Chapter 8

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Chapter8


Nel pomeriggio, finita la scuola, Amelie e Jason erano pronti, sarebbero andati da Matty, quello era l'unico modo per avere delle risposte.

Ci sarebbero volute ore di viaggio, ma a loro non importava, nemmeno ad Amelie, che era solita lamentarsi per le ore passate con Jason,questa volta lei era felice di passare quelle ore in auto con lui.Era felice che per arrivare a destinazione ci volesse tutto quel tempo, era felicissima; questo perché aveva paura, paura di ciò che lui potesse dirgli.

A metà del cammino i due ragazzi si fermarono in un bar a mangiare e bere qualcosa. Presero due panini e due bottigliette d'acqua, e si sedettero al tavolo.

Quello che non sapevano era che Zayn li stava seguendo dal momento della loro partenza ed era pronto a tutto per scoprire la verità che nascondevano. Con un cappellino in testa, per mascherarsi come meglio poteva, entrò anche lui nel bar, ordinò un panino e della coca-cola e si sedette ad un tavolo a poca distanza da loro.

Ad un certo punto, però, il locale cominciò a tremare, i barattoli e le bottiglie di vetro che erano sugli scaffali caddero a terra rompendosi in mille pezzi e il liquido si rovesciò su tutto il pavimento. Anche una cameriera, che stava portando un ordine al tavolo, a causa dello scarso equilibrio cadde a terra. Jason si alzò e l'aiutò ad alzarsi. Ma quando questa gli afferrò la mano ed alzò la testa i suoi occhi erano gialli. Si ricordò delle parole di Amelie, di ciò che lei aveva visto e mollo la mano della cameriera prima ancora che si alzasse in piedi.

Essa però non cadde, spiccò un volo, attaccandosi al lampadario del locale, tutti gli occhi dei clienti erano su di lei, chi sorpreso echi no.

Chi non lo era girò lo sguardo verso Amelie. Tutti i loro occhi erano gialli.

Amelie si alzò in piedi e in quel momento vide Zayn. Si era alzato per vedere meglio cosa stava succedendo e quando si accorse di tutto ciò apri la bocca, ma nessun suono uscì.

Jason guardò Amelie, era indeciso se attaccarli oppure scappare. Quando si accorse però della presenza di Zayn capì che doveva portarlo fuori di lì.

Lo afferrò per un braccio e spiccando dei grandi salti riuscì a scavalcare tutte quelle persone con gli occhi gialli.

Unavolta fuori si girò e vide che Amelie era ancora all'interno.

La cameriera da sopra le pareti disse una frase in una lingua sconosciuta. Suonava tipo: Ire ai-mroet. E si scaraventò dritta su di lei.

Amelie si guardò intorno più in fetta possibile, l'unica arma a sua disposizione era un coltello appoggiato su un tavolo lì vicino; lo afferrò ma poco prima che la cameriera la raggiunse si udì un grido, o meglio gli uomini e le donne con gli occhi gialli lo udirono, perché si accasciarono a terra con le mani sopra le orecchie. Lei ne approfittò per uscire da lì.

Una volta fuori vide Zayn steso a terra e allora guardò con uno sguardo interrogativo Jason che rispose "Faceva troppe domande" alzandole spalle.

Lei rise tra sé e sé, scuotendo la testa. Caricarono Zayn in aiuto decisi a portarlo con loro e a spiegargli cosa stava succedendo. D'altronde aveva assistito a tutto ciò.

Jason prima di partire si girò verso Amelie, "Come hai fatto a fuggire da lì? Insomma...era pieno". Amelie prese un respiro profondo, lei non sapeva cos'era successo, non sapeva se gli uomini con gli occhi gialli avevano sentito davvero un grido, lei poteva solo supporlo."Non lo so, credo che abbiano sentito qualcosa, ma io non ho sentito nulla. So solo che si sono accasciati a terra tenendosi le mani sulle orecchie. Io ne ho approfittato e sono uscita".

Jason sorrise, gli piace Amelie, lui adorava Amelie, lui amava Amelie. Lei lo guardò sorridere e ricambiò, poi l'auto partì e lei tornò a guardare fuori dal finestrino. Tutto tacque fino a quando Zayn non riprese conoscenza e ricominciò a fare domande.

 

"Ti spiegheremo tutto quando arriveremo a destinazione d'accordo? Ora però silenzio!"affermò Amelie, non voleva che nulla la distogliesse dai suoi pensieri.

Stava pensando a tutto ciò che era successo. Gli uomini con gli occhi gialli erano solo uomini con gli occhi gialli, anche la cameriera.Non erano come il mostro di quella notte. Lui era qualcosa di diverso, qualcosa di peggiore.

Echi o che cosa ha fatto accasciare tutte quelle persone? Chi può essere così potente? E soprattutto questa persona o cosa, starà dalla mia parte o dalla loro?

Questi erano tutti i dubbi che aleggiavano nella mente di Amelie, a ripetizione susseguivano senza lasciare spazio ad altro.

Così, arrivarono a destinazione lei nemmeno se n'era accorta,concentrata com'era.

Fù Jason a risvegliarla dalla trance.

"Siamo arrivati! Vuoi scendere o ti lascio qua?", Amelie scosse la testa riprendendo conoscenza, "Arrivo...Arrivo..." disse scendendo dall'auto.

Fecero pochi passi e poi Jason premette sul pulsante del telecomando per chiuderla. Si girò verso Amelie e sorridendo gli disse "Pronta perla scalata?", lei sorridendo annui con la testa mentre alle loro s palle uno Zayn spaventato disse "Quale scalata?!"

Ebbenesi, per arrivare da Matty avrebbero dovuto scalare un monte. Alto e pericoloso.



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Ed ecco qua il nuovo capitolo, spero vi piaccia e mi scuso per l'attesa. Se vi p piaciuto ed aspettate il seguito (che pubblicherò entro questa settimana) stellinate, commentate e mettete la storia nei vostri elenchi di lettura :)

Mi scuso davvero ma ultimamente sono stata molto impegnata con lo studio... Tra l'altro ho appena fatto gli scritti e mi manca l'orale. Dopo pubblicherò più spesso, promesso.


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