||Capitolo 12||

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ANA: e voi invece dove vi siete conosciuti? Intendo Roger e Jack.
JACK: ehm..noi ci siamo conosciuti in ospedale quando eravamo piccoli..lui era andato in ospedale perché si era rotto il braccio io invece ero andato in ospedale perché avevo la febbre altissima ed era il mio secondo giorno con la mia nuova famiglia..cioè quella di adesso, poi lui è venuto vicino a me e ci siamo messi a parlare e a giocare. Poi dopo lui è andato via e il giorno dopo è ritornato da me per vedere come stavo..fu così per due giorni..
ROGER: poi io andai anche il terzo giorno ma lo avevano dimesso e così ci perdemmo di vista..però poi ci siamo ritrovati all'università nella stessa classe non potevi immaginare Anastasia la mia felicità per averlo ritrovato...anche se ci avevo messo un po per ricordare chi fosse..però è stato bello ritrovarlo. E adesso siamo amici anche se io mi sono trasferito fuori da Seattle..vivi ancora la giusto?
JACK: si!

Siamo ritornati in albergo e io mi sono fatta una doccia..questa sera andiamo a mangiar cinese in un ristorante qui in centro
(Nel ristorante)
JACK: grazie per oggi..per aver detto quelle cose.
ANA: non potevo dire ai tuoi amici che mi hai costretta a sposarti e che mi hai tolto la verginità bruscamente e contro il mio volere.
Una smorfia attraversa il suo viso
JACK: già meglio così! Comunque Grazie lo stesso.
ANA: di niente e poi i tuoi amici sono davvero simpatici.
JACK: si lo sono.
ANA: posso farti una domanda?
JACK: si dimmi...
Woww stranamente questa sera non è il Jack che io conosco..sembra un'altra persona. Mhh
ANA: perché non mi hai detto che sei stato adottato?
JACK: perché è una cosa che non dico a nessuno è solo alle persone più intime le dico. Quindi sono ai miei amici e alla mia famiglia.
ANA: ah e allora io non sono intima..ormai sono tua moglie.
Cavolo!
(Narratore esterno)
Anastasia era ormai arrabbiata e finì in fretta la sua cena per ritornare presto in hotel e fare una lunga dormita.
Era arrabbiata del fatto che ormai il suo nuovo marito,che oltretutto l'aveva costretta a sposarsi, non le avesse detto una cosa così importante, era suo diritto sapere quelle cose dopo tutto quello che stava passando,..e ovviamente si pone alcune domande,come per esempio "perché non me lo ha detto?"
E ovviamente la sua vocina a ogni domanda rispondeva con una domanda e rendeva più confusa Anastasia.
Una volta tornati in albergo sono andati a letto senza dire nemmeno una parola. Anastasia sapeva che sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato il corso della storia e che tutto sarebbe andato per il meglio..solo che non sapeva quando tutto questo sarebbe accaduto, 'a sperava il prima possibile.

Il mattino seguente Anastasia si svegliò è noto che Jack non c'era in camera così ne approfitto per lavarsi per vestirsi e andare in giro per New York da sola a riflettere. Si fermò da Starbucks per prendere un caffè e un dolcetto così da poter fare colazione, Jack non l'aveva ancora chiamata così si riflesso e penso a tutta questa situazione..e al fatto che domani sera sarebbero partiti per la California.

Anastasia's pov

È mattino e questa sera si parte per la California. Alla fine ieri Jack era andato anche lui a fare colazione in una pasticceria. Ci siamo incontrati davanti all'entrata del nostro Hotel.
Abbiamo deciso che per pranzo andremo a mangiare da Subway..dove dicono che fanno dei panini buonissimo e pieni zeppi di roba. Poi andiamo un po' al Central Park e ci sediamo sull'erba io a prendere un po di sole e invece Jack a parlare a telefono con Roach della SIP. Poco più tardi ritorniamo in città,anche se siamo già in città, e mi appresto a fare dei regali per mia madre, per il mio papà, per Kate e Elliot, per Miriam e per Claire della reception.
La sera sta arrivando sono circa le 18:00 e noi alle 20:00 dobbiamo stare in aeroporto per partire.
(Sull'aereo)
Questo momento è sempre il più brutto come quello dell'atterraggio.
L'aereo incomincia a camminare verso la pista di decollo e si innalza nel celo come un aquila che ha avvistato la sua preda dall'altra parte del monte,dai vetro si possono ammirare le nuvole e le stesse che ricoprono il cielo come tanti brillantini sparso su un tavolo, buttati al vento da un bambino che giocava. Che spettacolo.
Una volta atterrati guado l'orologio ed e mezza notte contando che sono partiti alle nove...ci troviamo a Los Angeles. Una città magnifica..non brodo l'ora di visitarla domani mattina, ma ora un balla dormita mi attende..è così in albergo di addormento cullata da Morfeo che mi avvolge con la sua magia.

Ciao a tutti ❤️👋🏻eccomi con un nuovo capitolo.. Spero vi piaccia 😝 lasciate una ⭐️se vi va e lasciate un bel commentino 💬qui sotto ⬇️ con il vostro parere sulla storia..aggiungetela al visto elenco di lettura 📝o alla vostra biblioteca 📚 ci vediamo molto presto con un nuovo capitolo.Follow Me✨.Baci 😘

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