Capitolo 13

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Sorrise alla vista del ragazzo sdraiato sopra di se. Calum, la sera prima, aveva detto di amarlo. Poteva ancora percepire la sensazione di felicità, ma nello stesso tempo si sentiva in colpa.

Lui lo amava, mentre il tinto ero terribilmente confuso. Sospirò alzandosi, cercando di non svegliare il ragazzo dalla pelle ambrata.

Il più grande si perse qualche secondo nell'osservare Calum. Il ciuffo scuro dei suoi capelli ricadeva scompigliato sulla sua fronte, le sue labbra erano leggermente separate, mentre il suo respiro regolare rendeva tutto più piacevole.

A passo lento e stanco, Michael andò in bagno. Le occhiaie erano leggermente evidenti, gli occhi rossi mentre la testa pulsava a causa del pianto di qualche ora prima.

-Mike.- sussurrò la voce assonnata del ragazzo più piccolo.

Michael si voltò, trovando Calum sfregarsi gli occhi. Sembrava così innocente.
Sorrise. La sua bellezza lo faceva sentire così male. La sensazione di vuoto, venne sostituita dalla felicità.
E, finalmente, il tinto capì che Calum avrebbe potuto assorbire tutti il suo dolore.

-Ciao piccolino.- ridacchiò avvicinandosi a lui.

-Come stai?- chiese. Il tono della sua voce era leggermente preoccupato e questo faceva sentire il ragazzo dalla pelle color ceramica amato, di nuovo.

-Ora sto bene.-

Michael posò le mani suoi fianchi del ragazzo, mentre lui avvolse le braccia intorno al collo del suo amato. Le guance di quest'ultimo si tinsero di un leggero rosso.

Le loro bocce si scontrarono come se fosse un gesto voluto da entrambi. Una scarica di brividi invase i loro corpi.
Michael fece scontrare i loro petti, invece il moro gli strinse i capelli tra le dita, facendolo mugolare di piacere.

-Sto bene perché tu sei qui con me, Calum.- sussurrò, fissando i suoi occhioni scuri.

Lui gli sorrise imbarazzato e gli lascio un'altro bacio a fior di labbra.

Calum era la sua felicità.

Detention; Malum {completa}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora