3- Mi fa stare bene.

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Non mi preoccupai più di tanto e mi buttai nel letto, raccolsi le cuffie da terra e me le infilai alle orecchie sparando musica a tutto volume. Amo la musica, mi fa stare bene, mi fa provare mille emozioni: tristezza, felicitá, foga, depressione, amore. Bastava cambiare una sola canzone per rivoltare tutte le emozioni che avevo avuto nella musica precendente.'La musica aiuta le persone più di uno psicologo"
Questa frase che mi rimbomba a volte nella testa è verissima, aiuta molto ed è l'unica che ti ascolta senza il bisogno di conoscerti o di farti domande.
Il sonno prese il soppravento e in un batter d'occhio mi ritrovai nelle braccia di morfeo.

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Toc toc..
Mi svegliai di botto bestemmiando in aramaico antico, mi stiracchiai e sbadigliai.
"Avanti?" Dissi con un filo di voce per via del sonno.
Il pomello si girò e la testa di Sus fece capolino in camera mia. Mi strofinai gli occhi per avere una maggiore visibilità.
"Ah, che vuoi?" Dissi irritata, odiavo chi mi svegliava.
"C'è una piccola cittadina qua vicino, vieni?" disse Sus con un sorriso a 32 denti...
Non avevo voglia di alzarmi da questo letto ma nemmeno di rimanere in questa casa, quindi annuì per poi alzarmi e dirigermi con della biancheria in bagno, a farmi una doccia fredda così da svegliarmi.

20 min. dopo..

Preso il cellulare mi dirigo di sotto ad attendere che Sus finisse la colazione, io essa non la faccio mai non sò perchè ma mi fa girare lo stomaco, quindi non mangio fino all'ora di pranzo.
Due minuti dopo eravano già fuori di casa su una stradina ci ciottoli che chissà dove diamine portava. Seguimmo essa fino a ritrovarci davanti alcune casette molto antiche, una scuola, una gelateria, un "supermercato" e un grande parco con una vista su una vera CITTÀ. Questa cittadina era davvero...orrenda!. Sembrava tanto quesi piccoli paesi delle streghe, dove esse venivano bruciate nei roghi...okay troppi film!.
C'era molta gente per strada, per via del mercato di città, specialmente vecchi decrepiti intenti a comperare delle verdure a diverse bancharelle sparse in una minuscola piazza. Mi ricorda la mia infanzia quando scendevo con mia nonna per andare a comprare qualcosa e mi soffermavo sempre al bancone delle caramelle, bei tempi.
Liquidai il mercato dirigendomi nella gelateria intenta a prendere un cono all'oreo, quando boom: mi scontrai contro qualcuno, alzai la testa pronta a spaccare la faccia a chiunque si sia messo di mezzo al mio cammino sporcandomi la mia amata maglietta dei 5SOS.
"Hey, sporco Babbano, non vedi dove metti i..." mi soffermai a guardare il ragazzo: esso aveva i capelli neri e gli occhi scurissimi, jeans nero e maglia del medesimo colore (non sà che il nero non riflette la luce e allora sente più caldo? Specialmente ora che stiamo a giugno -.-").
"Scusa piccoletta, adesso se ti sposti anche solo di mezzo metro potrei anche andarmene senza chiederti i soldi per avermi fatto sprecare un gelato" disse serio, era anche stronzo ehh! Perfetto. Se uno vuol fare lo stronzo con me io lo faccio il doppio. Regola di vita di elenah!
"Senti pelo pubico, tu mi sei amdato addosso quindi non rompere il cazzo. Adesso sparisci prima che ti spacchi quel bel musetto" dissi io per poi aggirarlo intenta a comprarmi quel maledetto gelato.
Mi senti tirare per l'avambraccio e mi girai di scatto fulminando il ragazzo..

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