1- Non è mai semplice!

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Iniziare una nuova vita con un trasloco non è mai semplice. Nuovo ambiente, nuovi amici e nuova scuola, uff!
Ed eccomi qui davanti la mia nuova porta, nella mia nuova casa in culo al mondo! Si, proprio inculata dal nulla. Almeno c'è linea.
Allungo la mano su quel pomello di porta d'oro impolverato dal tempo, giro verso sinistra e spingo in avanti il braccio. Scatole, polvere e niente. Questa stanza metteva i brividi, entrando avevi sulla destra un'armadio di legno marrone e sulla sinistra scatole. Cazzo ci fanno delle scatole in questa casa? Non abita più nessuno qui dentro da ormai 8 anni, molto rassicurante la cosa! Mhmh!
Camminai dritto verso l'unica finestra di quella stanza e in un modo molto strano riuscì ad aprirla senza sporcarmi di polvere e ragnatele, la vista.. Quale vista?, non c'era nulla, un diamine di boschetto. Mah!

Ahh! Ma non mi sono presentata, che maleducata, pff.
Mi chiamo Elenah ho 17 anni e vivo con mio padre, ormai in questa casa, sono acida e frega n'cazzo della vita in generale, lol.
Mia mamma non sò dove sia e altamente me ne frego, mi sono dovuta trasferire perchè.. perchè bho, a papà piaceva vivere nel nulla più totale, grazie papi ;).
Okke basta presentazioni..per adesso.

Posai le mie due valige (enormi eheh) vicino la porta e scesi di sotto da mio padre, decisamente non mi andava molto di fare un tour della casa, quindi uscì fuori camminando verso il camion dei traslochi.
"Dolce paparino hai bisogno di aiuto?" Dissi sarcasticamente rivolgendomi all'uomo che era intenzionato a scaricare un comodino dal camion.
"Elenah sò che non era ciò che volevi ma a me piace stare qui, e piacerà anche a te, come a tua sorella" disse con un sorriso in faccia che gli passava da un'orecchio ad un'altro.

Giusto dimenticavo di dirvi che avevo una sorella più grande di me, due anni in più e quattro rotture di palle nella testa. Uffaa!

Liquidai mio padre e feci il giro della casa, intravedendo quell'inutile bosco che si poteva benissimamente togliere da davanti alla mia finestra, metteva inquietudine. Seriamente.
Io amavo la città, non capisco proprio il motivo di venire qua, papà poteva benissimamente lasciarmi lì, avevo i miei amici e il mio amatissimo skate..adesso che ci penso.. "Dove minchia vado sullo skate adesso? Sul prato porca puttana?!" Sussurai continuando a fissare il bosco.
"No, potresti semplicemente  buttarlo via" una voce familiare aveva voglia di morire oggi. Alzai gli occhi al cielo e mi girai verso la bellissima visione di Sus, mia sorella.
"E tu potresti fare la stessa fine, no?" Era una grandissssssima rottura quella ragazza, stava sempre in mezzo e rompeva costantemente i cabasisi (palle) .
Lei sbuffò e tornò in casa a fare non so cosa ma che poco mi importava.
Mio padre mi chiamò dicendo che aveva quasi finito di montare il letto matrimoniale nella mia stanza e che dovevo salire a pulire, una donna delle pulizie no? Non avevo di certo intenzione di toccare ragni, raganatele o tutto ciò a cui apparteneva a quell'insetto di merda.
Rientrai in casa e dopo minuti a sbuffare decisi di pulire o sarei dovuta andare a dormire nel camion...lo preferivo!.
Presi una scopa da esso e salí in camera mia iniziando a spazzare ovunque, okay adesso volevo 50 euro solo per aver pulito. Sgancia i quattrini padre!.
Presi le lenzuola che avevo messo in un borsone, con tutte le mie cose e guai a chi lo toccava, e le posizionai sul letto. Faceva caldo, era giugno, e il piumone non serviva. Pulì anche nell'armadio e ci infilai tutti i miei vestiti e scarpe all'interno. Sará una luuuunga estate.

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