Harry passò la settimana successiva nell'infermeria insieme a Draco, a parlare e scherzare. Usciva solo per lavarsi e cambiarsi i vestiti, quando il biondo gli faceva notare l'odore orrendo che emanava, usciva solo in orari dove sapeva che nessuno lo avrebbe visto, così da non subire il terzo grado dai suoi amici. Oltre al Serpeverde, Harry vedeva solamente Madama Chips e la Professoressa McGranitt che venivano a controllare le condizioni fisiche di Draco. Gli efli domestici a carico delle cucine gli portavano i pasti direttamente nell'infermeria, non erano rare le battaglie dei due ragazzi, proiettili di purè di patate e spade di cosce di pollo erano le armi predilette.
Draco stava notevolmente meglio, aveva ripreso colore e le ferite sanguinavano molto meno. Presto sarebbe tornato a frequentare le lezioni, e si chiedeva se il rapporto da poco creato con il Grifone sarebbe crollato. Era così... felice, con Harry. Riusciva a dimenticare gli obblighi che la sua famiglia gli infliggeva. Il crudele destino che lo attendeva. Era così arrabbiato, non c'era modo per scampare a Lord Voldemort.
Stava fissando il vuoto quando Harry tornò, era finalmente andato a farsi una doccia. Era così immerso nei propri pensieri che non si accorse della presenza dell'altro finchè non sentì una mano che andava ad accarezzare la sua guancia. Di scatto si girò, Harry sembra molto preoccupato, la cosa lo rianimò.'Sto bene.' Le parole uscirono dalle labbra tremanti del Serpeverde. Harry spostò la mano sulla nuca di Draco, accerzzando i morbidi capelli biondi. Di tanto in tanto gli sfiorava il collo con la punta delle dita, causando piccoli brividi. Sapeva che non era vero; a volte gli succedeva, si perdeva nei suoi pensieri dimenticandosi dell'esistenza del resto del mondo.
Draco si calmò con quelle carezze, mentre lentamente si prendeva la testa tra le mani e tratteneva a stento le lacrime. Non poteva, non voleva, farsi vedere ancora debole. Scosse la testa e alzò il viso, guardando Harry negli occhi.'Okay, ora sto bene. Continua ancora per un po', mi piace.' Chiuse gli occhi e dischiuse leggermente le labbra sentendo che il ritmo delle carezze del Grifone si era fatto più lento, calmandolo ancora di più.
Harry non si spiegava perché lo aveva fatto, gli sembrava semplicemente la cosa giusta da fare. Da quella fatidica notte aveva sempre bramato di toccare ancora i capelli del Serpeverde, erano così morbidi e lisci tra le mani. Continuò ad accarezzare Draco finchè non riaprì leggermente gli occhi, guardandolo nel profondo con i suoi occhi grigi. Le labbra lievemente aperte furono bagnate dalla lingua del Serpeverde. Harry portò la mano a contornare le labbra rosee dell'altro, stupendosi anche di sè. Draco non si ritrasse al tocco del Grifone, socchiuse leggermente gli occhi.
Non si ricordava l'ultima volta in cui qualcuno lo aveva toccato così. Mise una mano sul ginocchio di Harry, avvicinandosi senza fretta. Draco desiderava il moro che gli stava accanto, negli ultimi giorni lo aveva sentito più vicino che mai e la sua bramosia era aumentata. Non riusciva più a resistere.
Harry intrecciò la mano libera con quella di Draco che era appoggiata sulla sua gamba, avvicinandosi ancor di più. La dita che stavano accarezzando le labbra del biondo scesero ancora una volta sul suo collo, andando a nascondere la ferita da poco rimarginata. I loro nasi si sfiorarono e nessuno dei due dava segni di volersi allontanare. Il Grifone socchiuse gli occhi e sfiorò delicatamente le labbra dell'altro che le proprie.La porta si aprì di botto e i due si staccarono immediatamente, paonazzi in volto. Le mani si sciolsero, Harry si alzò dal letto e Draco cominciò a torturarsi il labbro inferiore con i denti, entrambi imbarazzati non riuscirono a guardarsi negli occhi.
'Harry! Si può sapere quando ti deciderai a smettere di fare come se io ed Hermione non esistessimo?!' Ron entrò con passo furente, accompagnato da un'Hermione annoiata. La riccia avrebbe preferito di gran lunga andare a studiare in biblioteca come aveva programmato, ma il rosso l'aveva pregata di accompagnarlo da Harry.
'Ron, non potevi lasciarlo in pace?! Qualche altro giorno e sarebbe tornato.' Ron le lanciò un'occhiataccia furente.
Passandosi una mano sugli occhi Harry parlò, stoppando la litigata che minacciava di cominciare.
'Ragazzi!' Entrambi lo guardarono, curiosi e confusi. 'Tornerò al dormitorio quando Draco si rimetterà, su questo non si discute!'
'...Draco...?' La faccia schifata di Ron era ineguagliabile. Hermione era congelata sul posto, faceva saltare lo sguardo da Harry a Draco, il secondo sembrava visibilmente imbarazzato.
'Ron smettila! Sono sicura che Harry ha delle buone ragioni per fare ciò che sta facendo, e quando si sentirà pronto ce le dirà! Adesso andiamo, forza, devi ancora fare il tema di pozioni e sta certo che non ti farò copiare il mio!' Sorrise ad Harry mentre prendeva Ron per il braccio, strattonandolo per farlo uscire. Le porte si chiusero e calò un silenzio imbarazzante. Il Grifone si rifiutava di girarsi, continuando a guardare la porta da cui erano usciti i suoi due migliori amici; Draco era alle sue spalle.
Un fruscio lo fece voltare, il Serpeverde era in piedi accanto al letto nel candido pigiama bianco che Madama Chips gli aveva fatto indossare. Harry lo guardò confuso.'Riesci ad alzarti!?' Il moro si passò una mano tra i capelli, cercando di capire.
'Non volevo te ne andassi scoperto che stavo meglio.' Il biondo abbassò lo sguardo ma lo rialzò subito dopo, incastrando gli occhi in quelli di Harry. Il Grifone si avvicinò lentamente a Draco, senza distogliere lo sguardo.
'Pensi che fuori di qui tornerei a trattarti male?' Smise di camminare e Draco abbassò nuovamente lo sguardo, mordendosi il labbro. Il Serpeverde si mosse verso il moro mentre parlava.
'Non so cosa pensare. Non voglio ignorare quello che è successo. Ma so anche che tu, in quanto Prescelto, devi mantenere un'immagine impeccabile, e farti vedere con me non è conveniente. Sono sempre un Malfoy.' Erano uno di fronte all'altro ora, i loro petti si toccavano per la vicinanza. Il biondo era il più alto dei due e Harry dovette alzare la testa per poterlo guardare negli occhi. Il moro prese la mano di Draco, intrecciando le dita.
'La mia immagine non mi importa. Se io voglio stare con te ci sto e basta. Sarai anche un Malfoy, ma per me sei semplicemente Draco.' E lo pensava davvero.
'Baciami, Harry.'
Il bacio fu, inizialmente, dolce. Le labbra si sfiorarono tra loro, per poi finalmente poggiarsi. Si fece più profondo, poi. Era tutto un'intrecciarsi di lingue, un esplorarsi l'un l'altro senza ritegno, un'aggrapparsi ai vestiti. Harry si dovette sporgere leggermente per arrivare a Draco, mentre quest'ultimo si piegava un poco. Le mani del biondo trovarono i capelli del Grifone. Ci passò le mani, poggiando i gomiti sulle spalle per tenersi meglio; Harry lo tenne stretto a sè tenendolo per la vita.
Si staccarono dopo poco, con le labbra gonfie e le guance arrossate. Draco sorrise, finalmente felice.
'Merlino, Draco.' Entrambi risero.
'Baciami di nuovo, Harry.'
----------------------------
Siete costretti a perdonarmi ora^^
(sto avendo problemi con il wi-fi zorry)
STAI LEGGENDO
That one time when you screamed my NAME. {Drarry}
FanfictionGli eventi si svolgono durante e dopo la famosa scena del bagno dove Harry quasi uccide Draco. Nella mia versione non arriva Piton a salvare Draco, quindi Harry, impaurito e confuso, lo prende in braccio portandolo all'infermeria. Mentre Draco si ri...