Salvati

Prologo

È strano come nella vita una semplice scelta può cambiare tutto. Nella mia ho fatto fin troppe scelte sbagliate. Il destino sembra essere già scritto, ma in realtà sono io a scriverlo. Tutto dipende da me e dalle mie scelte.
Tante volte ho desiderato tornare indietro nel tempo e ricominciare tutto da capo, prendere strade diverse e affrontare le cose in modo diverso. Sarei stato di sicuro una persona migliore. Ma so che tornare indietro nel tempo è impossibile. L'unica cosa che posso fare è imparare dai miei errori, ma io continuo a ripeterli. Ci ricado ogni volta. Continuo a desiderare di tornare al passato e non riesco a guardare al presente e al futuro. Mi guardo indietro, guardo le cose che ho perso. Non guardo le cose che ho e per questo continuo a perderle.

<<Lasciami andare..>> È ancora li, in ginocchio e continua a piangere da ore. Giro per la stanza cercando di trovare il coraggio di ucciderla. Perché non riesco con lei? La sua presenza mi ha sempre irritato, anche se ho sempre finto di amarla, o almeno credo di aver fatto finta. No! Io non so amare, io non amo nessuno. Non amo me stesso, perché dovrei amare lei?
<<Per favore, Thomas.>> continua a piagnucolare. Come posso amare una come lei? Ha rovinato tutto! Doveva farsi semplicemente gli affari suoi!

<<Stai zitta, vaffanculo!>> le urlo contro. La prendo nuovamente per capelli e la faccio alzare. Mi faccio paura da solo e non capisco il motivo. Ma adesso trattandola male, mi sento meglio.

<<Io posso aiutarti..>> cerca di tranquillizzarmi da quando l'ho riportata qui. Non capisce che così mi innervosisce di più. Le tiro uno schiaffo, la spingo e cade a terra. Mi piace così tanto alzarle le mani. Sembra così piccola e indifesa..

<<Perché non ti sei fatta gli affari tuoi?>> urlo ancora. Mi piace vederla terrorizzata.

<<Per..perché ti amo!>> urla lei singhiozzando. Mi guarda con quel viso dolce e impaurito e io ho solo voglia di picchiarla ancora.

<<Cazzate!>> le tiro un calcio. Non posso crederle, non si dimostra così l'amore.

<<Se mi lasci andare non dirò niente..>> si sforza per parlare. Mi fa ridere il pensiero che io possa crederle.

<<Mery..sei ancora una bambina..non sai come funziona il mondo.>> le dico mentre afferro la pistola. <<Tu dovevi solo stare al tuo posto.>> mi avvicino a lei e la faccio alzare. La guardo, il sangue che esce dal naso, le lacrime che scendono sul viso, le sue iridi marroni..è così naturale, così bella..perché doveva rovinare tutto? Continua a singhiozzare e io le asciugo le lacrime..

<<Possiamo ricominciare tutto dall'inizio.>> dice lei. Rido e la sputo in faccia. Non si può ricominciare tutto..non posso dimenticare..
<<Sei uno stronzo!>> urla e mi tira uno schiaffo.

La mia vista è offuscata, non ci vedo più dalla rabbia. Punto la pistola dritta alla sua testa, e con tutto il coraggio che ho, premo il grilletto.