Capitolo 5

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Il sole che batteva era così cocente che sembrava una mattina d'estate,quando eravamo appena a metà dicembre e sarebbe mancato solo un mese per vedere Federico.
Aprii un occhio,ma solo li mi accorsi che non mi trovavo in camera mia,bensì in una stanza d'ospedale ed è li che ricordai il motivo per cui mi trovavo lì.
Alzaii il viso con uno scatto e sentii un 'Ahi' e subito dopo due occhi azzurri mi guardavano e con uno splendido sorriso stampato sulle labbra Camilla mi abbracciò,inizialmente esitaii,ma quando realizaii ricambiaii l'abbraccio.
"Stai bene?" le chiesi con la voce tremante "Sì,mi fa un po' male la testa,però sto meglio" mi sorrise dolcemente "Ti prego,non lo rifare più" "Già,forse è il caso che la smetta." rispose concludendo con una risatina "Davvero.Finiscila qua.Cami sei la mia migliore amica e dentro quella lettera c'era scritto «IO con TE.TU con ME» però dobbiamo rispettarlo.Ok?" "Ok" terminò.

"I medici hanno detto che tra due giorni potrai tornare a casa" la informai "Vabbene" rispose immersa in chissà quale pensiero.

"Hei" scrissi a Federico "Ciao.Ho saputo di Camilla,mi dispiace.Come sta?" "Si è ripresa,domani sarà a casa" "Meglio così" "Già" risposi con un sorriso.
"Rispondi a questa catena:
1)quanto mi vuoi bene da 1 a 10?
2)quanto sono bello/a da 1 a 10?
3)mi hai mai amato/a?
4)cosa sono per te?
5)come mi hai registrato/a sul cellulare?
Manda questa catena ai tuoi amici e vedi le loro risposte :))."
Questo fu il messaggio che mandai a Federico (in realtà era tutta una scusa per sapere se gli piacevo) e lui ovviamente furbo rispose:
"1)9
2)9
3)Boh...chi lo sa
4)un'amica
5)Giulia"
Ed io risposi "Come «boh chi lo sa»?" "Ah...non te lo dico" ma io dovevo saperlo "Ma è l'unica domanda a cui non rispondi maiii" "Uff, vabbene" "Evviva" risposi tutta contenta "Sì, ceh io credo di provare qualcosa per te, tu mi piaci." shockata dalla sua risposta riuscii solo a scrivere un "Ok" ma lui evidentemente preso dalla curiosità e dalla voglia di sapere a sua volta mi scrisse "Ed io?" a quel messaggio feci finta di non capire e gli dissi "Io cosa?" "Io ti piaccio?" ed è qua che tra tutte le mie emozioni si fecero spazio: paura, insicurezza, timore e timidezza.Così risposi "Io non lo so,ti ho sempre visto come un amico,non saprei se riuscirei a guardare oltre." lo so, avevo usato la friendzone, ma cos'altro potevo fare? Confessarmi? Dirgli che l'amavo più di qualunque altra cosa al mondo? No, non avrei mai potuto -per ora-.

FEDERICO POV'S

Bravo Federico,cosa ti aspettavi? Che cadesse ai tuoi piedi? Che lei ricambiasse? L'unica. L'unica ragazza di cui mi sono veramente innamorato. L'unica che amo e che non riuscirei a sostituire mai con nessun'altra, perché se ora ci penso le altre sono state svaghi, sono state le classiche ragazze che cadono ai miei piedi, tutte.
Ma una cosa che avevo capito due mesi fa, quando conobbi Giulia è che lei non è come le altre ragazze ed è per questo che la amo, che la voglio, voglio sentirla mia, farglielo capire, darle tutte le sensazioni che gli altri non le hanno mai dato, ma questo sarà sempre e solo nei miei sogni, ogni notte. Eppure da un mese a questa parte ogni volta che la sogno stiamo così bene insieme, io sto così bene, ma magari lei non vuole stare bene oppure sta meglio così, senza me.
Sto parlando come un ragazzo appena lasciato dalla ragazza, solo che se Giulia fosse la mia fidanzata non le permetterei di lasciarmi, non le darei motivo, non se ne andrebbe, ed è qua che si torna al discorso del "lei".
Poco dopo le scrissi "Non fraintendermi non in quel senso, però io sto bene con te, sei un'amica, non capire male" ed è con questo che mi rovinò "Ah...ok" risponde subito lei.
"Vabbè notte" e da quel suo messaggio noto un pizzico di delusione -oppure di mia immaginazione- "Notte" risposi spegnendo il cellulare.

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