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"Allora, dopo averti accompagnato a casa tre volte, dopo essere stato a casa tua, dopo che ti ho baciata, dopo che ti ho offerto una sigaretta e dopo che abbiamo conversato da umani, potrei gentilmente sapere il tuo nome?" Ci conosciamo da tre giorni e abbiamo fatto già un sacco di cose assieme.

"Parlando di sigarette, me ne offri una?" Ho un sacco voglia.

"Poi mi rispondi?" Certo che sei stupido.

"Si." Mi lancia un sorrisone e si fruga in tasca. D'un tratto alza la testa con lo sguardo deluso. "Cazzo, non ce le ho." Cioè, hai una Range Rover che costa un botto e non hai un pacchetto di sigarette.

"Neanche io." Ne sono sicura, dato che avevo promesso alla mia migliore amica di smettere. Ops.

"Facciamo che domani sera fumiamo, vengo a prenderti io." Fuck yeah passaggio in macchina anche domani.

"Allora per sapere come mi chiamo dovrai aspettare domani sera." Ma che simpatica.

"Vabbene." Oh cazzo sospiri? Poi si avvicina a me. "Buonanotte." Mi dà un bacio sulla guancia. Che cosa dolce. Mi sciolgo. No cosa eh?

"Buonanotte?" Domando o forse chiedo non saprei. È tipo una mezza domanda.

"Me lo stai chiedendo?" Appunto.

"No. Mh buonanotte." Incerta lo saluto e con tutta la mia grazia gli sbatto la porta in faccia.

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"Io davvero non capisco come mai super Mario può rompere i blocchi con la testa e se tocca una tartaruga muore." Mi lamento dopo aver perso per l'ennesima volta. Ho ritrovato il mio vecchio Nintendo DS con le schedine questa mattina così mi è venuto in mente di giocare a qualcosa. Non l'avessi mai fatto.

"Isa smettila di giocare a quella cosa." Brontola la mia migliore amica. Oh stronzetta questo gioco è fatto male.

"No ma io voglio vincere." A volte mi sento proprio una bambina.

"Non per quello, intendo perché sennò perdi il pullman." Cazzo il pullman. Guardo l'ora: 16:02. Tra mezz'ora ho il pullman. Bene, mi sa che non riuscirò a lavarmi i capelli. Me li lego in una coda e mi trucco. Non sono mai stata bravissima ma mi piace truccarmi in fin dei conti. Infilo il DS dentro la borsa con la speranza di trovare qualche buco libero per finire quel fottuttissimo livello. Prendo il pullman per un pelo, e arrivo come al solito alle 16 e 54. Perfettamente in tempo. Una cosa che mi piace fare è vedere le variazioni di tempo. Una volta sono arrivata perfino alle 52, un'altra alle 17:02. Ma diciamo che la maggior parte delle volte arrivo alle 54-56. Oggi ci ho messo sei canzoni per arrivare qua. Io misuro il tempo in canzoni. Tutto ciò non ha senso.

Entro e timbro il cartellino, indossando quella mezza uniforme che serve per tenere il blocco e la penna. Nel mentre della serata ho cercato di finire il livello ma non ci sono riuscita o per via del lavoro che faccio essenzialmente o perché semplicemente sono scarsa. Uscendo e chiudendo il ristorante realizzo troppo tardi di dover mettere via quel coso. Dopo aver perso alzo lo sguardo e mi ritrovo lui che sta sorridendo divertito.
Mi prende il Nintendo e armeggia un po' con le sue mani. Oh come ti permetti.

"Ecco fatto." Mi ridà indietro l'aggeggio e io lo guardo stupita. Com'è possibile.

"Come hai fatto?" Con le mani hihihi.

"Anni e anni di allenamento." Vantati allora.

"Ad usare le mani?" Dovrei smetterla di fare questi sorrisetti maliziosi.

"Esatto." Mi sorride malizioso di rimando. Arg. "Ho portato le cicche, dove vuoi fumare?" Se la mia migliore amica sa che sto andando a fumare, mi brucerebbe viva.

"Non da me." E comunque non c'è prato e all'interno ci sono gli allarmi antincendio.

"Perché no?" Cazzi miei.

"Perché la mia coinquilina pensa che io abbia smesso ed è contro il fumo." Brevemente racchiuso anni di discussioni sul fumo e sule varie cagate.

"E vai contro della tua migliore amica?" Ti sembro così impedita da non saper tenere in ordine la mia vita senza di lei? Perché avresti totalmente ragione, non ci riuscirei mai ma almeno cerco di fingerlo.

"So badare a me stessa per tante cose da sola." Sei convinta? "Okay magari non tantissime." Quasi nessuna. Se non esistesse lei io non saprei che fare. Probabilmente non avrei un lavoro e non avrei un appartamento. Starei ancora nella casa d'infanzia, triste e senza amici. Io amo la mia migliore amica. Lei pensa sempre per me è per lei. Mi conosce perfettamente e sa qualsiasi cosa di me. Abbiamo parlato di tutto in questi anni, come farei a stare senza? "E di te chi si prende cura?" Insomma, non l'ho mai visto chiamare o parlarmi di un suo amico o conoscente.

"Me stesso." Uhh uuh it's just me, myself an I.

"Cosa vuol dire te stesso? Metti caso che sei ubriaco, qual'é la prima persona che chiami per venirti a prendere?" Io chiamerei Anna, anche se fosse ubriaca, troverebbe un modo di risolvere la situazione.

"L'autista." Dimenticavo che eri ricco. "E comunque non mi piace ubriacarmi." Com'è possibile. L'alcol è così fantastico. Almeno la birra. Io amo la birra.

"Se lo dici te." Alza gli occhi al cielo. C'è l'ha su con sto cielo oh.

"Vabbene se andiamo da me? Se vuoi restiamo fuori in giardino." Da lui? Vestita così, con questi capelli? Con i suoi genitori tutti tirati a lucido e una bellissima casa pulitissima? No grazie.

"Se andassimo al parco?" Propongo. Si dai andiamo dai pusher.

"Se vuoi fumare erba e fare sesso con pusher allora andiamo al parco." Mi dice con tranquillità, come se fumare erba per lui fosse normale.

"Vabbene vabbene hai vinto tu." Alzo le mani in segno di resa e cerco di essere presentabile mettendomi dei ciuffi dietro le orecchie.

"E tranquilla, non ci sono i miei." Non so come abbia fatto a leggermi nel pensiero, ma questa cosa mi preoccupa, è molto. O magari è solo una cosa da ricchi, un'abilità speciale. Dormi Isa, dormi.

HELLO GURLS. Come va hoho? Scusatemi ma tipo sono troppo gasata e non so il perché ma ehi it doesn't matter. E domai è halloween. E se mi va domani posto un altro coso.

Che fate ad halloween? Io tipo nulla. Cioè non è che non ho amici o cose simili ma cioè c'è troppa gente in giro domani che si crederà fin troppo Fifa quindi na-ah mi basta la quantità media di persone e diciamo che preferisco non esserne circondata così tanto. E poi casa è così bella e comoda e c'è questo senso di familiarità quindi. Sì insomma sono solitaria ma ehi non importa.

Rich || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora