capitolo 3*

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È mattina e io guardo il soffitto che assomiglia molto alla mia anima.

Piango
Piango per tutte quelle volte in cui mi sono trattenuta.
Tutte quelle volte in cui avrei voluto urlare ma non l'ho potuto fare.
Per tutte quelle volte in cui ho desiderato.
Desideravo: scappare, vivere, essere felice, essere libera, essere amata.
Mi illudevo .
Speravo che ogni volta dopo aver fatto sesso, avrei voluto che qualcuno rimanesse. Ma la realtà era che non sarei mai stata abbastanza per nessuno.

Mi alzo dal letto.
18 anni persi.
Sono sola.
Senza genitori.
Senza amici.
Senza cuore.
Senza emozioni.
Senza me stessa.
Mi alzo dal letto, guardando con tristezza il divano.

Mi avvicino al bagno ed entro nella doccia, iniziando a lavarmi.
ESCO dalla doccia dopo dieci minuti.
Mi asciugo e rotolo l'asciugamano intorno ai capelli.
Indosso una maglia a maniche lunghe di colore grigio.
Sospiro.
Indosso poi un jeans chiaro.
Finisco di prepararmi.
Esco da casa, con lo sguardo sulle mie mani che tremano.
Le chiudo in due pugni, mantenendo la rabbia.
Alzo lo sguardo e inizio a camminare.
Sono stanca di vivere.
Sono stanca.

Guardo la coppia che continua a baciarsi ripetutamente davanti casa mia.
Riconosco molto bene le persone.
Il ragazzo è Marco e l'altra è Sofia.
Incontro finalmente lo sguardo di Marco.
"Arianna ciao. Bella la sera di ieri eh"
Il mondo  in quel momento mi cade addosso.

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