Il silenzio che possedeva l'infermeria di Hogwarts per Draco era nauseante. Il biondo si era svegliato presto, meno dolorante della notte prima ma senza comunque riuscire a muoversi molto. Le ferite causate dall'incantesimo erano profonde ed ogni minimo sforzo le faceva riaprire. Nei minuti successivi al suo risveglio Draco cercò di riordinare gli avvenimenti che gli affollavano la mente, di alcuni momenti aveva solo brevi flash, mentre di altri riusciva ad identificare ogni minimo dettaglio.
Riusciva a ricordare il flusso delle lacrime sul viso di Harry.
Riusciva a ricordare l'esatto modo in cui i suoi capelli gli cadevano sulla fronte, coprendogli la cicatrice.
Riusciva a ricordare il colore nitido del proprio sangue tra le mani del Grifone.
Riusciva a ricordare il calore che aveva provato nell'accarezzare quel ragazzo che tanto desiderava. Quel ragazzo che al momento si trovava al suo fianco, addormentato e per metà su di lui. Quando lo notò Draco avvampò, quasi vergognandosi per ciò che aveva fatto poco tempo prima. 'Ti perdono' gli aveva detto. Glielo aveva sibilato appena la McGranitt era uscita, facendo attenzione a non farsi sentire da nessun'altro.
Harry lo affascinava. Era dal primo anno che cercava di avvicinarsi a lui, anche se lo faceva a modo suo. Tutte le frecciatine e le battute servivano solo ad attirare la sua attenzione, cosa che a tutti era palese. L'unica persona che non se ne accorgeva, o fingeva di non capire, era il diretto interessato di Draco.
Uno spostamento sul letto lo face distogliere dai propri pensieri. Trovandosi di fronte un Harry Potter con i capelli più disordinati del solito e gli occhi assonnati si fece prendere dal panico; il battito accellerò mentre il respiro gli si bloccò in gola.Harry rimase imbambolato di fronte allla visone di Draco, che lo guardava in modo strano. Gli avvenimenti della sera passata gli tornarono in mente in un flash, facendolo arrossire leggermente mentre si portava lentamente una mano ad accarezzare la guancia, guardando Malfoy negli occhi.
'Come ti senti?' Chiese Harry senza esitazione.
'Sicuramente meglio di ieri.' Rispose il Serpeverde senza traccia del suo solito sarcasmo.
Nessuno dei due osava distogliere lo sguardo dagli occhi dell'altro. Rimasero a fissarsi per parecchi minuti, restando in silenzo. Mano mano che il tempo passava gli occhi di Draco si scurirono sempre di più, fino a diventare quasi neri.
'Mi dispiace...' Draco parlò distogliendo forzatamente lo sguardo dagli occhi di Harry. Quegli occhi così verdi che tanto piacevano al Serpeverde; avrebbe passato ore a guardarli, si sarebbe sentito così al sicuro nel perdersi in quei prati assolati.
Harry continuò a fissare Draco, cercando il suo sguardo. Aveva notato lo scurirsi di quelle iridi che tanto lo attiravano, ma non ne capiva il motivo. Era stato lui a procurargli quelle ferite così orrende, perchè si stava scusando?
'Di cosa ti stai scusando, precisamente?' Chiese in un sussurro il moro.
'Dio perchè è così tardo!' Draco non credeva alle proprie orecchie, come faceva Harry a non capire che si scusava semplicemente per... tutto, ecco! Alzò gli occhi al celo, cercando di trovare le parole adatte a spiegare ciò che aveva nel cuore.
'Vedi,' iniziò timidamente 'io... n-non ti ho mai... odiato, si ecco...'
Il Grifone sembrava ancora più confuso di prima, ma adesso Draco scorgeva una scintilla nei suoi occhi... speranza, forse? Il biondo continuò, arrossendo leggermente ed abbassando lo sguardo.
'Credo che tu sappia, Potter, che sono un Serpeverde... ciò vuol dire che non mi riesce bene parlare di questo tipo di cose...' Draco non sapeva più come continuare. Continuando a guardarsi le mani, poggiate sul lenzuolo bianco, prese un respiro profondo. Nonostante tutto la situazione lo metteva fortemente a disagio. Erano sempre Harry Potter e Draco Malfoy!
Harry aspettava pazientemente che Drsco continuasse, voleva incrociare il suo sguardo, ma il biondo rimaneva a testa bassa. Ma quindi Draco non lo odiava? Sembrava tutto così surreale. Neanche lui lo odiava, non l'aveva mai fatto. Si era soltanto adattato a ciò che gli altri gli raccontavano di quel Serpeverde dalla pelle pallida.
'Tutti quegli insulti, Potter... ecco, non credevo neanche a ciò che dicevo. Erano solo parole per me, dopotutto... Dio cosa mi tocca dire... tu non sei, ecco, un nemico... p-per me...' Di scatto, Draco alzò la testa per incontrare lo sguardo dell'altro. Visibilmente rosso in viso si diede il permesso di sorridere, cosa che gli causò un fremito lungo tutto il torace; le ferite erano ancora aperte e ogni sforzo le faceva sanguinare più copiosamente.
Harry, palesemente imbarazzato, si ricordò delle pozioni che Madama Chips gli aveva raccomandato di far prendere a Draco. Si alzò per prenderle, seguito dallo sguardo curioso del Serpeverde dolorante.
Quando Harry tornò a sedersi, dopo aver dato le pozioni a Draco, aggrottò la fronte, cercando di metabolizzare le parole del biondo. C'era qualcosa che non lo convinceva.'Malfoy... ma allora... non potremmo semplicemente essere amici? Cioè, io non ti odio... sarebbe più facile smettere di farci la guerra, no?' Harry guardò gli occhi dell'altro che piano piano tornavano a schiarirsi, per poi cominciare a sembrare vuoti, vitrei.
'Non temi di rivinarti la reputazione così, Potter? Mio padre è un Mangiamorte, tutti lo sanno, ormai, anche se nessuno lo vuole ammettere. Il Prescelto che diventa amico di un Malfoy, sembra uno scherzo.' Una risata amara uscì dalle labbra di Draco, nonostante le pozioni il corpo riprese a tremargli dal dolore, facendolo fermare bruscamente.
'Malfoy... tu non sei tuo padre.' Harry guardò l'altro dritto negli occhi quando pronunciò quelle parole, non sapendo che reazione il biondo avrebbe potuto avere.
Draco rimase stupefatto, ma non lo diede a vedere. Quelle parole riassumevano ciò che più sperava succedesse. La gente non capiva, lui non era suo padre. 'Lui ci è arrivato.' Rimase immobile mentre gli occhi verdi del Grifone lo scrutavano, cercando un minimo movimento.
'Potter...' Una singola lacrime scese dall'occhio sinistro di Draco, causando ad Harry un tremito lungo tutta la spina dorsale. Aveva visto Draco piangere due volte in poche ore, ed entrambe le volte non riusciva ad ignorare quella voglia profonda di stringerlo tra le braccia.
Mentre le lacrime del Serpeverde scendevano copiose, Harry si alzò dalla scomoda sedia su cui aveva dormito per sedersi sul letto del biondo. Draco ancora non lo guardava. Era poggiato sul materasso con un braccio solo, che aveva cominciato a tremare visibilmente.
Cautamente, Harry circondò la vita di Draco con un braccio, avvicinandolo a sé. La mano del braccio libero finì nei capelli chiari del Serpeverde, accarezzandoli.Fu lì che Draco si lasciò andare. Poggiò la fronte sulla spalla di Harry, singhiozzando senza vergogna. Le mani cominciarono a stringere con forza la camicia del Grifone, le nocche gli diventarono bianche.
'Malfoy va tutto bene...' Harry strinse il biondo più forte che potè, sussurrandogli all'orecchio per farlo calmare.
'È tutto okay... Draco...'
Quella volta, fu Draco a sorridere tra le lacrime.
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(Ignoriamo il fatto che aggiorno alle 4 di mattina thx)
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That one time when you screamed my NAME. {Drarry}
FanfictionGli eventi si svolgono durante e dopo la famosa scena del bagno dove Harry quasi uccide Draco. Nella mia versione non arriva Piton a salvare Draco, quindi Harry, impaurito e confuso, lo prende in braccio portandolo all'infermeria. Mentre Draco si ri...