capitolo 3

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Il suono della sveglia è così fastidioso che mi alzo già di mal umore.

Sarà una giornata di merda, ne sono sicura.

Faccio la solita crocchia per poi andare in bagno, mi lavo denti e faccia per poi mettermi del mascara e del correttore, nel futile tentativo di migliorare il mio aspetto.

Come al solito mi mordicchio le labbra per dare loro colore e poi apro l'armadio.

Prima di vestirmi mi metto un reggiseno nero, appena messo capisco che dovrò comprarne di più grandi visto che mi sta stretto.

Decido di indossare dei jeans chiari a vita alta strappati sul ginocchio e una felpa enorme e nera dei Nirvana.

Non si vede neanche la vita alta ma non fa nulla.

I capelli li sciolgo e sorrido nel vedere che oggi sono più presentabile.

Metto degli anfibi neri per poi prendere lo zaino, le cuffie, il telefono e uscire.

Metto le cuffie e inizio ad ascoltare qualche canzone di Melanie Martinez.

Ha una voce meravigliosa.

Questa volta non sono arrivata molto in anticipo, mancano dieci minuti alle otto.

Entro nel cancello e, come ieri, tutti gli sguardi sono addosso a me.

Ho una brutta sensazione.

-hey nuova!-

Mi giro verso la voce femminile che credo mi abbia chiamata.

-oh piccina! Sai, volevo dirti una cosa...-

Sapevo che sarebbe stata una giornata di merda.

Alzo un sopracciglio, incrocio le braccia davanti al petto per poi guardarla.

-ho saputo che ci provi con il mio cucciolino... prova a parlargli e giuro che ti rovino la vita-

Cucciolino??

Ma stiamo scherzando?!

-senti tesoro, non venirmi a fare la predica, io non ci ho provato con il tuo "cucciolino", è stato lui a prendersi troppe confidenze sfidandomi in un gioco a cui so giocare perfettamente. Quello stronzo si è messo con la persona sbagliata e se ti ci metti pure tu giuro che faccio una strage. Ti prego non parlarmi, non avvicinarti, farò finta che tu non esista e se provi, provi soltanto a provocarmi, ad accusarmi per cazzate o a fare scenate giuro che la vita te la rovino io.-

Lei mi guarda rossa in viso e nervosa, sbatte un piede a terra per poi andarsene con le amichette che la seguono a ruota.

-chi si sarebbe messo contro la persona sbagliata?-

Ma tutti con me ce l'hanno stamattina?!

Mi volto e incrocio il suo sguardo.

Mi viene da ridere perché non so neanche quale sia il suo nome, ho continuato a chiamarlo stronzo fino ad ora!

Lo squadro da testa a piedi e rido nel vedere che anche lui indossa, come me, felpa dei Nirvana.

Anche lui sembra averlo notato e mi sorride malizioso.

-sai benissimo che mi riferivo a te... stronzo-

Gli sorrido e lo guardo con sfida mentre lui ricambia lo sguardo.

-dolcezza, sappiamo entrambi che entro un mese io ti porterò nel mio letto. Nessuna mi resiste.-

-credimi, capirai presto che tentare è inutile. Portarmi nel tuo letto per cosa poi? Al massimo potremmo giocare a carte visto che qualcosa laggiù manca per poter fare altro.-

Forse Non Dovrei AmartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora