.
Inizia a correre e dalle mie labbra scappa un gridolino.

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