Chapter 2

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Quella sera Amelie non riusciva a non pensare a lui, dopo due secoli senza emozioni, con il vuoto più totale dentro di lei, non riusciva a smettere di pensare a quella sensazione, che anche dopo una giornata intera continuava a farsi sentire dentro di lei, e come se la sua umanità stesse ritornando piano, piano, dentro di lei, facendosi spazio, fra il sangue e la morte, Amelie, stava tornando umana,poteva lei stessa sentirlo. "Amelie" - Disse Jason appoggiato sull'uscio della porta. " Cosa c'è? " - Chiese lei sorridendo, ma senza smettere di pensare. " Questa sera,vengono a cena da noi, alcuni ragazzi che ho conosciuto, sai, per ambientarci meglio". Amelie, odiava Jason, con tutta se stessa,l'ha odiato per molto, che per loro è niente, ma anche quel sentimento spari da lei, quando capii, quando si rese conto che Jason, era da molto tempo in più di lei un vampiro, e che, quindi,le emozioni lo avevano abbandonato, e per un vampiro, provare un emozione, dopo tanto tempo, significa tutto, per questo, lui non voleva, non voleva lasciarla andare, per questo la trasformò, quando Amelie capi tutto ciò, l'odio scomparve da lei, lasciando il suo corpo vuoto. "Va bene", il fratello se ne andò e scese le scale per preparare la cena, mentre Amelie, si fece forza, non poteva continuare ad aspettare, lei non voleva che quel briciolo di umanità che era nato in lei sparisse, anzi, lei voleva ritornare a sognare, a credere, a vivere, quella minuscola umanità, stava prendendo il sopravvento su di lei, dopo essere stata rinchiusa in un angolo, bene nascosto, la vera Amelie, stava ritornando, la vera Amelie, l'Amelie umana, l'Amelie con forza, vitalità con la vita dentro di lei.


Qualcuno aveva appena suonato il campanello, e Amelie, si era appena messa il primo vestito che aveva trovato nell'armadio. Per lei e Jason, ormai era un gioco farsi amiche delle persone, erano abituati, e, se una persona non piaceva al fratello, la soggiogava, in modo da essere sicuro che non indagassero, e che non scoprissero nulla, una cosa che si a Amelie che Jason odiavano erano le domande, erano quasi sempre le stesse, "Come mai site venuti proprio qua?", " Dove sono i vostri genitori?", "Prima dove abitavate?", e noi come due bravi fratelli, avevamo le risposte pronte, " Per cambiare, ogni tanto bisogna farlo, per quanto riguarda i nostri genitori, sono morti quand'eravamo piccoli, e abbiamo vissuto con i nostri nonni in Francia ", questa era la risposta, semplice e coincisa.



Scese le scale, senza pensare a nulla, veramente strano avendo pensato tutta la sera.Non badò minimamente ai volti che stavano entrando dalla porta della sua casa, passò davanti a loro, per poi dirigersi nella sala da pranzo, con quello splendido tavolo di legno, che lei stessa aveva ordinato, fra tutti, lei voleva proprio quello, gli ricordava il tavolo di casa sua, la sua vera casa, a questo ricordo si rattristi, ma appena senti il vociferare sempre più vicino si preparò con il sorriso in volto, per accogliere gli ospiti, e ripetere il tutto come le altre volte. Dava di spalle alla porta della sala, sentiva le voci sempre più vicine, e si accorse che c'era una voce che già conosceva... no, non era quella di Jason, era quella di Harry, al sol pensiero, il finto sorriso sul suo volto divenne reale, quando c'era lui, si sentiva... diversa, più umana. Si girò e lo vide, non si era ancora accorto di lei, che pian piano si stava avvicinando."Ragazzi, lei" - Disse Jason indicando la sorella "E' mia sorella". I ragazzi si girarono a osservarla. In quel momento Harry la vide e il sorriso che aveva divenne ancora più profondo e come la mattina, cominciò il discorso con la stessa parola "Ciao", ad Amelie, parve per un momento che il suo cuore fosse ricominciato a battere, ma ciò era impossibile, era solamente una sensazione. "Ciao"-Sorrise. Un ragazzo alto, biondo, si presentò a lei porgendole la mano - "Piacere, sono Liam", Amelie la strinse "Amelie",sorrise, subito dopo le si avvicinò un ragazzo alto, con i capelli neri, di un nero corvino, si presentò anche lui "Zayn",poi lei girò lo sguardo verso un ragazzo biondo, anche se si vedeva che era tinto, alto, con un meraviglioso sorriso, si avvicinò a lui e si presentò "Amelie"- Disse allungando la mano, "Niall"-Gli sorrise, era visibilmente imbarazzato. Li raggiunse anche un moro, con degli occhi stupendi, azzurri " E io.. sono Louis", Amelie gli strinse la mano. Successivamente presero tutti posto nella sala da pranzo e cominciarono a parlare di loro, non solamente di Amelie e Jason, ma di tutti loro in generale. Amelie, osservò tutti i presenti, in particolar modo uno, il motivo del suo sorriso,doveva capire perchè, aveva questa reazione su di lei, era davvero intenzionata a scoprirlo. Doveva, no, diciamo voleva, tornare ad avere dei sentimenti, voleva provare di nuovo tutto, amore, felicità,giustizia, ma non solo le cose belle, lei voleva tutte le emozioni,anche invidia, paura, insomma lei voleva averle tutte, voleva vivere.


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Ed ecco qui il nuovo capitolo, spero vi piaccia :)

Se trovate degli errori o altro scrivetemeli pure in un commento.

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