Capitolo 3

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Voglio tanti commenti carini :)

Niall non riusciva proprio a concentrarsi: non poteva fare a meno di guardare gli operai che lavoravano.
Si costrinse a guardare il foglio, ma dopo qualche minuto alzò lo sguardo e si ritrovò davanti Zayn.
Indossava degli anfibi neri, dei pantaloni da operaio oramai macchiati e una canottiera nera.
Stava dando dei colpi con il martello, e ancora una volta non poté fare a meno di guardare i suoi muscoli tendersi, il sudore che rendeva la sua pelle lucida e i numerosi tatuaggi sul suo corpo.
Niall non lo avrebbe mai ammesso a se stesso, ma quel ragazzo lo intrigava.
Sembrava tutto il contrario di Niall, con quel carattere deciso e il coraggio impresso nel suo DNA.
Nel frattempo Zayn si era spostato nell'ala nord della fabbrica, per continuare il suo lavoro.
Niall riuscì così, finalmente a concentrarsi.

---

Era passata qualche ora è Niall aveva iniziato a lavorare duramente, riuscendo così a compilare la maggior parte delle pratiche.
Era l'ora di pranzo, l'ora in cui ognuno mangiava ciò che si portava da casa stando per i fatti propri.
Niall tirò fuori dalla sua ventiquattro ore un panino al prosciutto cotto e formaggio.
Il ragazzo mangiava molto velocemente quando era nervoso, proprio come quel giorno in cui finì di nutrirsi in cinque minuti, per poi mandare giù un sorso d'acqua alla fine.
Mancava ancora mezz'ora alla fine della pausa pranzo, e di certo non avrebbe voluto passarla seduto alla propria scrivania.

Prese un respiro, prima di avviarsi verso l'ala nord, dove pranzavano tutti gli operai.

Non sapeva se a spingerlo verso quel posto, fosse la voglia di fare conoscenze o semplicemente il desiderio di rivedere il mulatto; probabilmente era la seconda opzione.

-Salve!-

Salutò il biondo con un po' di timore.

Cercò di evitare lo sguardo di tutti ma inevitabilmente i suoi occhi azzurri si incatenarono ad un paio di occhi ambra.

Un sorrisetto malizioso si insinuò sul volto del giovane operaio che smise per un attimo di gustare una sbobba che Niall identificò come porridge.

-Oh guardate un po'chi è arrivato... il giovane raccomandato!-

Disse il moro facendo un gesto plateale con le braccia.

Delle risate sguaiate giunsero all'orecchio del biondo che, un po' per rabbia e un po' per l'imbarazzo, era diventato bordeaux.

-Signor... Malik? Questo è il suo cognome presumo...-

-Perspicace il ragazzo!-

Affermò un uomo sulla trentina che teneva tra le labbra un sigaro toscano, suscitando così il riso degli altri commensali.

Niall ignorò prontamente quella battuta, continuando il suo dialogo con Zayn.

-Dicevo...-

Riprese l'irlandese con un colpo di tosse.

-Lei insinua che io sia stato raccomandato... ma la domanda è da chi? Visto che crede di saperne così tanto sulla mia persona, immagino che lei possa farmi anche i nomi degli uomini che mi hanno condotto al successo. Questo perché pare che io non abbia nessun merito per stare qua.-

Terminò con uno sguardo glaciale, mentre si sistemava il nodo della cravatta.

-Beh devi ammettere che con le parole ci sa fare il ragazzo-

Disse Louis accennando un sorrisetto.

-Non ti ci mettere anche tu Lou...-

Disse Zayn per poi concentrarsi sulla figura del biondo.

-Anche i politici, sono molto bravi a parole, ma come vedi non concludono mai un cazzo. Lo stesso discorso vale per lui.-

Disse Zayn facendo un cenno con la testa verso Niall, mentre si portava una sigaretta alle labbra.

-Sono appena arrivato Malik, e ho tutto il tempo a mia disposizione per dimostrare al mondo quanto valgo! Lei invece sta mercendo in questa fabbrica, e quando lei morirà non ci sarà nessuno che la ricorderà per qualcosa che ha concluso nel suo lavoro.-
Disse forse con troppa acidità il ragazzo irlandese.
Niall non era quel genere di persona che sfogava la sua rabbia sulle altre persone, anzi era solito reprimerla.
Ma con Zayn non era così: quel ragazzo aveva una vena polemica e ironica che Niall non sopportava.
Non riusciva a capire cosa aveva da lamentarsi: aveva un tetto sotto cui dormire e un lavoro a tempo indeterminato. Magari quel mestiere non era la sua passione, ma nessuno poteva impedirgli di realizzarsi secondo l'umile parere del ragazzo biondo.
-Tu non sai un cazzo!-
Ribattè il moro alzandosi in piedi, di fronte a Niall.
Il biondo accennò un sorrisetto, era a questo che puntava.
-Perché tu credi di saperne qualcosa sul mio conto?!-
Chiese l'irlandese sapendo già la risposta.
Zayn fece un passo avanti ritrovandosi faccia a faccia con il ragazzo biondo scrutando i suoi occhi.
Dall'altra parte Niall si sentiva intimidito dalla vicinanza con il mulatto, ma in qualche modo il respiro caldo del ragazzo che si infrangeva sulla sua pelle lo faceva stare bene, rendendolo desideroso di un maggior contatto.
Poi si guardarono negli occhi.
Il biondo trovava gli occhi del moro stupendi: color ambra, splendenti e accompagnati da un cipiglio perennemente irato. Per il moro invece gli occhi di Niall erano splendenti e limpidi come il mare. Ma sembrava che nascondevano sempre qualcosa... forse guardando più profondamente, tutta quell'innocenza spariva lasciando posto ad una punta di malizia e lussuria.

Angolo autrice:
Scusate per il ritardo immenso, ma in questi mesi non ho avuto la minima voglia di scrivere ma adesso sono tornata... yeeeee!
Beh, non ho altro da dirvi ma spero che abbiate gradito questo nuovo capitolo.
Bye ;)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 03, 2017 ⏰

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