Ormai la stavano inseguendo da 30 minuti abbondanti. Miss Miau era agile, sveglia e, dopo il rischio che aveva corso prima, molto scaltra. Arrivò un momento in cui non la videro più, così i due eroi, stremati dalla corsa, si fermarono a riflettere. Almeno adesso sapevano dov'era l'akuma. Ma se non bloccavano la ragazza, prenderla sarebbe stato impossibile. Però, per ora, l'importante era rintracciarla. Sapevano quali erano i suoi obiettivi, ma è sapevano anche che quello principale era quello di far fuori i due, che però erano spariti dalla circolazione non appena Miss Miau si dette alla fuga con dietro Chat-Noir e Ladybug. Quindi se volevano trovare quella gatta, dovevano riuscire a trovare quei tipi per primi.
<Hey Insettina, dove andiamo a cercare?>
<Se lo sapessi non saremmo qui a pensare>
<Te dove andresti se un gatto assassino ti cercasse per ucciderti?>
<Di sicuro non starei in un posto dove mi potrebbero vedere facilmente. Quindi possiamo scartare le piazze e le grandi vie.>
<In più, a giudicare dall'aspetto, possiamo scartare anche i quartieri alti. Li ho visti di sfugita, ma sembravano dei tipacci per niente raccomandabili.>
<Vero anche quello... ma tu non potevi attaccare un localizzatore alla ragazza?>
<Pensavo che l'avessimo già presa my Lady.> chiuse lui alzandosi in piedi e alzando le mani in segno di resa.
I due partirono verso i quartieri bassi, mantenendosi sui tetti per evitare grane. Probabilmente anche Miss Miau aveva avuto la stessa idea, perché la trovarono a saltare da un lampione all'altro in cerca dei due.
<Hey, eccola>
<Ho visto Chat... sto pensando ad un modo per bloccarla. È più agile di entrambi, ma in forza è nettamente inferiore. Quindi dobbiamo prenderla d'astuzia e portarla in un posto dove non ci siano vie di fuga aeree.> disse nel mentre la videro posarsi su un lampione e rimanere lì.
<Che ne dici di attirarla lontano da qui in tanto? Con queste vie strette per lei è un attimo scappare.>
<Esatto. Ed è qui che entri in gioco tu>
<Io?!>
<Sì, tu. A quanto pare Miss Miau ha un debole per te. Sfruttiamolo.>Ormai era da 20 minuti che cercava quei due, e ancora non li aveva trovati. Era furiosa, l'avevano bloccata proprio mentre stava per farli fuori. Ma si sarebbe vendicata e allora saranno stati guai. Non avrebbe commesso di nuovo lo stesso errore. Sapeva come si muovevano e sapeva che non doveva abbassare la guardia.
Si fermò a riposare su uno dei tanti lampioni che usava come piattaforma per i salti. La distanza tra essi era la massima che copriva con un salto. L'ideale quindi per non scendere a terra e non salire sui tetti. Solo che quei salti la sfinivano velocemente e perciò doveva fermarsi spesso a recuperare fiato. Continuò a guardarsi in torno, assicurandosi che nessuno da giù la potesse vedere. Quei tipi sembravano scomparsi nel nulla. Aveva perlustrato ogni viuzza e ogni piazzettina. Nulla. Cominciava a irritarsi ancor più di quanto non fosse già. Decise di dirigersi verso la zona "media" della città: magari avrebbe avuto più fortuna. Saltò per 12 o 13 lampione finché non decise di scendere a terra: le sue gambe non ne potevano più. Era più scoperta così, ma almeno avrebbe conservato un po' di forze per combattere contro Ladybug. Non aveva dimenticato che doveva prendere il suo Miraculous e quello di Chat. E non si sarebbe arresa facilmente.Chat atterró dietro a Miss Miau e seguendola aspettando il momento giusto per intervenire. Il loro piano era quello di attirare Miss Miau nella piazza della Torre Eiffel e bloccarla lì. Ladybug aveva detto qualcosa sullo "sfruttare il suo magnetismo" per trascinarla lì, dopodiché sarebbe saltata fuori lei e insieme l'avrebbero fermata. Il problema era portarcela fin lì... "Devo sempre farla io l'esca però" pensò Chat nel mentre la seguiva "E poi come faccio ad attaccare bottone con quella se come mi vedrà di sicuro si darà alla fuga?"
Decise di tentare la carta "accalappia-donne" facendo il figo/galante per strada. Con uno scatto passò avanti a lei, per poi fermarsi dieci metri più avanti e girarsi a fissarla. Cominciava la sua recita.
<Hey micia, ci incontriamo di nuovo> iniziò a improvvisare lui. Si sarebbe aspettato una fuga, una risposta aspra, perfino un assalto, ma non si sarebbe mai aspettato quello che successe: si era semplicemente avvicinata a lui e lo fissava con occhi freddi e curiosi allo stesso tempo. Restarono a fissarsi per un po' finché lei non ruppe il silenzio con voce fredda: <Hai almeno la più pallida idea di cosa mi abbiano fatto quei due?>
<Micia, il mio compito è aiutarti.> la bloccò Chat porgendole la mano.
<Non mi pare proprio, Gattino.>Intanto su un tetto sopra di loro, Ladybug guardava la scena. Si stava mordendo la mano per non cedere alla tentazione di saltar giù e urlarle di non osar mai più a chiamarlo così. Solo lei poteva chiamarlo così. Lei e nessun'altra.
<Hey, non sta a te dire come devo fare il mio lavoro, Micia.>
<Beh, allora non è richiesto il tuo aiuto. Ora se vuoi scusarmi.> si girò per correre via, ma venne bloccata da Chat che le afferrò una mano.
<Almeno dimmi perché non vuoi attaccarmi.>
Miss Miau si girò, lo fissò di nuovo coi suoi occhi freddi e rispose con un filo di voce: <Mi ricordi il mio amico. L'amico che sto cercando di vendicare.>. Con queste parole si liberò la mano e fece uno scatto verso una delle vie più strette, reprimendo un urlo di dolore. E sarebbe scomparsa dalla vista se Ladybug non fosse scesa e le avesse sbarrato la strada e la fissasse con uno sguardo combattuto tra l'arrabbiata nera e la dispiaciuta. <Ma è un continuo bloccarmi oggi> sbuffó cercando di mantenere il controllo di se.
<Come ha detto lui, noi si fa solo il nostro lavoro.>
<Beh, fatelo con qualcun altro il vostro lavoro> chiuse freddamente balzando contro il muro e dandosi lo slancio per buttarsi dall'altro lato della via. Inutile fu provare a prenderla con lo Yo-yo o provare a saltarle addosso. Si lanciarono di nuovo all'inseguimento, decisi a non perderla di nuovo. Non vedendola più all'orizzonte si fermarono. Fortuna che stavolta Chat si era ricordato del localizzatore. Glielo aveva attaccato sulla mano quando l'aveva afferrata, e a quanto pare non dava molto nell'occhio.
<My Lady, hai fatto caso che questa è l'unica Akuma a cui stiamo correndo dietro e che evita di lottare?
<Ho notato. È anche abbastanza tranquilla e "normale": di solito le Akume fanno disastri assurdi, invece lei bene o male ha solo "cataclismato" una dozzina di panchine e un po' di mattonelle>
<"Cataclismato"?> ridacchió Chat.
Ladybug roteò gli occhi e guardò il display sull'arma di Chat. Miss Miau si stava dirigendo verso la scuola.
<Purifichiamo questa ragazza alla svelta.> sentenzió fredda.
<Sento della gelosia nell'aria, my Lady.> scherzó cercando di rallegrarla un po'. Peccato che ottenne l'effetto contrario: <NON SONO GELOSA.> sbraitó innervosita.
Il povero Chat capí che era meglio non risponderle. Le avrebbe parlato quando sarebbe finito tutto.*** Angolo autrice ***
Eccoci al penultimo capitolo di questa storia. Si, stranamente ci sto mettendo poco a scrivere, di solito tra un capito e l'altro faccio passare settimane o addirittura mesi-
Quasi quasi aspetto un mesetto per caricare l'ultimo capitolo c:
Anyway, temo di aver fatto un po' di OOC sui personaggi... se è così mi dispiace :c
Al prossimo capitolo *saluta con la mano*
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You're Jealous? No, but you're mine.
FanficAltra Fan Fiction su una mia Otp, stavolta siamo su Miraculous Ladybug. Spero di riuscire a fare un lavoro decente e abbastanza "scleroso" ;3 Il titolo è estremamente provvisorio, anche se non ho fantasia per inventarne un altro... beh, buona lettur...