Capitolo 2

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Pensando non mi sono accorta di essere arrivata alla direzione.
Bryan. Credo sia questa
Io. Sì, infatti siamo arrivati.
Ci sediamo ad aspettare che la segretaria ci chiami e intanto giocherello con le dita.
Bryan. Allora... Sei di quì? Intendo delle North Carolina?
Io. Sì, ho sempre vissuto qui, però prima ero più lontana dal mare. Te?
Bryan. Io abitavo a Chicago e da pochi giorni mi sono trasferito quì.
Segretaria. Il signorino Bryan Gibson?
Bryan. Eccomi
Segretaria. Prego si accomodi
Arriva dopo poco.
Bryan. Ecco il foglio delle lezioni
Io. Sono uguali alle mie
Bryan. Fantastico! Appena arrivato e già conosco qualcuno
Io. Sì, già. Ma ora è meglio fare veloce
Iniziamo a caminare molto più velocemente rispetto a prima, peccato che siamo arrivati comunque in ritardo.
Busso. Dall'altra parte sentii la voce stridula della professoressa..
Prof. Avanti!
Io. Buongiorno professoressa scusi il ritardo, ma stavo accompagndo il nuovo arrivato alla direzione.
Prof. Si sieda.
Obbedii.

BRIAN'S POV
La professoressa sembra dura e la ragazza è strana... Sono sicuro di voler frequentare questa scuola?
Prof. Prego, presentati.
Io. Ciao.. Mi chiamo Bryan Gibson e vengo da Chicago.
Classe. Ciao Bryan!
Mi siedo vicino alla mia "amica", siccome essendo gli ultimi entrati in classe gli unici posti liberi erano quelli. Mi dà l'impressione di una ragazza fredda, triste, chiusa in sé. È una tipa interessante... Avrà un pò di cose che tiene nascoste, mi incuriosisce.
Prof. Gibson, non si distragga! Piuttosto venga alla lavagna... Vorrei vedere la sua preparazione.
Bryan. Certo

AMANDA'S POV
Prima che si alzasse mi stava guardando e così si è distratto... Chissà a cosa pensava.
Non cel'ho fatta a trattenere una risata che ne ha fatto uscire fuori uno squittio.
Prof. Signorina Hook, ha intenzione di farle compagnia?
Io. No, mi scusi.
È in assoluto la prof che odio di più; è un'aquila, non le sfugge niente.
Sei al fondo dell'aula e riesce a capire se segui o meno dall'espressione del tuo viso... Chi ci riuscirebbe?
I miei pensieri vengono interrotti da una voce fastidiosa e questa volta non era la professoressa, ma Becky Wood.

 Chi ci riuscirebbe? I miei pensieri vengono interrotti da una voce fastidiosa e questa volta non era la professoressa, ma Becky Wood

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La stessa persona che fin dall'asilo mi dà il tormento. Oltre a vantarsi della sua ricchezza, della sua famiglia, dei ragazzi che riesce scrupolosamente ad attirare, dell'aspetto fisico, della popolarita(insomma di tutto), tira insulti più pesanti ogni volta. Questa cosa mi turba... Ho già abbastanza problemi ci si mette anche lei? Non credo di avergli mai fatto qualcosa... Ho sempre cercato di evitare ogni tipo di problema, ma con lei è impossibile.
Appena torno alla realtà...
Becky. Ciao Amanda
Io. Ah, Becky... Cia...
Non riesco a finire che suona la campanella e Bryan ritorna per poi andare nella classe successiva.
Becky. Non mi presenti il tuo nuovo amico?
Io. Bhe....
Bryan. Veramente siamo di fretta, sai... È il mio primo giorno e non farebbe piacere alla professoressa vedere il nuovo arrivato in ritardo.
La smorfia di Becky mi ha fatto ridere. È la prima volta, che dopo tanto tempo, trovo qualcosa divertente. Il nuovo è forte.
Becky. Ah okey... Avremo modo di conoscerci più avanti..
Disse attorcigliandosi una ciocca di capelli tra le dita con gli occhi da Bambie.
Usciti dall'aula chiesi a Bryan..
Io. Qual'è il numero del tuo armadietto? Sai... Così inizi a sistemarti
Bryan. Quì c'è scritto 213
Io. Okey..
Bryan. Il tuo?
Io. Ehm.. 210...
Bryan. Wow! Siamo pure vicini di armadietto!
Io. Già

BRYAN'S POV
È da sta mattina che provo a vederla sorridere, ma l'unico momento in cui si è divertita almeno un pò è stato quando Becky ha storto il muso... Non capisco cosa abbia questa ragazza... Una delle cose che mi dispiace e che sembra venirgli tutto spontaneo.

AMANDA'S POV
Alex. Hei!
Io. Ciao Alex
Leo(Leonora). Allora?
Cleo. Ci devi raccontare tutto eh!
Io. Tutto cosa?
Chiesi confusa. Anche se posso immaginare cosa intendono.
Alex. No, niente. Andiamo a lezione insieme?
Io. Va bene.. Bryan, vieni con noi?
Bryan. Bho, va bene
Tutti gli sguardi erano puntati su di lui, solo perché era nuovo ed attraente. Molte persone lo salutavano anche senza conoscerlo, gli facevano domande, gli chiedevano se voleva essere accompagnato in classe, le ragazze appena passava iniziavano a fare i classici risolini isterici... Ma la cosa che mi dava più fastidio era quando gli veniva chiesto il perché era in mia compagnia, con "quella". Sentite cosi, ho un nome. Lui rispondeva che era per la mia simpatia, ma non credo sia per quello. Secondo me mente. Ero semplicemente stata la prima a conoscerlo... Non sarebbe mai venuto da me se non mi fossi accorta di lui e lo avessi indicato. In genere nessuno mi nota. Sono trasparente. Oltre ad Alex, il nuovo arrivato e mio fratello non credo di aver mai avuto a che fare con un ragazzo. Nel senso di fidanzati; oppure non ricordo... Forse.. Ah si! Solo una volta però, l'altr'anno. Un'esperienza che non rifarei assolutamente. E quando per l'ennesima volta sono persa nei miei pensieri, mi sento prendere dai fianchi. Mi dimeno automaticamente, perché avevo già capito chi era. Una di quelle persone che mi dà il tormento quasi ogni giorno come Becky, anche se in maniera diversa. Quella persona che non avrei dovuto incontrare; un incontro casuale, sbagliato. Una volta fatto non si poteva tornare indietro. Ormai appiccicati l'una all'altro mi decido a girarmi, anche se con poca voglia e vidi due occhi neri fissi sui miei così duramente da non poter distogliere lo sguardo.
Si avvicina al mio orecchio e mi dice maliziosamente..
***. E così il nuovo ti ha fatta scordare di me? Ricordati che non sono rimpiazzabile.

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