Capitolo 2

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La sveglia non era suonata, e se Niall non si sbrigava, rischiava di arrivare in ritardo al suo primo giorno di lavoro.
Molto velocemente si alzò dal letto e con fare assonnato, si diresse verso l'armadio.
Prese un completo elegante grigio, con una cravatta blu, e il suo cognome ricamato sulla giacca.
Andò in bagno, e dopo essersi fatto una doccia veloce si vestì.
Aveva poco tempo a disposizione, così prese un cornetto e la valigia da lavoro, per poter mangiare alla fermata del tram.
Essendo appena arrivato non aveva avuto il tempo di comprarsi una macchina, perciò per ora doveva muoversi con i mezzi pubblici.
A Niall non dispiaceva, anzi amava stare a contatto con la gente, ascoltare i loro problemi e sapere le loro destinazioni.
Intanto che il ragazzo pensava, salì sul tram numero 30, e fece per sedersi quando vide una persona più anziana.
"Signora vuole sedersi?"
Chiese educatamente il giovane.
"No, non si disturbi..."
"Insisto."
Le sorrise il biondo.
"Va bene, grazie mille!"
"Di niente!"
La felicità di Niall era fatta di questi piccoli momenti, che lo facevano sentire un supereroe.
Si sistemò gli occhiali prima di scendere dal mezzo.
Guardò l'orologio: 8.45; guardando l'orario affrettò il passo, per trovarsi dopo qualche minuto, davanti ad un enorme struttura:
"Azienda Metèr".
Prese un respiro ed entrò: l'ingresso era ampio, c'erano degli appendiabiti ai lati della porta e delle librerie sulla parete opposta alla scrivania del segretario.
Niall si avvicinò al segretario, un ragazzo sui venticinque anni, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, con la barba appena accennata.
"Hemmings" lesse sottovoce il cognome riportato su una targhetta sulla scrivania.
Il segretario alzò lo sguardo e sorrise, si alzò in piedi e si presentò porgendogli la mano:
"Luke Hemmings, ci siamo parlati ieri al telefono"
gli sorrise.
Niall se lo ricordava benissimo, era quello che gli aveva attaccato in faccia la sera precedente.
Il giovane gli strinse comunque la mano.
"Niall... Niall Horan!"
Sì presentò l'irlandese.
"Sì, sì lo so già, Mr.Norton la aspetta nel suo ufficio, mi segua prego..."
Luke si alzò e fece segno di seguirlo; attraversarono un corridoio stretto e lungo, e dopo tre sale attraversate si ritrovarono davanti ad una porta con scritto:
"Edward Norton: ufficio"
Luke bussò alla porta, e senza aspettare una risposta disse:
"Mr. Norton, il signor Horan è arrivato..."
"Fallo entrare"
Disse una voce roca.
Il segretario abbassò la maniglia e fece passare davanti il ragazzo irlandese che si avvicinò alla grande scrivania.
Il pavimento della stanza era coperto da una moquette rossa, le pareti erano di legno, di un color terra di Siena.
Le pareti erano tappezzate di diplomi e ritagli di giornale, posti vicino a delle librerie.
L'uomo seduto alla scrivania, con i capelli brizzolati si alzò e strinse la mano a Niall.
"Edward Norton, piacere."
"Niall Horan"
Rispose il ragazzo ricambiando la stretta di mano.
Entrambi si sedettero:
"Lucas, puoi andare..."
Lo congedò l'uomo.
Il ragazzo sorrise e chiuse la porta alle sue spalle.
"Allora Niall..."
Incominciò l'uomo giungendo le mani.
"Sappiamo entrambi che il suo ruolo doveva essere puramente amministrativo..."
Si alzò dalla sedia e cominciò a camminare per la stanza.
"Tuttavia abbiamo riscontrato dei problemi con un nostro dipendente. Si occupava del campo di sorveglianza degli operai, ma è venuto a mancare pochi giorni fa..."
L'uomo guardò attraverso la finestra per poi girarsi verso il ragazzo irlandese.
"In pratica dovrà occuparsi per metà del campo amministrativo e per metà del campo pratico: la parte di lavoro che lei non farà verrà svolta da uno stagista."
Si sedette.
"Ovviamente ci sarà un aumento dello stipendio."
Disse tirando fuori il contratto e una penna stilografica Mont Blanc.
Niall prese il documento in mano e lesse la cifra.
Non era poco. Pensò il ragazzo, che senza esitazione firmò.
"Molto bene!"
Sorrise l'uomo.
"Penso sia l'ora di presentarle le persone con cui lavorerà..."
Disse facendo segno di seguirlo.
Dopo aver spento la luce chiuse a chiave la porta, per poi camminare seguito da Niall.
"Ha già conosciuto Mr.Payne, medico, e Mr.Hemmings il nostro segretario. Mi segua."
Lo incitò.
"Purtroppo oggi molti nostri contabili sono in ferie, le presenterò gli operai"
Disse passando attraverso una porta grigia, che dava una bella vista alla sala macchine.
L'uomo batté le mani.
"Ragazzi, per favore tutti qua in fila... devo presentarvi il nostro nuovo acquisto."
Un gruppo di operai si schierò davanti a Niall, che non poteva far altro che notare le loro pessime condizioni igieniche.
"Qui davanti a voi avete Niall Horan, giovane promessa dell'architettura moderna, uno dei più gra-"
"Un altro con la puzza sotto il naso"
L'uomo fu interrotto da un ragazzo dai capelli corvini.
Niall lo guardò male, ma il ragazzo moro sembrò non farci caso.
"Zayn modera i termini"
"Col cazzo! Mi rifiuto di farmi comandare da uno che non ha fatto niente nella vita per arrivare a questo punto..."
Mentre Zayn urlava le vene del collo si gonfiarono, e piccole gocce di saliva uscivano ogni tanto.
"Ma tanto per lei è facile..."
Proseguì con un sorriso amaro.
"Sa che dovrei accettare qualunque tipo di paga perché ho da mandare avanti una famiglia."
Prese un respiro.
"Ma un giorno io mi licenzierò."
Edward rise, rise talmente forte che gli lacrimarono gli occhi.
"No, non credo saresti così stupido"
Disse con un tono divertito.
Questa volta anche Niall sentì i nervi tendersi.
"Vaffanculo!"
Urlò l'operaio, per poi scagliarsi contro il suo capo.
Ma prima che potesse colpirlo, un operaio dai capelli castani e gli occhi blu gli afferrò un braccio.
"No, Zayn."
Disse con tono fermo ma pacato.
Il moro allora si fermò.
"Vedi Malik, Louis ha capito chi comanda"
Il ragazzo per convenienza non rispose, ma in tutta risposta guardò Liam con sguardo supplichevole.
Lui solamente annuì.
"Bene ora che abbiamo finito questo esilarante teatrino tornate a lavoro."
Fece per andarsene quando si fermò e si girò verso Niall.
"Ah, e Mr.Horan, quella è la sua scrivania"
Indicò un tavolo prima di incamminarsi.
Niall prese fiato e incominciò a lavorare.

Angolo autore:
Hei, nuovo capitolo :)
Non ho molto da dirvi, ma mi scuso ancora se ci metto molto ad aggiornare, ma sono in vacanza anch'io.
Alla prossima ;)

Eternit Love || Ziall HorlikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora