Ed ecco qua il capitolo 9 :)
Chapter 9
Dopo soli dieci minuti di camminata Zayn era già stanco e si maledisse mentalmente per aver avuto la brillante idea di seguirli.
Amelie e Jason, invece, non erano per niente stanchi. Per loro scalare un monte non era nulla, erano più forti, più veloci e soprattutto più resistenti degli esseri umani, quindi quella scalata per loro rappresentava solo un minimo sforzo, come per un umano schiacciare una mosca con la paletta.
"Quanto manca ancora?" chiese Zayn. Amelie lo ignorò e girò lo sguardo verso Jason, lui fece lo stesso e gli sorrise, dopo di che si girò verso chi aveva parlato "Zitto e cammina! La strada è ancora lunga e se ti lamenti lo sarà di più, per tutti noi". Perché per lui, l'unica cosa insopportabile del viaggio era proprio Zayn e le sue insopportabili domande. A lui sarebbe piaciuto essere da solo con Amelie, la sua Amelie. Parlare con lei o anche solo osservarla, nella sua bellezza, perché per lui, lei, era bellissima.
La scalata procedette tranquilla fino a quanto non si sentì uno strano odore nell'aria. La prima a notarlo fu' Amelie che si fermò di colpo. "Che succede?" domandò Jason fermandosi a sua volta. Zayn invece era oramai una decina di metri, se non di più, più indietro di loro e ci mise un po' per raggiungerli, era stremato.
"Non lo so di preciso" si girò e lo guardò negli occhi "Ho sentito un odore strano" si fermo un attimo e poi proseguì "Voi non lo sentite?", Zayn li aveva oramai raggiunti. Entrambi annusarono l'aria. "Io non sento proprio niente" affermò Zayn. "Per forza non senti nulla, non hai il nostro olfatto" gli disse in malo modo Jason. Poi procedette e prese un altro grande respiro.
Dopo qualche secondo riaprì gli occhi e parlò. "E' odore di demone",da dietro di lui si udì una voce chiedere "Un demone?!", era Zayn, ma lui nemmeno lo notò, perché era impegnato ad osservare gli sguardi e i movimenti di Amelie.
Lei non era mai stata a diretto contatto con i demoni, anche perché Jason gli aveva fatto vivere una vita quanto più normale poteva essere, per questo motivo oltre ad averne sentito parlare non ne aveva mai visto uno. Tranne quel giorno. Quando gli sembrava che il demone la stesse prosciugando. Proprio per questo lei si spaventò tanto quando Jason le disse che quello era odore di demone. Non voleva ricapitasse nuovamente ciò. Si scostò dai suoi pensieri e vide che lui la stava osservando.
Il suo sguardo la rasserenò, almeno in parte.
Dopo un po' di sguardi e sorrisi, si accorsero che c'era troppo silenzio,troppo.
Si girarono e lo videro, era proprio un demone. Era alto, molto alto e grosso. E sollevava dai piedi Zayn. Lui era senza sensi,probabilmente era svenuto quando lo aveva visto.
"En Kroh Loan male", "En Kroh Loan male", "En Kroh Loan male" continuava a ripetere il demone guardando negli occhi Amelie.
Lei forse capiva. O meglio credeva di capire.
"Io penso che non voglia farci del male" disse girandosi verso Jason,lui in tono ironico disse "Tu credi!?", "Si, credo proprio di si" affermò avvicinandosi. Qualcosa in quel demone gli aveva fatto cambiare idea, non aveva più paura di lui. Lo vedeva come un qualcuno che era lì ad aiutarli.
Si avvicinò a lui, ponendogli il palmo della mano. Il demone appoggiò a terra Zayn e dopo allungò a sua volta la mano verso quella di Amelie. La mano di lei era minuscola sotto quella gigantesca del demone. Lei gli sorrise e lui fece altrettanto.
Amelie allora si girò nuovamente verso Jason "Visto?" disse sorridente.
Seguirono il demone che li condusse, attraverso una via più breve e rapida,direttamente fuori dalla casa di Matty. Il demone, che portava in spalla Zayn ancora svenuto, non parlava la lingua umana ma solo quella demonica e allora come faceva Amelie ad aver capito in parte ciò che aveva detto? Di questo però lei non se ne preoccupò.
Il portone era altissimo, anche il demone sarebbe riuscito a passarci attraverso, forse era suo... di Matty. Era l'unica spiegazione.
Attesero qualche minuto e il portone si aprì.
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Malum mundi
Fanfiction14 ottobre 1812 — Per voi questa data non significa nulla, ma per lei, significa tutto. Era una fresca giornata d'inverno, una ragazza, capelli biondi, ricci, uscii dalla sua casa per dirigersi verso il luogo in qui lavora, si preannuncia una giorna...