CAPITOLO 2

11 6 1
                                    

Il villaggio sorgeva in fondo a una vallata, ai piedi di una montagna, anche se quella che chiamavano montagna era piuttosto una collina grigia. Con l'indice sulla mappa del territorio, l'ispettore Liam Payne seguiva la strada statale. Mano a mano che si avvicinava alla casa, cercava di convincersi che probabilmente la bambina scomparsa era ritornata a casa e adesso era seduta sulle ginocchia della mamma, stupita e intimidita da tutto quello che era successo. Erano le 13, dunque la bambina era scomparsa da cinque ore.
Il numero cinque era una casetta bianca con gli infissi dipinti di azzurro. Vicino alla cassetta della posta era parcheggiata un'auto della polizia, arrivata sul posto prima di lui. Liam scese dall'auto ed entrò in casa. La madre era una donna robusta, con un vestito a quadri, seduta sul sofà. L'ispettore si sedette sulla poltrona di fronte a lei e si porse in avanti, senza staccare lo sguardo dai suoi occhi.
<<Manderemo una squadra cinofila. Ma adesso mi dovrebbe parlare di Bella: com'è, che aspetto ha e come è vestita.>>
La donna aveva la bocca serrata e immobile.
<<Ha telefonato dappertutto, senza esclusione?>>
<<Non c'era molta scelta, ho telefonato a tutti>> mormorò lei.
<<Avete parenti qui nel  villaggio?>>
<<Nessuno. Non siamo di qui.>>
<<Anzitutto, com'era vestita?>>
<<Indossava una tuta da jogging rossa>> balbettò lei, <<con un leone sul petto. Una giacca a vento verde con il cappuccio. Una scarpa verde e l'altra rossa.>>
Parlava a scatti, con una voce che pareva dovesse incrinarsi da un momento all'altro.
<<E adesso mi descriva la bambina>>
<<Alta un metro e dieci. Pesa diciotto chili. Capelli molto corti.>> Si alzò per dirigersi verso la parete dietro la televisione, alla quale erano appese alcune fotografie di Bella. Ne prese una e gliela porse.
<<Che carattere ha?>>
<<È molto aperta>> singhiozzò lei. <<Si fida di tutti e parla volentieri con chiunque.>>
<<Qualcuno l'ha vista mentre usciva stamattina?>>
<<Il vicino, l'ha vista vicino al garage mentre andava al lavoro.>>
<<Come posso contattarlo?>>
<<Lavora all'ufficio postale, si chiama Jimmy>
L'uomo si alzò, andò al telefono e chiamò il servizio informazioni.
<<Dovrei parlare al più presto con un vostro dipendente. Il suo nome è Jimmy.>> dal divano la donna lo guardava preoccupata.
<<Sono Liam Payne della polizia, chiamo dal numero cinque di Granittvei; presumo che ne comprenderà il motivo.>>
<<Bella non è ancora tornata a casa?>>
<<No, ma mi hanno riferito che lei l'avrebbe vista stamattina, sa dirmi che ore erano?>>
<<Si, erano le 8:06>>
<<Ha per caso incrociato qualche macchina?>>
L'uomo rifletté. <<Si, effettivamente ne ho incontrata una giù nella spianata. Un furgoncino credo, sporco e malandato, che andava molto lentamente.>>
<<Ha visto chi c'era dentro?>>
<<Un uomo>>, rispose l'altro esitante. <<Un uomo solo.>>

The Girl Who Cried Wolf.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora