Capitolo 1

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Draco giaceva dolorante sul pavimento di marmo del bagno. L'acqua che usciva dai rubinetti rotti aveva inondato il suolo e il sangue del biondo la stava velocemente tingendo di cremisi. Le lacrime che poco prima stava versando gli si erano seccate sul viso, facendo in modo che brillassero alla luce della luna, visibile dalla grande finestra dietro di lui. Con gli occhi chiusi, Draco percepiva il mondo intorno a lui in modo ovattato, a malapena si accorse di due forti braccia che lo sollevavano, tanto era concentrato a non urlare dal dolore. L'improvviso spostamento lo fece gemere involontariamente, causando un immediato arresto nella persona che lo stava prendendo in braccio, gli strinse senza forza il petto dandogli così il consenso di proseguire. Riuscì a sentire dei passi incerti, che diventarono brevemente una corsa nei corridoi ormai silenziosi di Hogwarts. Poi, tutto si spense.

Harry guardava spaventato il sangue che usciva dalla camicia strappata del suo nemico. I tagli si erano formati su tutto il torace, allungandosi poi sul chiaro collo del Serpeverde. Non poteva credere di aver usato quell'incantesimo.
Il panico lo assalì quando vide Draco chiudere gli lentamente gli occhi. Gli si avvicinò, credendo il peggio, ma, fortunatamente, il petto ancora si muoveva. Harry non voleva ucciderlo. Cercò di calmare il battito mentre fissava il volto pallido della persona che odiava. Ma era davvero così? Harry non lo sapeva più. In quel momento riusciva a provare solo preoccupazione per Draco, del solito odio non c'era traccia. Rilassò i pugni e cercò delicatamente di tirare su il biondo, che gemette per il movimento. Con Draco tra le braccia si fermò, in piedi, la luna alle sue spalle, per vedere se il ragazzo riuscisse a sopportare quella posizione. Ad una lieve stretta sul petto cominciò a camminare, dapprima lentamente, poi sempre più velocemente. Nei corridoi vuoti di Hogwarts i suoi passi rimbombavano, facendo svegliare i quadri che cominciarono a seguirlo, guardandolo confusi. Spalancò con un piede le porte dell'infermeria, facendo destare Madama Chips che lo guardò bianca in viso. Non disse nulla se non un 'Poggialo su quel letto.' e così Harry fece, con le lacrime che gli inondavano il viso e le guance rosse per la corsa. Guardò Madama Chips recitare alcuni incantesimi di guarigione, per poi poggiare sul comodino accanto al letto un paio di pozioni ad Harry sconosciute, su quello stesso comodino erano posate le bacchette di entrambi i ragazzi che il Grifone aveva recuperato prima di uscire dal bagno.

'Fagliele bere se si sveglia, io vado a chiamare la Professoressa McGranitt.'

Harry si sedette al lato del letto, su una sedia scomoda e bassa, anche se al momento non riusciva a pensare che a ciò che aveva fatto. Era tanto preoccupato per Draco. Si sentiva così in colpa per aver provato quell'incantesimo su di lui. Si guardò le mani sporche di sangue del ragazzo accanto a lui e le lacrime scesero più copiose. Se fosse morto non se lo sarebbe perdonato. Sarebbe stata colpa sua.
Come avrebbe spiegato alla Professoressa McGranitt ciò che era successo poco prima?
Non lo sapeva, avrebbe aspettato il risveglio di Draco per raccontarlo.
La mano del Serpeverde era poggiata stancamente sul lenzulo bianco, quasi non si vedeva la differenza di colore per quanto il biondo era pallido. Harry la prese tra le sua, macchiandola di un rosso cremisi. Poggiò la testa su di essere cominciando a cantilenare una serie di 'Mi dispiace... Mi dispiace tanto...'. Rimase in quella posizione finchè non senti dei passi svelti avvicinarsi a lui, sollevò la testa e ebbe l'esilarante visione della McGranitt in camicia da notte a quadri e pantofole. Se non fosse stato per la situazione drammatica avrebbe riso fino ad avere mal di stomaco.

'Potter, voglio una spiegazione.' Disse la donna in un tono che non ammetteva repliche.

'Gliela darò quando Malfoy si sveglierà. Non voglio che lei ascolti solo la mia versione dei fatti, non mi sembra giusto.' Rispose Harry guardando nel vuoto.

Quando si decise a posare gli occhi sulla McGranitt vide che stava guardando la mano di Draco che Harry teneva tra le sue, piano annuì, come se avesse paura di svegliare il ragazzo ferito. Sempre piano, tornò indietro, lasciando Harry in uno stato di semi-confusione.
Quando i passi si spensero il moro ricominciò a piangere, senza riuscire a contenersi. Era in una stanza con il suo più grande nemico che lui stesso aveva ferito, e aveva paura.

Draco era troppo debole per poter aprire gli occhi, ma era sveglio, nonostante non si fosse mosso. Era rinventuto dopo il terzo incantesimo di Madama Chips. E lo sentiva. Sentiva Potter piangere, chiedendogli scusa. In quel momento avrebbe solo voluto abbracciarlo, dirgli che non importava e che lo amava lo stesso. Dopotutto non era colpa sua, la battaglia era cominciata per colpa dell'orgoglio del Serpeverde, Harry si stava solo difendendo. A Draco gli si gelò il sangue quando la McGranitt entrò precipitosamente nell'infermeria. Quel breve scambio di parole lo fece confondere. Harry Potter stava seriamente rispettando il punto di vista di Draco Malfoy? Se glielo avessero  detto non ci averebbe creduto, eppure lo aveva appena sentito. Una lacrima di gioia scese silenziosa sulla guancia del Neo-Mangiamorte. 'Magari non mi odia seriamente' era tutto ciò che la sua mente assonnata riusciva a pensare. Draco non riusciva più a credere che Harry lo odiasse. Non dopo quella cantilena sul suo corpo esangue. Cercò lentamente di aprire gli occhi, quel poco che bastava per riuscire a vedere il Grifone.

'Potter...' Draco voleva richiamare la sua attenzione, ma i singhiozzi del moro erano troppo rumorosi perchè lo sentisse. Fece scivolare la mano da quelle insanguinate di Harry, gli faceva ancora tutto male, ma non importava.

Il viso del moro si alzò di scatto quando percepì un tocco leggero sulla guancia bagnata dalle lacrime. Malfoy in persona lo stava accarezzando. Sentì un flebile 'Ti perdono.' prima che la bianca mano cadesse sul lenzuono macchiato di sangue. La fissò per qualche minuto prima di alzare lo sguardo verso il Serpeverde, era crollato di nuovo.
Tra le lacrime, Harry sorrise.

That one time when you screamed my NAME. {Drarry}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora