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"Allora, mi vuoi dire come ti chiami?" Siamo già entrati a casa sua ed avevano passato il salone e la cucina per uscire fuori. È una casa grande e pulita, tutta bianca e qualche colore a giro. Ricchi del cazzo.

"Isabella." La frittella.

"Mio dio che parto fartelo dire." La prima e ultima volta che proverai vagamente la sensazione del parto.

"Non sono una ragazza facile." Non sono come le puttane, caro mio. Okay ci siamo baciati senza neanche conoscerci ma non conta. Okay forse un po'.

"Noto." Sempre bello alzare gli occhi al cielo eh.

"Tu come ti chiami?" Giusto per non incominciare un silenzio imbarazzante.

"Lorenzo, ma te lo avevo già detto." Giusto, cazzo.

"Non lo avevo sentito." Mica mi interessava.

"Perché sei una test-" Nota qualcosa dall'altra parte del giardino. "-tina." Non riesco neanche a girarmi per vedere chi è che questa mi assale la gamba.

"Ciao piacere io sono Stella." La copia del tipo qui fatta bambina dolce e riccioluta mi guarda dal basso. Mi sento un gigante. Prima e ultima volta.

"Non è vero, tu sei..." Lorenzo lascia finire la frase a sua sorella. Eh la madó che è sta suspance?

"Stella, tua sorella." Così ovvio.

"Lasciala stare, si chiama Giorgia ma in questo periodo è fissata con le winx." Si rivolge a me per poi accarezzare la testolina di sua sorella.

"Fanno ancora le winx?" Ma se c'erano quando io avevo 10 anni come fanno ad esistere ancora?

"Oh sì." Sembra asfissiato da ciò mm.

"E tu chi sei?" Gli domando giocosa. Sono simpatica dai.

"Lui è il principe Sky e tu sei Bloom." Interviene la sorellina. Lui Sky, no ma aspetta che rido. Sky è biondo, occhi azzurri, palestrato e principe mentre Lorenzo è castano, occhi marroni e secco. L'unica cosa che hanno in comune è l'altezza.

"Ma lui non assomiglia per nulla al principe Sky. E io non assomiglio a Bloom." Magari fossi figa come Bloom.

"Non importa. Ora venite che andiamo a giocare." Ci prende la mano di entrambi tutta sorridente e ci tira con lei, con scarsi risultati.

"Giorgia vai in camera tua a giocare a fare la winx." Che sgarbato accipicchia.

"Camera mia è troppo stretta per starci in tre." Ma questa bambina è sveglia a l'una di notte?

"Dai." Mi rivolgo a Lorenzo e poi mi avvicino al suo orecchio. "Prima giochiamo, prima lei si stancherà e ci lascerà in pace." Mi guarda sorpreso. Ragiono anche io a volte eh.

"Bloom." Mette la mano con il palmo in su, in attesa. Mio dio l'ha presa sul serio.

"Mio principe Sky." Mentre la bambina ci guarda, faccio finta di essere altezzosa e gli porgo con delicatezza la mano. E che delicatezza. Giochiamo con lei per 20 minuti buoni lanciando incantesimi e distruggendo nemici. Poi si stanca e chiede a Lorenzo di portarla a letto quindi lui la prende a mo' di principessa e lei si addormenta istantaneamente tra le sue braccia. Oh mio dio adoro. E poi ci sono io che li seguo imbarazzata all'interno della casa finché arriviamo ad una cameretta tutta rosa dove appoggia la bambina sul letto e la copre premurosamente. Ma che brava mamma.

"Non mi avevi mai detto di avere una sorella." Si gira di scatto verso di me. Con il tuo equilibrio caschi se lo fai ancora.

"Non c'è stata occasione." Non trovare scuse signorino. Okay forse hai ragione.

"Quanti anni ha?" Come mai sono così curiosa?

"6." Ohmiodiocheamorino.

"Anche io ho un fratello più grande." Commento totalmente dal nulla. Ma chi te lo ha chiesto.

"Non me lo avevi detto." Eh copiami brutto stronzo.

"Non c'è mai stata occasione." Lo riprendo. Eh copialo brutta stronza.

"Quanti anni ha?" Che cose belle da raccontare per non cadere in un orribile silenzio eh?

"24, credo." In realtà non ne ho proprio idea, ma shalla.

"E dove si trova ora?" Cazzo né so.

"In prigione, credo." Spero.

"Prigione?"  Vedo che non ti serve l'amplifon.

"Spaccio di droga." Rimane esterrefatto. Sai com'è la vita. "I tuoi genitori invece dove sono?" Non li ho mai visti e insomma sono le 2 di notte qua.

"Non ne ho idea, sono costantemente via. Credo siano in Australia ora." Wo che figata. Io ci andrei subito se fossi loro figlia, tipo sticazzi il resto. Bye bye me ne vado in Australia.

"Sono via per lavoro?" Eh no si fanno tutto l'anno in giro per il mondo per svago. Beh con tutti i big money che hanno potrebbero.

"Si." Non ci avrei mai scommesso.

"E lasciano voi qua a casa da soli?" Cazzo scopate senza preservativo se poi non state un cazzo di tempo con i vostri geni? Che genitori.

"Io sono maggiorenne e comunque c'è una badante a volte per lavare la casa, pulire i vestiti e quelle cose che io non voglio fare." Sfaticato. E ricco.

"Ogni quanto spesso tornano?" Povera sua sorellina, è così piccola.

"Quando hanno voglia, quando devono prendersi dei giorni per poi ripartire." Ah tipo sosta di servizio. Che tristezza. Ma uno dei due non potrebbe restarsene a casa con i figli qui e l'altro va a puttane? Cioè intendo a lavorare.

"Ma che lavoro fanno?" Acchiappano farfalle sicuro.

"Eh, complicato. Investimenti tipo. Non so bene neanche io." Che merda.

"Perché non vai anche te?" Intendo, sono in Australia. Australia, non so se capisci. Okay che si sa che è molto probabile morire in maniere strane però è l'Australia.

"Perché non mi interessa. E poi c'è mia sorella da badare." Oh caruccio lui.

"Non ti interessa quel mondo?" Credevo di sì.

"Per nulla, fidati è noiosissimo. Soprattutto è paranoico, lo odio." Wo, non pensavo che pensasse questo. Mi ero fatta un'immagine su di lui, sulla sua vita e sulla sua famiglia diversa da quello che è la realtà. Ma infondo, non lo conosco per niente.

AHAHAHA tipo il correttore mi ha sostituito la parola caruccio con la parola cantuccio. Cioè tipo vi immaginate una scena tipo "oh che cantuccio che sei." Troppo imbarazzante dio.

Rich || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora