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Puoi illuderti ma ciò che è finito non torna.

cit.

Oggi siamo costretti a tornare, domani è lunedì e abbiamo scuola e non possiamo permetterci altre assenze, perché più giorni passano e più mia madre si incazzerà.

"Harry hai preso i biglietti?" gli chiedo e annuisce. 

Questa volta ha dato ascolto a me e ha comprato i biglietti sia per me che per lui. Per fortuna che non ha fatto storie sennò lo buttavo dalla finestra del treno.

"Abbiamo fatto una piccola vacanza, riassumendo tutto" esprimo la mia opinione, non appena ci sediamo ai nostri posti.

"Già, una bella vacanza" ghigna guardandomi negli occhi mentre io alzo gli occhi al cielo. Il solito.

Beh in verità dovevamo, cioè dovevo venire qui per il funerale, poi Harry non aveva voglia di andare a scuola e quindi ci siamo fermati fino al fine settimana; in tanto ci siamo riposati, abbiamo fatto anche un giro a Londra e abbiamo pure imbiancato una stanza, tralasciando certe scene. Eppure mia zia non sapeva che eravamo scappati e quando l'ha saputo ci ha detto di tornare subito, conoscendo mia madre, ma secondo me, mia madre mi potrà capire.

"quanto dura il viaggio?" mi chiede e mi risveglia dai miei pensieri.

"circa due ore"

Accendo il telefono e vedo tanti messaggi dalla segreteria telefonica, sarà mia madre.
Ho così tanta ansia solo per colpa sua. In vita mia, non ho mai fatto queste cazzate e speriamo che questa me la lasci buona. Mai 'na gioia. Hanno proprio ragione.

Prendo gli auricolari dal mio zaino e lo collego al cellulare. Ascolto un po' di musica per rilassarmi mentre guardo il finestrino.

Sinceramente ora che ci penso mio padre è morto, si ma per cosa, perché? Che figlia di merda. Forse ero troppo presa dal suo funerale o forse non sono mai stata in buona sintonia con mio padre, o forse l'ho iniziato a detestare perché trattava male me e mia madre.

Forse detestare è una parola grossa. Perché ho capito che tante persone, mi ci metto pure io dentro, parlano parlano ma non sanno il vero significato di quello che dicono, non sanno il significato di ciò che ogni parola nasconde dietro. Ci sono anche dei momenti dove la rabbia si impossessa delle parole ed inizi ad insultare sapendo che te ne pentiresti comunque.

Il telefono inizia a vibrare e mi risveglia dai miei pensieri.

"Pronto?!" rispondo
"Ciao Sam, stai tornando?" mi chiede Jane mentre sento Ashley di sottofondo
"Sisi, per questa sera sarò a casa. Ah e vi avviso di non venirmi a trovare, sarò in punizione." le preavviso subito.
"Allora ci vedr-" ad un tratto non sento più la sua voce.
"Pronto Jane! Pronto?!" riattacco perché non c'è campo.

"Sam la smetti di urlare" mi rimprovera Harry. "Tu sei con gli auricolari e non te ne accorgi, ma stai urlando." mi spiega.

"Scusami." gli dico in tono ironico.

"No, non ti scuso." alzo di nuovo gli occhi al cielo. Diventerò strabica.

Mi alzo dal mio posto in cerca del bagno.

"Dove vai?" mi chiede subito il riccio dagli occhi verdi.

"In bagno" gli rispondo sorpassando il suo posto.

"Anche io devo andare in bagno."
"Perfetto, tu stai qui e quando torno ci vai." chiarisco la situazione e vado verso il bagno.

Appena arrivo vedo una fila e mi ritrovo almeno quattro persone davanti a me. Perfetto.

Dopo cinque minuti esce una ragazza sorridente con uno.

O uno ha pisciato e l'altro teneva la porta, o hanno pisciato insieme oppure hanno scopato in cinque minuti.

Appena la fila si fa più avanti arriva Harry.

"Ancora qui?" mi chiede sbuffando e sta dietro a me per la fila.

"Puoi ritornare anche dopo" gli dico mentre fisso la porta del bagno ancora chiusa.

"No amore sto qui. Ho aspettato già tanto." mi dice mentre appoggia il suo mento sulla mia spalla sinistra.

"Con comodo eh" cosa diavolo sta facendo?!

Avanziamo di un passo, la fila si fa meno corta. Intanto Harry alza il mento, finalmente.

Come no? Tu volevi ancora che rimanesse.

Zitta!

"Sam è il tuo turno" mi chiama Harry e scuoto la testa. Entro in bagno seguita da Harry, ma cos?

"Harry esci." scuote la testa. "mi scappa" insisto ma scuote ancora la testa. Sbuffo ed esco io dal bagno per aspettare che esca lui.

Che palle c'ero prima io!

Che bambina!

* * *

"Harry apri piano la porta di casa, così ci risparmiamo per oggi la ramanzina" gli sussurro mentre gira la chiave di casa. Fa quello che ho detto.

Le luci sono spente fortunatamente, camminiamo lentamente facendo il meno possibile rumore fino a quando sentiamo dei rumori provenire dalle scale ed io mi fermo di scatto tenendo il polso di Harry. 

"Hai sentito?" e mi sussurra un "no"

"Ci potrebbero essere ladri" gli esprimo la mia ipotesi. Io vado ad accendere la luce. Troppa ansia.

"Sam cosa stai facendo?!" mi dice non appena accendo la luce.

"Buonasera ragazzi!" ci dice mia madre affiancata da John con una mazza da baseball in mano.
Avranno pensato che la casa è stata evasa da ladri. Ottimo pensiero.

"Dove siete stati?! Non lo fate più! Il permesso chi ve lo ha dato?! Perché non rispondevi ai messaggi?" Inizia ad urlare mia madre. 

Oggi dormirò serenamente, me lo sento.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20, 2016 ⏰

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