Capitolo 1: 10 anni

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Faith:

"Mamma domani mi porti al parco?" chiesi tutta contenta. "si tesoro" mi rispose lei con la sua voce dolce. "Mamma e papà dov'è?" chiesi non vedendolo in casa. Mamma non rispose. Continuò a fare quello che stava facendo. "Mamma?" le chiesi e si sentì un rumore. Mi coprii le orecchie impaurita e mi nascosi sotto il tavolo. Dopo non si sentì più nulla.

"Mamma?" chiesi e non rispose nessuno. "Mamma ho paura" continuai ma nessuno rispose.

Rimasi ferma non capendo ciò che stava accadendo. Dopo un po' di tempo non saprei dire quanto arrivarono degli uomini. Non sapevo chi fossero però mi fecero uscire da sotto il tavolo e mi portarono con loro.

"Come ti chiami piccolina?" mi chiese l'uomo che mi aveva tirata fuori. "Faith" risposi. "Che bel nome. Io sono Steven" disse sorridendomi. Non sembrava una cattiva persona così gli sorrisi anche io.

"Steven mi porti dalla mamma?" gli chiesi. Lui mi guardò, rimase paralizzato a guardami per qualche secondo e poi mi prese in braccio e mi strinse a se. "Mamma è partita. Tornerà fra un po'" mi disse accarezzandomi i capelli.

"Ma era in cucina con me prima" dissi triste.

L'uomo non disse più nulla. Mi fece sedere su un'ambulanza dove altre persone mi chiesero se stessi bene. Io risposi così così e mi portarono in ospedale. Era la prima volta e ricordo ancora quanto quel luogo tutto bianco e con quell'odore strano mi terrorizzò.

I dottori mi fecero dei test e quando videro che stavo bene mi rimandarono da Steven.

"Da ora starai con me va bene?" mi chiese prendendomi in braccio. Io annuii e mi portò a casa sua.

Steven aveva un altro figlio, Harvey. Aveva la mia stessa età, 6 anni.

"papà e lei chi è?" chiese quando entrammo. "lei è Faith. Rimarrà a farci compagnia per un po'" disse e io aggiunsi "finchè la mia mamma non torna a prendermi"

Steven non disse niente e io mi avvicinai a Harvey. " e tu come ti chiami?" gli chiesi. "Harvey" rispose lui freddo e ricominciò a giocare con il suo camioncino. "posso giocare anche io?" gli chiesi e lui annuì. Iniziammo a giocare e subito diventammo amici.

Steven ci guardava giocare e sorrideva.

Quella era la mia nuova famiglia, la mia famiglia attuale. Steven, quell'uomo della polizia che è venuto a salvarmi dieci anni fa ora è mio padre, e Harvey, quel ragazzo biondo figlio di Steven è mio fratello, e Kira, la moglie di Steven è mia madre.

Viviamo a Londra, in Inghilterra da 9 anni. Dopo quello che è successo a Los Angeles 10 anni fa Steven ha preferito trasferirci per evitare di scaturirmi troppi ricordi. Ma nonostante gli sforzi di Steven io non riesco a levarmeli dalla testa. Li sogno, ogni notte. Ricordo ancora quando Lauren, mia madre biologica, mi portava al parco e io per farla arrabbiare mi sporcavo tutta di fango. E quando arrivavamo a casa lei era tutta arrabbiata e Mark, mio padre biologico, rideva per come mi conciavo e per come si arrabbiava Lauren.

"Signorina Evans per quale motivo ultimamente durante le mie lezioni è con la testa fra le nuvole" mi riprende la mia professoressa di letteratura inglese. "mi scusi" dico e lei sta zitta. Tutti sanno che oggi è l'anniversario di quel giorno, persino la prof che stranamente non mi ha buttato fuori dalla classe.

Mi metto composta e cerco di stare attenta alla lezione e per fortuna dopo poco suona la campanella. Mi alzo e mi dirigo verso la porta dell'aula quando la professoressa mi ferma.

"Faith io posso capire tutto ma lei deve prestare più attenzione alle mie lezioni o non passerà l'esame" mi rimprovera e io annuisco. Mi fa cenno che posso andarmene e esco dall'aula.

Mi dirigo verso il mio armadietto e vedo Harvey venire nella mia direzione. "sorellona" mi dice una volta che è di fianco a me. "dimmi" dico sistemano i miei libri  nell'armadietto e prestando attenzione ad Harvey.

"ho bisogno che mi copri con mamma e papà"

E' sempre il solito. Settimana scorsa Harvey è stato punito per aver chiuso un suo compagno nello sgabuzzino. Tipico di Harvey.

"che ti serve?" gli chiedo

"questa sera c'è una festa a casa di Stefan. Ci ha invitato. Tu di sicuro non ci vorrai andare ma io si. Quindi mi serve che mi copri"

Mio fratello mi conosce troppo bene. "e va bene. Ma cosa ci guadagno?" "pulisco io i piatti al posto tuo per un mese"

"andata"

"grazie sorellona sei la migliore" dice abbracciandomi e sollevandomi leggermente da terra. Io scoppio a ridere e lui mi mette giù.

Lui fa per andarsene ma io lo fermo. "Harvey questo pomeriggio facciamo come tutti gli anni vero?" gli chiedo. "certo" mi sorride e se ne va.

Mi dirigo verso la biblioteca della scuola, l'unico posto dove posso rilassarmi. Entro in biblioteca e mi siedo in uno dei tavoli. Apro il libro di letteratura intenzionata a studiare ma qualcuno mi si para davanti. Alzo lo sguardo e vedo quella tonta di Elisabeth con le sue due amichette.

"che c'è Evans sei così depressa che ti metti a studiare letteratura?" mi dice Elisabeth ma io la lascio perdere.

"Evans ti sto parlando" mi ripete acida. "cosa vuoi Elisabeth? Non ti stanchi mai eh? Almeno oggi puoi non tormentarmi?" le rispondo acida alzando il tono di voce. Lei se ne va seguita dalle sue amichette.

Decido di alzarmi e di prendere una boccata d'aria e corro fuori. Mi siedo sul muretto e guardo il cielo. E' pieno di nuvole, come sempre d'altronde. Poche volte in questi 9 anni sono riuscita a vedere il sole.

"Ma quello là chi è?" sento dire da una ragazza seduta non lontano da me e guardo nella sua direzione.

Sta guardando un ragazzo. Moro, magro e non troppo alto. Non l'avevo mai vista prima così dedussi che era nuovo.

Indossa una semplice camicia bianca e dei semplicissimi jeans con delle scarpe sportive.

Ad un tratto vedo che gli si avvicina Elisabeth e inizia a pavoneggiarsi con lui e quasi non scoppio a ridere. Nonostante sia fidanzata con il ragazzo più figo della scuola fa la cascamorta con qualunque ragazzo carino.

La campanella che segna l'inizio dell'ultima ora suona e decido di rientrare e dirigermi verso la mia classe. Vado all'armadietto e prendo il libro di matematica e quando lo chiudo mi ritrovo il ragazzo nuovo di fianco.

Lui mi guarda e mi sorride e io faccio lo stesso imbarazzata e mi dirigo verso la mia classe. Mi siedo in un banco non troppo lontana dalla cattedra e aspetto che la lezione inizi.

Dopo poco arrivano tutti e il professore inizia a spiegarci qualcosa di incomprensibile.

Per fortuna l'ora passa in fretta e mi fiondo fuori dalla scuola ad aspettare Harvey.

Passano pochi minuti e lo vedo uscire e con mia grande sorpresa in compagnia del ragazzo nuovo. Vedo mio fratello cercarmi con lo sguardo così alzo la mano per farmi notare e dopo aver salutato il ragazzo nuovo si avvicina a me.

"Lo conosci?" gli chiedo facendo un cenno con la testa al ragazzo nuovo.

"si è Dylan. Viveva a Los Angeles anche lui e si è trasferito qua da poco. Andavamo all'asilo insieme" mi dice e io annuisco.

"Allora sei pronta?" mi chiede. Io annuisco e come ormai da 9 anni corriamo a casa e ci chiudiamo in soffitta.

N/A
Ecco il primo capitolo della nuova storia. Spero che vi piaccia. Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate.

Quella nella foto è Nicki per chi non lo sapesse😄

Aggiornamento: 5 stelline

Thanks {Dylan Dauzat} (#Wattys2016)(sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora