Dov'eri?

capitolo6*

Sono felice.
Merito davvero di esserlo?
In realtà nessuno merita di essere felice.
Ora siamo sdraiati sul mio letto.
Nudi e colorati.
Abbiamo appena finito di fare sesso.
Sapevo che essere felici porta sempre al dolore.
Ormai ci ho fatto l'abitudine.
Lo guardo.
Ha gli occhi chiusi e i muscoli rilassati.
Fuori sta piovendo.
I muri della casa sono tutti decorati dai due colori che abbiamo appena finito di usare.
Le mie guance sono umide.
Mi alzo dal letto, forse un po annoiata, forse perché vorrei morire in un posto buio, come lo è la mia anima.

Cammino.
Mi fermo.
Sono vicino alla porta con la speranza di trovare qualcosa di diverso.
Apro la porta ed ESCO.
So di esser nuda ma non me ne vergogno affatto.
Sono libera.
Sento l'aria fredda della sera che mi penetra la pelle.
Sento l'acqua che scende dal cielo grigio e nuvoloso , toccarmi con delicatezza.
Sento due mani portarmi immediatamente in casa.
"Sei pazza.sei nuda ma cosa cazzo fai?esci nuda sotto la pioggia?ma cosa cazzo hai che non ti funziona"
Mi urla contro con rabbia. Poi continua "pensavo di trovare in te qualcosa di buono, qualcosa che ti rendesse perfetta e poi...poi mi deludi cosi, restando nuda in una strada dove ci sono più ragazzi che persone normali".
Lo spingo e gli indico la porta velocemente
" vattene"sussurro chiudendo gli occhi.
"Ti ho fatto passare la giornata più bella della tua vita e tu mi ringrazi così?" chiede urlandomi contro.
Io annuisco.
Lo odio.
Lo odio.
Ci odiamo.
Lui odia me.
Tutti mi odiano.
Io odio tutti.

Esce.
Supera la porta e la richiude con violenza.
Sussulto.
Ho paura.
Il buio mi terrorizza.
Il buio nasconde, non fa altro che nascondere.
Nel buio possiamo immaginare...perciò esistono mostri.
Sto bene.
Ripeto.
Sto bene.
Mi illudo.
Il buio.
Il buio ha segnato il mio passato.
Il buio mi porta in galla tutti i ricordi.
Il buio è come giocare a nascondino per un cieco.
Cosa serve il buio?
Per nascondersi.
Il buio serve come per protezione, non per altro.