Ho iniziato a mettermi d'accordo con Lavinia per andare a Formello a vederlo. I miei ci stavano. Sarei dovuta andarci il 2 aprile 2016. E così è stato. La mattina sono andata a danza e subito dopo sono salita in macchina con mamma e papà. Siamo partiti. Già avevo l'ansia, ero emozionata solo al pensiero. La mia testa era un continuo miscuglio di idee del tipo "quando lo vedo che faccio?"oppure "e se non c'è?". Avevo preparato un cartellone per lui, durante tutto il viaggio l'ho tenuto stretto a me. Per passare tempo facevo degli snap e chattavo con Giada. Ci voleva qualche ora prima di arrivare a destinazione. I miei non ci erano mai stati e stavamo arrivando con l'aiuto del navigatore. Eravamo arrivati a destinazione. Vedo Lavinia. Corro da lei e la abbraccio, senza di lei tutto questo non sarebbe accaduto. Il primo calciatore ad arrivare era Mauri, ho scattato subito la prima foto con lui. Dopo con Lulic, poi con Guerrieri, con Parolo, con Candreva...
Felipe non arrivava e mi stavo preoccupando. "E se proprio oggi ha avuto qualche impegno e non è potuto venire?"-mi ripetevo sempre.
Lavi vedendomi tesa mi ha tranquillizzata e ha detto che Felipe fa sempre ritardo. Ed infatti era stato proprio così. Era stato l'ultimo ad arrivare. Era arrivato sulla sua bellissima Mercedes bianca, pulita e curata. Lo avevo visto ed ero rimasta immobile:la sua bellezza non aveva limiti. Capelli con un pò di gel, sorriso smagliante come sempre, occhiali da sole e maglietta nera. Tutti i tifosi erano a farsi foto con lui e gli andavano incontro mentre io stavo ferma a guardarlo. Se ne stava per andare quando mi sono fatta avanti e gli ho detto: "Felipe, una foto." Gli ho dato il telefono e ci siamo scattati un selfie. Poi gli ho dato il cartellone e lui con aria sorpresa aveva detto "È per me?!". Era stato bellissimo. Il giorno più bello della mia vita. Mi sentivo benissimo ed ero fiera di me, del percorso che avevo fatto, dei sacrifici per vederlo. Ho sofferto molto ma alla fine sono stata ripagata.
Adesso mi rivolgo a voi lettrici.
Non buttatevi mai giù, non mollate mai perché i sogni, se ci credete davvero, possono realizzarsi. E quello che voi vedete ora come un desiderio un giorno diventerà realtà. Se dovete soffrire soffrite, ma ricordatevi di lottare sempre, perché l'arcobaleno non c'è senza la pioggia. Siate fieri di voi, orgogliosi, ma soprattutto non ascoltate le persone che dicono che non ce la farete mai. Voi siete più forti. Anche le cose più irrealizzabili, più impossibili, irragiungibili, con la forza di volontà e tanta pazienza si raggiungono. Vi voglio bene,
Giulia.
Un grazie speciale va a mio padre, mia madre, Giada, Lavinia, Deidamia, Ginevra e a tutte le persone che mi dicevano che non ce la potevo fare.
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Non Smettere Di Sognare
KurzgeschichtenQuesta è la MIA storia. Vi presento tutto quello che ho passato, come ho conosciuto Felipe Anderson e come è diventato mio idolo. La lezione che voglio insegnarvi è "MAI SMETTERE DI SOGNARE". Buona lettura:)