Capitolo 3

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"Stai zitto!" "No zitta tu!Sei solo una bambina piccola.Forse è meglio se non ti fai più sentire." in questo periodo era così nervosa che non riuscivo più a seguirla.Era passata una settimana da quella festa e lei continuava a lamentarsi dei comportamenti di Camilla e al posto di parlargliene si sfogava con me e finivamo sempre per litigare."Oh è quello che farò" oh no. Stronzo, sei uno STRONZO, ma ti pare che tra tutte le cazzate esistenti al mondo gli dici di andarsene! "Non ti sopporto più" risposi,ma cosa mi stava succedendo, non la potevo allontanare, io avevo bisogno di lei "Io non sopporto te" "Ok ciao." "Cia." mi sentivo vuoto,chissà se anche lei stava come me,no sicuramente stava bene,si era tolta un peso e quel peso ero io.

GIULIA POV'S

Fa così male abbandonare una persona dopo quasi un mese e mezzo di conoscenza, evidentemente di me non gli importava oppure non gli è mai importato.
"Dai Giù,passerà,vedrai che tornerà da te, lo sai com'è." mi rassicurava Aurora, lei era la mia migliore amica a distanza,già la distanza, la cosa che mi impediva tutto e che solo a sentirne parlare rabbrividivo.
Perché non fare una grande città,tanti abitanti,un'unica famiglia,tutti si vogliono bene,baci e abbracci e finisce lì.
Ma cosa mi passa per la testa -staremo tutti molto meglio- ho troppa fantasia,anche se sarebbe tutto più facile...già io e lui.Aspetta,lui chi?
Federico.
Mi ricorda la mia coscienza.
Impossibile con lui ho litigato.
Ma ci tieni a lui, ne hai bisogno, ormai è entrato nella tua vita. Continua a ricordarmi e sì ci aveva propio ragione.

FEDERICO POV'S

Tre fottutissime settimane,no,basta vi prego,era una tortura stare senza lei,non capisco ancora come io abbia fatto a vivere senza una come lei, ma a me non serviva una come lei,a me serviva LEI.
I secondi,i minuti,le ore,i giorni,le settimane passavano e lei, lei era sempre più lontana,sempre più distante,non so più cosa fosse,magari aveva trovato un tipo bello,magari con gli occhi celesti i capelli chiari -come i miei- o scuri come le piacciono tanto. Lei, continuavo a ripetermi.
Lei era tutto ciò che volevo,tutto ciò che mi faceva stare bene, lei era il mio sorriso, il mio pianto -rare volte,perché i maschi non piangono- la mia gioia, il mio tutto. La mia lei. Magari lo fosse,ma non potevamo stare insieme, le cose si sarebbero complicate ed il bisogno di vederci aumentava. Ma cosa dico,questo poteva essere quattro settimane fa, quando ancora sorrideva ai miei messaggi stupidi che la divertivano tanto come mi diceva, ma ora no, ora lei non c'è più ed io devo farmene una ragione.
Ma quale ragione io non sopporto questi giorni,mi basta la distanza non si devono mettere in mezzo anche i litigi.
Ne ho bisogno. Ho bisogno di Giulia.Ormai era tardi,mi ero innamorato di lei e non potevo farci niente.

GIULIA POV'S

"Mi manca, mi manca tanto" continuavo a ripetere ad Adele ed Elisa loro abitavano nella città opposta alla mia, ma ogni tanto venivano per salutarci e stare un po' di tempo con me e Camilla, che non vedevo da giorni -ero preoccupata per lei- magari era da Luca.
"Cercalo" disse Adele "Ma se lo cerchi penserà che stai appresso a lui" ribattè Elisa..."I-io non so cosa fare, davvero" "Lui ti piace?" mi chiese Adele con tono fermo e calmo "Sì, cioè no, la verità non lo so, siamo amici ed è meglio che rimanga così" risposi insicura "Ne sei sicura?" mi chiese malizziosamente Elisa, che osservava attentamente una greffa "E tu?" le chiesi provando a divulgare il discorso..."Io cosa?" rispose spostando gli occhi da me al ragazzo biondo che vi era all'interno di quell'ammasso di persone "Ti piace vero?" le sorrisi "Sì, tanto è bello, intelligente, ma non troppo ed è..." la bloccai dicendo "Parlaci" "Non posso perché è..." "Dai non fare tante storie" disse Adele "VI HO DETTO NO!" rispose urlando, facendo sì che si girassero tutti e facendola imbarazzare, chiuse per alcuni secondi gli occhi e quando gli riaprì fece un respiro profondo che con tutta calma la aiutò a rispondere con un "È un ragazzo bellissimo e tutto, però si dice in giro che è un mezzo puttaniere, non ha mai avuto una vera e propria relazione perché la sera stessa se le portava a letto e poi scompariva.Non mi sento pronta per una cosa simile, soffrirei troppo. Io non me la sento di perdere ora la verginità." ci spiegò con un sorrisino che si abbassò subito.
"S-sei vergine?" chiese Adele stupita "S-sì perché?" rispose Elisa "Non ci credo. Io pensavo che tu l'avessi già fatto, come tutte d'altronde. Vero Giù?" mi domandò la ragazza mora accanto a me "In realtà anch'io sono vergine" "Ma cosa?No,non siete normali,voi non potete essere mie amiche.Ragazze io vi capisco e tutto però vi dovete dare una mossa. Pensateci tutte le ragazze felici e contente e voi le uniche due ancora verginelle, non è tanto bello." non ci potevo credere, la persona affianco a me non era quella con cui parlavo cinque minuti fa. "Non mi sento pronta" risposi "Nemmeno io" continuò Elisa. "Vabbè, a ognuno il suo tempo" "Già,il tempo..." dissi troppo a voce alta guadagnandomi due occhiate confuse dalla mie due amiche.

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